Dalla black list terroristica americana giunge l’arguta novità che l’Iran sia stato “downgradato”, cioè sia considerato una minaccia terroristica relativa rispetto alle altre correnti, (ISIS, HAMAS, etc).
In queste ultime due o tre settimane si sono riscontrate delle movimentazioni alquanto sospette dei premier americani, (moglie e marito) verso correnti islamiche, e di cui è stata data ampia risultanza. Il Presidente Obama apre ad una convenzione con esponenti musulmani di sette feroci e jahidiste, per sentirsi suggerire, (come le fonti ufficiali stesse hanno confermato) che l’Iran non deve essere più considerato una grava minaccia terroristica contro gli USA, ma che anzi si debba avviare un processo di pace e di concordanza, (CLICCA QUI). Allo stesso tempo, viene ufficialmente richiesta l’iscrizione dello Stato di Israele in questa stessa black-list. Questa notizia, ampiamente confermata, ha scatenato naturalmente la reazione israeliana che non ha tardato a far sentire la propria voce attraverso il Suo rappresentante, il premier Nethanyau, il quale ha ribadito espressamente che anche da soli ma gli israeliani continueranno a combattere. Nello stesso tempo la moglie del premier ha cominciato a celebrare festività islamiche dentro la casa bianca mantenendo ufficialmente un rispetto per le diversità, (cosa buona e giusta direbbe qualcuno), ma dall’altro malcelando la vera natura e il vero credo che permea la coppia americana in carica al momento, (CLIKKA QUI). Ebbene dopo qualche tempo, e in assoluto “silenzio stampa”, viene fuori da diverse indiscrezioni che il Presidente avrebbe davvero favorito la declassazione dell’Iran ad un livello di minor conto e dunque l’Iran non rappresenterebbe più una grave minaccia terroristica. Avviare un percorso di pace e di disarmo diventa allora possibile e auspicato, come è stato chiaramente ribadito dalla Casa Bianca. Questa indiscrezione è stata colta da diverse testate americane, attraverso la Meir Amit Intelligence e il Centro informazione terroristica, e rendicontato, per esemio, su BCN. James Clapper, Direttore dell’Organizzazione in questione, ha rendicontato al Senato chiaramente sulle minacce che incombono sugli Stati Uniti d’America e, quando si è discusso di terrorismo, ha citato semplicemente l’ISIS, tacendo sia l’Iran che gli hezbollah, tristemente noti in questi ultimi anni alla cronaca mondiale. Ma, l’Isis chi lo ha finanziato e spinto fino ad ora? La vignetta che riproponiamo, è molto esplicativa in proposito:
La rendicontazione prosegue evidenziando la pericolosità del movimento Sunnita e come non sia mai stata una minaccia come adesso, ma ripetiamo, tace sull’Iran. E non basta, altre indiscrezioni vedrebbero il Presidente OBama, (a denti stretti?), telefonare al rieletto premier israeliano Bibi, che ha fondato il proprio successo proprio nella lotta alla palestina e alle forze irredentiste contrarie allo Stato di Israele, congratulandosi con lui per il suo successo e… augurandosi che lui stesso cominci a cambiare idea riguardo il riconoscimento di un governo palestinese, (Hamas), accanto qeullo israeliano. La trama è sottile, ma per fortuna non invisibile e non può nascondersi agli occhi dei mass media. Anche perchè, dal canto suo, il premier israeliano sembra essere quasi indifferente al rispetto delle convenzioni. Per tutta risposta da Gerusalemme arriva la contro risposta del Premier Nethanyau il quale con forza sostiene che fino a che non ci sia la possibilità di avere uno stato palestinese assolutamente demilitarizzato e che riconosca ufficialmente e ufficiciosamente lo Stato di Israele, questo riconoscimento dello Stato Palestinese non avverrà mai da parte del governo a Gerusalemme. E, ha concluso il premier israeliano, al momento queste due condizioni non ci sono, (leggi tutto).
Gabriele Paolini – notiziecristiane.com
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