La Bibbia: un libro in cui Dio parla

Mi chiamo Anna e ho 30 anni.
Sono nata in una famiglia di fede cristiana evangelica pentecostale e questo mi ha permesso di stare a stretto contatto con le realtà della fede evangelica. Ho ricevuto un’educazione basata sui principi morali della Bibbia e ho sempre frequentato la chiesa evangelica avendo così la possibilità di ascoltare la predicazione del messaggio evangelico: la necessità che ogni uomo riceva la salvezza dell’anima, per mezzo della fede nell’opera di Gesù alla croce.

Ho vissuto un’infanzia felice e un’adolescenza serena. All’età di 16 anni una domenica, la solita predicazione è arrivata in modo particolare al mio cuore. Le verità e dottrine bibliche a me note hanno acquistato un significato diverso e personale. Dio stesso tramite il predicatore si è avvicinato a me chiedendomi qual era la mia posizione nei suoi riguardi.

Cosa ne facevo di quel messaggio di salvezza che più volte avevo ascoltato? Ma soprattutto ero certa di aver ricevuto il perdono dei miei peccati e la vita eterna?

Di fronte a quelle domande ho riconosciuto che nonostante per tutti fossi una brava ragazza, nella mia vita c’era del peccato, c’era qualcosa che non mi permetteva di essere libera davanti a Dio. Ho confessato a Dio i miei peccati chiedendogli di salvarmi e di diventare il mio salvatore e così è stato. Nel mio cuore ho sentito liberazione, pace, gioia. Tutto era diventato nuovo.

Da quel giorno la Bibbia è un libro aperto in cui Dio parla personalmente alla mia vita, e la preghiera, nel nome di Gesù, l’unico modo per stare in contatto con Dio ed esprimergli gratitudine, lode, richieste. Con il passare del tempo ho potuto sperimentare che Dio è reale e fedele nella vita di chiunque lo invochi con sincerità.

Anna


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