Per questo motivo piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome, affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell’uomo interiore, e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell’amore.” Ef. 3:14-17
In genere quando leggiamo il capitolo 3 di questa magnifica lettera, il passo a cui facciamo sempre riferimento sono i versi 19 e 20 … “Ora colui che può…”
Questi vengono spesso citati e predicati come espressione di potenza ed è corretto, ma cosa porta l’apostolo Paolo a dichiarare quanto detto nei versi conclusivi della preghiera che espone agli Efesini?
Il testo che esaminiamo oggi è proprio la preghiera di Paolo per la chiesa di Efeso e soprattutto l’importanza della preghiera, appunto come esprime l’apostolo, nei primi versi di questo magnifico modello di preghiera è lo spirito con il quale questa deve essere fatta dando a noi il senso della responsabilità che abbiamo quando invochiamo il Signore Nostro Dio per mezzo di Cristo come indica il testo stesso “(ricordiamo è la parola di Dio)”.
Ci soffermeremo su alcuni punti focali che riguardano noi come “Cristiani” appartenenti alla Chiesa di Cristo, ma soprattutto alla chiesa locale, infatti Paolo stava scrivendo agli Efesini, voleva far sapere a loro e di conseguenza a tutti noi, l’importanza di “PIEGARE LE GINOCCHIA”.
“PIEGARE LE GINOCCHIA – SOTTOMISSIONE : DAVANTI AL PADRE”
Questo è un segno di umiliazione, sottomissione, riverenza, omaggio, solennità e dipendenza come facevano i sudditi davanti ai re Questo è un atteggiamento importante che dobbiamo avere in preghiera. Paolo si piega davanti al “Padre”, termine che nel mondo antico non era solo un termine d’intimità e affetto, ma anche di autorità. Un padre non solo cercava il meglio per la sua famiglia perché l’amava, ma anche governava la propria famiglia.
“Davanti al Padre dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome” (v.15) indica:
In primo luogo che Dio è l’origine, il Creatore di tutti, angeli e uomini, Dio li ha portati all’esistenza ed esercita dominio sopra di loro e tutto dipende da Lui. In secondo luogo “davanti al Padre dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome” indica l’estensione impressionante dell’autorità di Dio su tutta la creazione! Ora i credenti hanno Dio come Padre per due volte: come Creatore, ma anche spiritualmente grazie a Gesù!
(Giov. 1:12-13: Ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l’autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà di uomo, ma sono nati da Dio). Tutto ciò implica che il vero cristiano trova significato e senso solo in Dio! Perché siamo stati creati per glorificare Dio (Isaia 43:7; Romani 11:36). Avere la certezza di un Padre che ha cura dei suoi figli, ci rassicura, Sapendo che DIO dona “SECONDO LE RICCHEZZE DELLA SUA GLORIA”.
Dio dà secondo le ricchezze della Sua Gloria dice il v.16 (Romani 9:23; Colossesi 1:27 17 Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui.).
“Secondo”: indica nella misura con cui Dio dona – Dio è il Creatore.
“Ricchezze”: indica uno che possiede in abbondanza, al di là del normale!
“Gloria”: può essere intesa come sinonimo di potenza, ma indica comunque lo splendore della Sua natura, la perfezione del Suo carattere e attività manifestata con potenza, o con bontà
Quindi Dio dona generosamente come nessuno altro sa dare! Perché dona secondo le ricchezze della sua gloria e in questo è unico! Non c’è nessuno che dona come LUI! Formulando la sua preghiera in questo senso, Paolo assicura i suoi lettori che il Padre era del tutto in grado di soddisfare i loro bisogni.
Quali sono i tuoi bisogni?
Dio è in grado di soddisfarli secondo la sua volontà! abbi fede!
Noi siamo consapevoli che Dio può dare al di là di quello che pensiamo o domandiamo come dice il v.20, perché Dio ha una ricchezza, una risorsa inesauribile, Dio è Onnipotente ed è anche generoso, un Dio di grazia! (Filippesi 4:19).
Perciò Dio può dare senza limiti e dà in base alla Sua natura manifestandola, infatti la gloria è la somma dei Suoi attributi, come la Sua potenza e grazia, la manifestazione concreta del Suo carattere invisibile
Se Dio può tutto, se Dio è così generoso non avere paura di chiedere ciò che sembra impossibile!
Quindi Paolo si avvicina a Dio in preghiera sapendo che Dio essendo Padre lo accoglie e può cambiare le circostanze, e può dare quanto di cui abbiamo bisogno, perché è il Creatore Sovrano potente e un Dio di grazia.
