I corpi non sono ancora stati ritrovati. Sul luogo della scomparsa rinvenuti macchie di sangue e vestiti. Il sospetto: a ucciderli due guardie della più grande forza paramilitare del Paese.
Le vittime sono compaesani dei sette cristiani innocenti condannati all’ergastolo per l’omicidio di Laxamananda Saraswati, che diede inizio ai pogrom anticristiani del 2008.
Mumbai – Una coppia cristiana del villaggio di Pangalipdar, in Kandhamal (Orissa), è scomparsa da tre giorni, con ogni probabilità uccisa da guardie della Central Reserve Police Force (Crpf). I media locali hanno riportato il fatto dicendo che i due sono stati uccisi perché militanti maoisti. P. Ajaya Kumar Singh, direttore dell’Odisha Forum for Social Action (Orosa), dichiara adAsiaNews: “È del tutto falso. Non erano maoisti, ma semplici fedeli cristiani. Sono stati uccisi a sangue freddo”. La comunità ha denunciato il fatto come omicidio e chiede che i corpi siano restituiti alle due figlie. Le due vittime sono Dhubaleswar, leader cristiano molto benvoluto nella zona, e sua moglie.
Intorno alle quattro di pomeriggio del 26 luglio scorso, dopo il servizio di preghiera, la coppia si è incamminata insieme a tre persone sulla cima della collina del villaggio di Kottargh, per telefonare ai propri figli che lavorano in Kerala. Finita la chiamata, gli altri – Sukant Challanset, sua moglie e Jibed Challanset – sono tornati a casa, lasciando telefonare Dhubaleswar e la moglie. Sulla via del ritorno, i tre hanno incontrato due agenti della Crpf, la più grande forza paramilitare del Paese. Questi hanno puntato le pistole contro di loro e chiesto cosa stessero facendo. Dopo aver spiegato delle telefonate, e che i due amici erano ancora sulla cima, il gruppetto è stato lasciato andare.
Circa mezz’ora dopo, i tre hanno sentito degli spari provenire dalla collina. Circa 20 abitanti del villaggio erano pronti ad andare, ma avendo paura della Crpf sono rimasti lì. Questa mattina, quando Dhubaleswar e sua moglie non sono stati trovati in casa, altri membri della comunità sono andati a cercarli. Sul luogo dove sono stati visti l’ultima volta vi hanno trovato macchie di sangue, un vestito da uomo e due paia di ciabatte.
“Questo – spiega ad AsiaNews p. Singh – è un villaggio a maggioranza cristiana. Dopo le violenze del 2008, i giovani sono migrati in altri Stati in cerca di lavoro. Spesso gli abitanti raggiungono la cima della collina per ricevere segnale e chiamare il mondo. Dhubaleswar e sua moglie erano dei semplici cristiani, non militanti maoisti”.
Il villaggio di Kottargh è lo stesso da cui provengono i sette cristiani innocenti condannati all’ergastolo per l’omicidio dello swami Laxamananda Saraswati, che scatenò i pogrom anticristiani in Orissa nel 2008.
di Nirmala Carvalho
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