Khloé Kardashian: «I miei sensi di colpa per utero in affitto»

Khloé Kardashian – sorella della più famosa cantante Kim – ha rivelato di sentirsi profondamente in colpa dopo aver fatto ricorso all’utero in affitto e aver avuto così un figlio da questa pratica.

Durante la serie tv dedicata alla sua famiglia, “The Kardashians”, ha rivelato: «Mi sentivo davvero in colpa perché questa donna ha appena avuto il mio bambino, io lo prendo, vado in un’altra stanza e loro due sono così definitivamente separati», riferendosi al bambino Tatum ora nove mesi e alla donna che ha fatto da “madre surrogata”.

«Vorrei che qualcuno fosse onesto sulla surrogazione e sulle differenze» con l’avere al mondo un bambino in modo naturale. Nonostante ciò Khloé Kardashian non ha cambiato totalmente idea sull’utero in affitto, definendolo comunque – e secondo noi ciò è assurdo – la pratica come qualcosa di «fantastico», ma comunque «molto diverso» dal portare davvero un bambino in grembo e poi partorirlo.

Continuando la sua rivelazione Khloé Kardashian ha ammesso di aver vissuto in uno «stato di shock per l’intera esperienza» e di aver «seppellito la testa sotto la sabbia durante la gravidanza» dell’altra donna.

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