Ufficiali del Ministero della Sicurezza e dell’Intelligence iraniano arrestano 5 cristiani, tra i quali il fratello di Sarah, oratrice al nostro convegno 2016.
Venerdì 26 agosto Ramiel Bet Tamraz, Amin Nader Afshar, Hadi Askary, Mohamad Dehnay e Amir Sina Dashti si sono recati, assieme alle loro mogli a Firuzkuh (nord di Teheran) per pescare e fare un picnic. Alle 13:30 circa alcuni ufficiali del Ministero della Sicurezza e dell’Intelligence (MOIS) sono arrivati nella loro area di picnic e hanno separato uomini e donne. Amin Nader Afshar ha prontamente chiesto loro di mostrare il mandato di arresto, che gli ufficiali non hanno prodotto: alla sua legittima richiesta hanno invece risposto iniziando a percuoterlo.
Gli ufficiali del MOIS hanno portato via i 5 uomini, lasciando i membri delle famiglie privi di ogni informazione atta a rintracciarli.
Ramiel Bet Tamraz è fratello dell’oratrice del convegno annuale di Porte Aperte 2016, sorella Sarah (lo pseudonimo che abbiamo usato per lei durante il convegno), nonché figlio del pastore assiro Victor Bet Tamraz, arrestato il 26 dicembre 2014 insieme a Amin Nader Afshar. Il pastore Victor era stato accusato di “proselitismo e attività illegali”, trattandosi di riunioni fra cristiani, oltre che di “stampa e diffusione di Bibbie”. Venne rilasciato su cauzione il 1 marzo 2015, mentre Amin era stato rilasciato un mese prima sempre su cauzione. Sono entrambi in attesa di essere convocati dalla corte per le accuse relative alle loro attività cristiane.
I membri delle loro famiglie non comprendono la ragione degli arresti, a parte il collegamento con l’arresto del pastore Victor e Amin. Temono che lo scopo degli ufficiali del MOIS sia ottenere confessioni forzate per avere delle “prove” da esibire contro le vittime degli arresti del dicembre 2014.
Le famiglie dei cinque fratelli arrestati chiedono preghiera per i loro cari.
Porte Aperte Italia
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