Shimla (Agenzia Fides) – “Questa nuova legge è una chiara espressione dell’intenzione dello stato di limitare il diritto alla libertà di coscienza e religione. Essendo una nazione multietnica composta da diversi gruppi religiosi, l’India deve rispettare il diritto alla libertà di pensiero, coscienza e religione per tutte le persone. I cittadini devono essere liberi nel diritto di scelta individuale. Esortiamo i legislatori statali a riconsiderare questa mossa che disonora la Costituzione fondamentale dell’India”. Con queste parole, rilasciate all’Agenzia Fides, Mervyn Thomas, responsabile della Ong “Christian Solidarity Worldwide”, impegnata nel mondo per la difese dei diritti dei credenti, commenta il provvedimento approvato nei giorni scorsi dalla Assemblea legislativa dell stato indiano di Himachal Pradesh. La nuova legge criminalizza la conversione religiosa e replica un provvedimento già introdotto nel 2006 e successivamente annullato dall’Alta Corte dello Stato.
Come appreso dall’Agenzia Fides, il nuovo disegno di legge estende i reati a “conversione per coercizione” nonché per frode, forza o incentivo. Nella legge il termine “incentivo” indica “l’offerta di qualsiasi tentazione sotto forma di doni, gratificazioni o benefici materiali, in denaro o in natura o lavoro, istruzione gratuita nella scuola gestita da qualsiasi ente religioso o altro”.
Secondo l’articolo 3 della nuova legge, non vi è alcun crimine se una persona si converte alla religione dei suoi genitori. la norma prevede pene fino a cinque anni di carcere, che possono arrivare a sette nel caso di matrimonio, celebrato ai fini della conversione religiosa, con una persona appartenente a una casta o tribù riconosciuta.
John Dayal, attivista cristiano per i diritti civili, ha dichiarato: “Il rinnovo e l’inasprimento della legge anti-conversione da parte del governo Himachal Pradesh è sorprendente, come lo era il provvedimento emanato per la prima volta nel 2006. L’Himachal Pradesh è situato nell’Himalaya inferiore, ed è composto da piccole comunità che vivono lontane l’una dall’altra. Non ci sono tentativi di convertire con la forza, la frode o gli incentivi. Non si comprende il perché di questa legge.
Sono sempre le minoranze religiose a trovarsi isolate e prese di mira”. (PA)
Sostieni la redazione di Notizie Cristiane con una donazione, clicca qui