Alcuni di voi ricordano Harun, giovane musulmano convertito perseguitato dalla sua famiglia. Ebbene, dopo essere stato segregato da suo padre per farlo tornare all’islam, Harun ha comunque scelto di rimanere con lui per potergli nel tempo presentare la sua fede in Gesù.
Nella nostra richiesta di preghiera per Harun di circa un mese fa (postata sul nostro account Facebook, PorteAperteItalia), vi abbiamo raccontato di come era stato rinchiuso in casa dal padre dopo che quest’ultimo aveva trovato una Bibbia in camera sua. Harun (19 anni) vive in Indonesia, paese per oltre il 90% islamico (di fatto la più popolosa nazione musulmana al mondo), recentemente ha conosciuto la fede cristiana, donando il suo cuore a Gesù. La Bibbia rivenuta in camera sua (bruciata dal padre) aveva scatenato una feroce reazione da parte dei familiari (e di alcuni vicini): rinchiuso in casa, era stato interrogato riguardo la sua conversione a Gesù, avvenuta pochi mesi prima. Harun era cosciente dei rischi della sua conversione e si era più volte detto pronto ad affrontare le eventuali conseguenze, che purtroppo non hanno tardato ad arrivare. Il 23 agosto vi avevamo chiesto di pregare urgentemente per lui. Dopo giorni di interrogatori, rinchiuso in casa, insulti e pressioni, niente scuola o amici, Harun aveva deciso di assecondare il padre negando di essersi realmente convertito, divenendo un credente nascosto: ma comunque era stato rinchiuso in casa.
Abbiamo appena ricevuto notizia che suo padre gli ha permesso di ritornare a scuola. Va detto che nei giorni successivi aveva ammesso al padre di continuare a credere in Gesù. La madre di Harun, che è separata dal padre e vive in un’altra città, ha accolto bene la sua nuova fede. Gli ha detto che si assumerà l’onere di pagare le sue spese scolastiche. Gli ha anche chiesto se vuole abitare con lei. Invece, Harun ha scelto di rimanere col padre: “Voglio essere una benedizione per mio padre cosicché anche lui possa credere in Gesù“.
Il padre di Harun continua a pressarlo per spingerlo a tornare all’islam. “Un musulmano è un musulmano. Tu non puoi credere in Gesù!“, gli grida addosso spesso. Nonostante sia stanco delle pressioni quotidiane, Harun sta crescendo saldo nella sua fede ed è determinato a essere un testimone per Cristo. Continuate a pregare Dio affinché tocchi il cuore di suo padre.
Siamo vicini ad Harun. Se dovesse essere in pericolo di vita, lo porteremo via. Quindi pregate che non si arrivi a questo punto. Pregate che Harun continui a rimanere a casa sua e a mostrare l’amore di Cristo alla sua famiglia.
Porte Aperte Italia