BELFAST – Si sono rifiutati di confezionare una torta con la scritta “sostieni il matrimonio gay” e adesso rischiano di essere denunciati. È successo qualche settimana fa a Belfast, nell’Irlanda del nord, a una famiglia di pasticcieri di religione protestante ma il caso è ancora aperto. Il problema è arrivato quando si sono rifiutati di confezionare quella particolare torta, richiesta loro per festeggiare la Giornata internazionale contro l’omofobia. Hanno detto di no: il matrimonio tra persone dello stesso sesso è contrario alla loro fede. Da quel momento è cominciata nei loro confronti una vera e propria persecuzione. Adesso la Commissione per l’uguaglianza dell’Irlanda del nord, basandosi sulla legge del 2006, l’Equality Act, minaccia di denunciarli per il loro rifiuto. Il caso è stato assunto agli onori delle cronache non solo nel Regno Unito, ma anche negli Stati Uniti e in Australia.
Una prima sentenza da parte della Corte suprema aveva dato ragione alla coppia dichiarando il diritto di chi è di fede cristiana di non riconoscere i diritti degli omosessuali, ma lo stesso giudizio adesso è stato sospeso. Si parla di inserire una speciale clausola per chi si dichiara cristiano di potersi rifiutare di offrire servizi ai gay come nel caso in questione.
La famiglia proprietaria della pasticceria in questione sostiene di non aver mai voluto offendere o discriminare nessuno, solo di aver gentilmente rifiutato il lavoro per motivi di fede personale. D’altro canto, hanno molti clienti omosessuali e non si sono mai rifiutati di servirli. La domanda che i pasticcieri si fanno è: la commissione per l’uguaglianza parla di discriminazione solo in casi di disabilità, razza e sessualità, mai quando si tratta di fede dei cristiani. Perché?
Fonte: http://www.evangelici.net/
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