Paolo prega non sapendo cosa può fare DIO, rendendo la sua Preghiera egoistica, Paolo prega sapendo Chi è DIO!
Tu lo sai chi è DIO?
La preghiera dipende dalla visione e consapevolezza che abbiamo di Dio! Il nostro modo di pregare rivela la consapevolezza che abbiamo di Dio. Pertanto è importante conoscerlo come Egli è secondo come si è rivelato nella Bibbia e non è sbagliato raccogliersi e concentrarsi su Dio, sulla sua natura e azioni prima d’iniziare a pregare!
Questa è una preghiera per la crescita spirituale.
“POTENTEMENTE FORTIFICATI – NELL’UOMO INTERIORE”
Senza preghiera la nostra anima si paralizza e la nostra vita spirituale diventa fiacca! “Potentemente” significa capacità di agire, abilità produrre un forte effetto, potenza; La fonte greca della parola, viene la parola dinamite !
In Efesini 1:19-20 si riferisce alla potenza immensa di Dio che risuscitò Gesù e lo esaltò al di sopra di ogni cosa.
La parola è usata per indicare anche come un personaggio ostinato come Paolo è diventato servo di Dio (Efesini 3:7).
Questa potenza divina opera in noi come dice Efesini 3:20. La potenza rigeneratrice del Vangelo che supera ogni conoscenza.
Con la potenza con cui Dio risuscitò Gesù, con cui ha fatto di Paolo un Suo servo, opera dentro i cristiani potentemente per rafforzarli!
Non è meraviglioso! Non siamo lasciati a noi stessi! Dio opera nei Suoi figli! Prega che Dio possa operare in te potentemente come ci dice Paolo!
Dio ci fortifica, ma come Paolo, siamo chiamati a lasciarci fortificare per uno scopo ben preciso per assomigliare a Cristo! Se vogliamo assomigliare a Gesù, dobbiamo pregare!!
Devi pregare affinché Dio operi nella tua vita, affinché ti fortifichi POTENTEMENTE! Per combattere la natura umana che sovrasta, che emerge che vuole predominare ecco l’espressione di Paolo che dice “Nell’uomo interiore”.
“LA RESIDENZA DI CRISTO NEI NOSTRI CUORI – e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori”
“Abiti” è più di un alloggio.
“Abiti” indica: Una Residenza completa, un luogo dove vivere.
Perciò non indica una dimora transitoria in un luogo. Paolo sceglie deliberatamente di usare questa parola: “abiti” per indicare una dimora permanente (Katoikeo) in contrasto con una visita o soggiorno occasionale, come cercare un riparo quando sei colto all’improvviso dalla pioggia e ti ripari sotto un balcone o alloggiare in albergo per qualche giorno, occasionalmente.
Paolo non vuole dire, nemmeno, che Gesù può andare via dal credente o che non ci sia, non ha in mente una presenza soggettiva emotiva che va e che viene, ma ha in mente un senso più pieno, maturo nel senso di Galati 2:20: “Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato sé stesso per me”.
Possiamo dire che Paolo prega affinché in ogni credente, Cristo sia presente in modo reale, ideale, profondo, totale, completo. Si riferisce alla sottomissione totale: permettere a Cristo di essere il Fattore dominante nei nostri atteggiamenti e condotta.
Gesù nei credenti non deve essere un semplice ospite, ma il Padrone di casa! E come se stesse dicendo: “So che siete cristiani, so che Cristo è in voi, altrimenti non potreste essere Cristiani, ma Cristo deve essere il Signore della vostra vita!” Se Cristo abita veramente in noi, il nostro carattere e comportamento ne saranno influenzati!
In “Cristo abiti nei vostri cuori” troviamo l’idea sottointesa che la dimora sia consona al proprio modo di essere, in questo caso di Gesù. Perciò la casa è degna, in relazione di chi ci abita. Gesù si sente a proprio agio, dove il cuore è pulito, santo! Noi dobbiamo pregare per la nostra santificazione sia esteriore, ma anche interiore (2 Corinzi 7:1)
Perciò Gesù vuole fare di ogni credente la sua residenza e questo sarà nella misura in cui esercitiamo fede in lui.
Per questo Il Signore ci chiede di …. Piegare le Ginocchia.
Vostro in Cristo,
Salvatore Falanga
Chiesa Cristiana Evangelica Battista di San Giorgio a Cremano
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