Le aggressioni avvenute nella notte di San Silvestro a Colonia, Amburgo, Zurigo, Salisburgo, Helsinki, pericolosamente simili tra di loro, creano inquietudine e sdegno. Le molestie sessuali da sole sono già di per sé ripugnanti, ma siccome la storia ci insegna che troppo spesso atti di ostilità politica o di conflitto bellico si consumano sul corpo delle donne, la preoccupazione diventa ancora più evidente.
Come Federazione delle donne evangeliche in Italia (Fdei) abbiamo sempre denunciato, e sempre continueremo a farlo, ogni atto di violenza rivolto alle donne, e non ci lascia indifferenti quanto accaduto nei giorni scorsi, anche se nessuna di quelle vittime ha perso la vita. È però intollerabile la mancanza di rispetto per la dignità del corpo femminile manifestata con quegli atti.
Non abbiamo gli strumenti per cogliere tutto il significato di quanto avvenuto e se qualcuno voglia strumentalizzare politicamente le denunce delle donne ma, in ogni caso, riteniamo che si debba mantenere alto il livello di attenzione. Il prossimo futuro ci farà capire meglio il movente e le dinamiche dei fatti denunciati, ma una cosa è certa: come donne consideriamo preziosa la nostra libertà e vogliamo che i nostri figli e le nostre figlie crescano in un mondo dove sono tenuti in alta considerazione valori come la libertà, la giustizia sociale e la solidarietà verso chi ne ha diritto.
Chiediamo perciò alle nostre autorità di non sottovalutare quanto accaduto, ma di non cedere neppure a facili allarmismi che possono portare a decisioni affrettate. E preghiamo per loro affinché gestiscano la situazione con saggezza, in modo da non mettere a repentaglio quanto da noi conquistato con molta fatica, e contemporaneamente sappiano difendere coloro che veramente fuggono da morte certa, anch’essi potenziali vittime innocenti di uomini stupidi e violenti.
da: Riforma.it
Foto: “Köln stellt sich quer – Oktober 2015-1767” by © Raimond Spekking / CC BY-SA 4.0 (via Wikimedia Commons). Licensed under CC BY-SA 4.0 via Wikimedia Commons.
Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook