In Israele un gruppo di archeologi ha riportato alla luce un antico insediamento neolitico che potrebbe risalire a 10 mila anni fa (anche se la datazione con carbonio c14 non è attendibile dopo 5730 anni, ndr).
Il lavori per la realizzazione di un’autostrada hanno permesso di far riemergere questo tesoro tra i campi di Eshta’ol, nel centro sud del Paese.
Tra i reperti ci sono tracce di utensili utilizzati per lavorare la terra e curare gli animali, e cosa ancor più sorprendete gli albori di una pianificazione urbanistica.
Secondo l’archeologo Amir Golani, sono chiari i segni della strutturazione della società: “Tutti questi edifici formano un piano completo . In questo piano si vede l’origine della società, e la transizione dal villaggio al centro urbano”
Tra i manufatti più antichi attribuiti al periodo neolitico ci sono un coltello di pietra e diversi esempi di ceramica. “Tra le cose più interessanti che abbiamo trovato qui a Eshta’ol ci sono edifici e una grossa pietra – racconta Golani – una pietra enorme, lavorata su tutti e sei i lati, che si erge su uno di questi, crediamo fosse utilizzata per celebrazioni religiose”.
Gli archeologi hanno rilevato che gli edifici hanno attraversato diverse fasi di costruzione e riparazione, fasi che fanno intuire la loro importanza, tra le vestigia anche alcune colonne che fanno supporre l’esistenza di un tempio.
Fonte: http://it.euronews.com/
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