Indonesia – West Aceh, pastore evangelico e quattro cristiani arrestati per proselitismo

INDONESIA_-_polizia_e_arrestiLa polizia religiosa ha fermato i cinque per aver cercato di convertire i musulmani della zona. In realtà garantivano istruzione e corsi di recupero. Nemmeno il responsabile dell’Ufficio degli Affari religiosi è sicuro delle accuse. Nella provincia vige la legge islamica e già in passato cristiani protestanti sono stati imprigionati per vicende analoghe.Jakarta – La “polizia” della sharia e i funzionari della sicurezza del distretto di West Aceh, provincia indonesiana in cui vige la legge islamica, hanno arrestato il pastore protestante Hendri Budi Kusumo e altre quattro persone, membri della Indonesian Evangelist Mission Church (Gmii). Il fatto è avvenuto la scorsa settimana, ma è emerso solo in queste ore; la polizia religiosa – preposta a far rispettare norme e costumi islamici – ha accusato i cinque di “proselitismo”, poiché avrebbero cercato di “convertire al cristianesimo i musulmani di Aceh della zona”.

La conferma dell’arresto arriva dall’ufficio di Aceh del Comitato per gli Affari religiosi. Il responsabile locale, Baron Ferryson, sottolinea che “sono stati fermati alcuni giorni fa e accusati di aver cercato di influenzare” la popolazione locale. Sono stati prelevati a forza dalle loro case, ha aggiunto l’uomo, in seguito a voci diffuse di “proselitismo”. In realtà il pastore cristiano avrebbe garantito formazione e corsi di recupero alla popolazione per migliorare il grado di istruzione. E nemmeno il capo del Comitato per gli Affari religiosi afferma di essere “sicuro” delle accuse.

Secondo quanto riferiscono i media locali, Hendri Budi Kusumo e gli altri quattro uomini sono stati prelevati dalla loro abitazione, nel villaggio di Blang Pulo, in piena notte. Con loro sono state fermate anche altre due persone, indentificate poi come “musulmani di Aceh della zona”, perché si trovavano in compagnia dei cristiani. Alcuni testimoni aggiungono che “vi potrebbero essere altri casi di conversioni al protestantesimo”.

Una vicenda simile è accaduta a giugno, quando un pastore protestante e altri tre assistenti sono stati arrestati nel distretto di Bireuen, sempre ad Aceh, per proselitismo. Una vicenda emersa perché un presunto convertito identificato come Hasbi (una persona “neobattezzata” in lingua locale, ndr) ha fatto rientro nel villaggio di origine e tentato di avvicinare al cristianesimo il fratello Aman Suhardi. Le autorità hanno quindi indentificato il pastore Onekesyi Zega e lo hanno arrestato mentre si trovava al villaggio di Bener Meriah, in compagnia dei tre assistenti e con “prove” lampanti fra le mai, come alcune copie della Bibbia in lingua locale.

L’Indonesia è la nazione musulmana più popolosa al mondo e, pur garantendo fra i principi costituzionali la libertà religiosa, è sempre più spesso teatro di attacchi e violenze contro le minoranze, siano essi cristiani, musulmani ahmadi o di altre fedi. Nella provincia di Aceh – unica nell’Arcipelago – vige la legge islamica (sharia), e in molte altre aree si fa sempre più radicale ed estrema la visione e l’influenza della religione musulmana nella vita dei cittadini. Inoltre, alcune norme come il permesso di costruzione – il famigerato Imb – vengono sfruttate per impedire l’edificazione o mettere i sigilli a luoghi di culto cristiani, come avviene da tempo nella reggenza di Bogor, nel West Java, contro i fedeli della Yasmin Church.

Da Asianews.it

 


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