Sono tutti politologi. Sono tutti pronti a dire cosa deve fare il governo, il parlamento, la provincia, il comune o la circoscrizione. Come quando gioca la nazionale. Sono tutti dei Commissari Tecnici pronti a dettare gli schemi di gioco per poi dire “abbiamo vinto” o …“hanno perso”. Ma vi sono alcuni che sono stanchi di stare in panchina a mugugnare ed entrano in gioco. Per cambiare le regole del gioco. Da 3 anni nella collina est di Trento si svolge l’“Argentario day” (13 aprile) iniziativa ove non si parla di ambiente ma si cura l’ambiente. In tale manifestazione i cittadini si mettono in gioco per il bene comune. In tutto questo mese di marzo sono state censite tutte quelle situazioni di degrado e di abbandono del territorio che sono state poi sanate dalla stessa Comunità. Non dai netturbini. Non dal Comune. Ma dalla gente comune.
Un momento di partecipazione popolare che vede impegnati circa 500 cittadini in più di 80 diverse azioni, molte delle quali complesse e articolate (dalla pulizia di strade e parchi al risanamento di muretti, fontane e ritinteggiature di edifici pubblici. Dalla pulizia delle aiuole al reimpianto di fiori). Argentario day (anche su facebook) è stato soprattutto un pratico esempio di ciò che la nostra Costituzione prevede all’articolo 118: “ lo Stato, le regioni, città metropolitane, province e comuni favoriscano l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”.
La Giornata del Volontariato si richiama alla cittadinanza attiva che significa “fare” per il bene comune, adoperarsi per la salvaguardia del territorio, diffondere la solidarietà, stimolare relazioni tra persone e rafforzare l’appartenenza ad una comunità.
I cittadini della circoscrizione non si limitano a segnalare o a lamentarsi ma diventano parte attiva e responsabile della soluzione, dando vita ad una grande festa comunitaria dove vengono rafforzate le relazioni tra persone e depotenziati i conflitti. Nell’ edizione 2013 parteciperanno anche i ragazzi della scuola media e delle scuole elementari. Insomma, una lezione di educazione civica in strada ove al posto della penna v’è un rastrello od una scopa. In barba alla 626. Peccato che il tutto si chiuda in un sol giorno. Ma siamo agli inizi.
Sempre dalla Provincia di Trento il consigliere Michele Nardelli ci dà una notizia positiva: “In occasione della Giornata internazionale per il diritto all’acqua esce l’annuncio da parte dei sindaci di Trento e di Rovereto dello scorporo del settore acqua da Dolomiti Energia e della costituzione di una nuova società interamente pubblica che gestirà il servizio idrico dei 17 comuni che l’avevano affidato ad una società mista pubblico provato come DE (e, se lo vorranno, degli altri comuni che fino ad oggi hanno gestito l’acqua in economia o affidandola a società interamente delle amministrazioni comunali). Non mi risulta che vi siano molte realtà regionali in Italia che hanno proceduto alla ripubblicizzazione dell’acqua dopo la vittoria nel referendum del 2011”.
Son cose che succedono solo nel nord Italia? Nient’affatto. Dopo la bonifica di ‘puliamo il mondo 2012’ e la successiva piantumazione di nuovi alberi, Legambiente di Trani prosegue la riqualificazione con la potatura degli alberi di tamerici. In contrapposizione le azioni di devastazione e di degrado sono diventate sempre più frequenti sino al punto da assistere inermi allo smaltimento di rifiuti pericolosi di varia natura (amianto, olii esausti, ecc.) ed all’asportazione della cornice costituita dalle antiche (XVIII sec.) lastre calcaree che cingono lo specchio d’acqua.
Per tali motivi recentemente si sono susseguiti vari appelli ed incontri delle associazioni ecologiste con l’Amministrazione Comunale finalizzate alla chiusura dell’area umida attraverso una sbarra in ferro o con blocchi di cava che impedissero l’accesso ai vari mezzi che vanno sovente a scaricare materiali di varia provenienza tra i quali predominano le micidiali lastre di eternit.
Poiché alla richiesta non è seguito alcun concreto intervento da parte dell’amministrazione comunale, a differenza dell’esempio di Trento sovracitato, i volontari della Legambiente hanno incominciato ad operare efficacemente intervenendo direttamente attraverso concreti lavori di riqualificazione ambientale. Nell’ottobre scorso nell’ambito dell’iniziativa ‘Puliamo il Mondo’ hanno bonificato i fondi in questione dalla presenza di rifiuti. Nel Gennaio 2013 si è proceduto alla piantumazione di nuovi alberi, e Domenica 24 Febbraio 2013 s’è proceduto alle operazioni di potatura dei tamerici esistenti con l’intento di eliminare prioritariamente i rami bassi più vicini al suolo. Questi ultimi, nei mesi estivi, avrebbero potuto prendere fuoco in seguito ai pericolosi roghi che vengono appiccati dai numerosi vandali che frequentano l’area umida, purtroppo ancora “terra di nessuno”.
Legambiente rafforzerà l’impegno a partire dal mese di Settembre 2013 allorquando il recupero dell’area si concretizzerà nell’ambito di un progetto europeo che vedrà la partecipazione di volontari provenienti da territori extranazionali. L’Europa in soccorso dell’Italia.
Ecco due esempi di “partecipazione attiva”. Con la crisi economica che incombe vi sarà sempre più comunità (lo speriamo) e sempre meno municipalità. Non vi saranno altre vie possibili che la partecipazione attiva dei cittadini.
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