Islamabad: musulmani assaltano una chiesa protestante

Durante la celebrazione domenicale una folla di una quarantina di persone è entrata sparando in aria per spaventare i fedeli. Meno di un’ora prima tre ragazzi avevano importunato e picchiato i figli del pastore locale. Il portavoce della Chiesa: “Non interromperemo i nostri incontri di preghiera”.

Islamabad (AsiaNews) – Domencia 16 aprile, durante la liturgia domenicale, un gruppo di circa 40 musulmani ha preso d’assalto la chiesa Voice of Jesus a Khokhar Town, nella capitale Islamabad, prendendo di mira e spaventando i fedeli che stavano partecipando alla celebrazione.

La vicenda era iniziata con delle molestie in strada: tre ragazzi musulmani avevano cominciato a importunare Sharjeel, 20 anni, e la sorella, di 19, entrambi figli del pastore Younas Javed, a capo della chiesa protestante Voice of Jesus. Sharjeel aveva chiesto ai tre musulmani di smettere di infastidire la sorella, ma questi hanno cominciato a maltrattarlo e picchiarlo prima di andarsene.

Dopo circa mezz’ora, durante la celebrazione, una folla di 40 o 45 persone ha attaccato la chiesa con aste di ferro, bastoni e pistole cariche, sparando in aria per spaventare i fedeli. Nel caos generale alcuni sono stati colpiti e l’edificio della chiesa è stato profanato. L’assalto è terminato solo con l’arrivo della polizia: subito il pastore Younas ha registrato una denuncia contro i tre ragazzi che avevano malmenato i suoi figli e una quarantina di ignoti.

Tariq Ghouri, attivista per i diritti umani e coordinatore dell’ufficio diocesano della Commisione nazionale di giustizia e pace di Rawalpindi, era con il pastore durante la registrazione della denuncia: “Esprimo apprezzamento per la polizia di Islamabad, che ha registrato la denuncia contro i colpevoli facendo riferimento anche alle sezioni sul terrorismo. I colpevoli non potranno ottenere la libertà provvisoria”, ha spiegato l’attivista. “Gli episodi di violenza contro le minoranze religiose aumentano di giorno in giorno, rovinando l’immagine del Pakistan a livello internazionale. Lo Stato sembra essere indifferente e non fa nulla per far fronte a questi incidenti. In questo modo gli incidenti aumenteranno in futuro. Lo Stato dovrebbe fare del suo meglio per garantire la sicurezza delle minoranze religiose e dovrebbe stare dalla parte di queste comunità pacifiche che stanno facendo del loro meglio per il progresso del Paese”.

Interpellato da AsiaNews, il pastore Rameez Munir, portavoce della Voice of Jesus Church, ha dichiarato: “Chiediamo al governo di fornire sicurezza alle nostre chiese e di rilasciare licenze per le armi alle nostre guardie. Pratichiamo i nostri riti in modo pacifico, ma queste persone che promuovono la violenza non rispettano la legge del Paese e ci molestano perché abbiamo una fede diversa. In città questi musulmani sono noti per le loro azioni violente”.

“Mi sto occupando della questione e mi sono messo in contatto con la polizia locale, che finora ha arrestato cinque persone . ha proseguito il portavoce -. Alcuni dei colpevoli sono ancora a piede libero, ma la polizia ci ha assicurato che li fermerà presto. Vogliamo giustizia e non interromperemo i nostri incontri di preghiera solo a causa di questi fomentatori di odio”.

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