Italia vuole accogliere la piccola Indy che rischia di essere uccisa come Alfie e Charlie. Ecco cosa sta succedendo

Secondo una disumana decisione dei giudici inglesi – e secondo la Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, che hanno respinto il ricorso dei genitori – la piccola Indy Gregory, bambina di 7 mesi gravemente malata, sarebbe destinata a morire, poiché bisognerebbe staccare i supporti vitali in quanto “incurabile”.

Ebbene, ora forse può arrivare una possibile svolta, in positivo. L’ospedale Bambin Gesù, infatti, ha fatto sapere di essere disponibile ad ospitare la piccola, per sventare dunque un altro caso di eutanasia come fu purtroppo per Charlie Gard o Alfie Evans, e andare sulla scia di quanto invece accaduto con Tafida Raqeeb, anch’essa condannata a morte dai giudici inglesi ma poi salvata grazie al trasferimento presso il Centro di Rianimazione Neonatale e Pediatrico dell’Istituto Gaslini di Genova.

Ora, come fanno sapere i legali di Dean Gregory e Claire Staniforth, i genitori della piccola Indy, è stato depositato un ricorso urgente alla magistratura inglese per sospendere il distacco dei macchinari salvavita, che dovrebbe avvenire nella giornata di oggi, e autorizzare quindi il trasferimento.

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