Io vulesse truvà pace; ma na pace senza morte

EduardoDeFilippo_ralf

EduardoDeFilippo_ralfQuesta famosa frase tratta da una poesia di Eduardo De Filippo, dovrebbero far riflettere tutti noi. Eduardo scrive e recita questa poesia, no durante la guerra, nemmeno durante gli anni della fame, della miseria e della povertà. Ma la scrive quando era conosciuto, quando era ricco e famoso, quando le cose da un lato puramente materiale sembravano andargli bene. Ma cosa spinse Eduardo a scrivere questa frase, forse proprio la mancanza di tranquillità, nonostante le comodità e gli agi che la vita gli offrirono. Lui credeva che la morte donasse la pace, però lui la voleva senza morire, (Io vulesse truvà pace; ma na pace senza morte). aveva capito che su questa terra, benché esistono i premi nobel della pace, pace non c’è. Logicamente parliamo di una pace interiore, una pace dell’anima. Ma Eduardo si sbagliava due volte, primo la pace non arriva con la morte, anzi se non ti metti a posto con Dio, sarà il principio di una eterna sofferenza. Sarà un posto più solo della solitudine stessa, un posto dove non c’è età, non c’è tempo, né inizio e né fine, ma tutto sarà infinito, sopratutto la mancanza di pace quella tanto desiderata da Eduardo. Secondo: se fai entrare Gesù nel tuo cuore, Gesù e non altri, potrai avere quella pace che sopravanza ogni intelligenza, una pace che solo Gesù sa donare, quella pace che nonostante mille tribolazioni, sofferenze, malattie, lutti, abbandoni ti fa svegliare la mattina e elevare un canto di gioia a Dio, nonostante la fame, il lavoro perso e tante ingiustizie, ti fa sentire il cuore traboccante di gioia. Perciò noi che abbiamo realizzato la pace con Dio, possiamo dire: “Io ho trovata chella pace, chella pace senza mort”.

[notiziecristiane.com – La Manna Francesco]

Storie di Fede Vissute


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