Incontrai Gesù faccia a faccia!

Non ho avuto un’ infanzia facile. Mia madre è straniera, originaria della ex Jugoslavia, mio nonno italiano aveva partecipato alla seconda guerra mondiale e odiava tutti gli stranieri, quindi vi lascio immaginare il suo atteggiamento nei confronti di mia madre e, di conseguenza, io e i miei due fratelli, essendo “i figli della straniera” ( così ci chiamavano!). Il mio rapporto con Dio è iniziato però molto presto. Era a Lui che raccontavo le mie paure le mie tristezze, infatti, ad un certo punto della mia vita, quando avevo 16 anni mi sono chiesta: esiste Dio? Ho trascorso un periodo buio della mia vita nonostante la mia giovane età ed il mio carattere forte sempre con un sorriso anche se tutto intorno a me andava a pezzi. Ringrazio Dio perché proprio in quel momento, una notte mi sono svegliata all’ improvviso, sentivo una presenza forte, d’un tratto ho visto una luce molto forte, particolare e una mano che mi toccava la fronte. Ho guardato la luce abbagliante e poi lo specchio frontale, ma non rifletteva niente, così ho detto “Gesù sei tu?”. Il cuore mi batteva a mille e pian piano è scomparsa la luce. Con quell’apparizione ho capito che Dio era vicino a me ed esisteva come avevo sempre creduto! Lì crebbe la mia voglia di conoscerlo di più. Desideravo una Bibbia più dell’oro ma non riuscivo a trovarne una. Non la trovavo nelle librerie, i preti davano solo il vangelo alla prima comunione e niente più, ma a me non diedero nemmeno quello. In seguito, a venti anni mi sposai ed ebbi la mia prima figlia. La battezzammo e chiesi al prete una Bibbia, lui mi promise che me l’ avrebbe data, ma non mi fu dato nulla. Dopo tre anni arrivò il momento di battezzare l’altro mio figlio, Francesco, e la prima cosa che chiesi al prete fu la Bibbia che mi aveva promesso tempo prima, ma lui mi disse che se ne era dimenticato; io gli chiesi di non dimenticarlo più perché era un mio sogno averne una, ma inutile dirvi che lo dimenticò di nuovo. Dopo un anno sentii suonare il campanello ed era il prete che aveva tra le mani una Bibbia. La felicità fu enorme e lui aggiunse: “non so, ma all’improvviso mi è venuto in mente e te l’ho voluta portare”. Era un anno che non lo vedevo, non ero una praticante cattolica, tante cose non mi erano mai piaciute di quella comunità. Non fu facile per me leggerla subito con due bambini piccoli, ma quando andarono entrambi all’ asilo, ricordo che mi sedetti su una poltrona e avevo un mobile dove stava la Bibbia, ce l’avevo di fronte e sembrava che mi chiamasse! Presi la Bibbia con le mani tremanti, la aprii e comparve Esodo capitolo 20, i comandamenti. Lessi: non farti immagine nè scultura alcuna ecc., rimasi paralizzata su quel verso per mezz’ora circa! Ho iniziato a farmi delle domande, a riflettere: la chiesa cattolica è piena di immagini e di statue! Avevo due immagini al muro in casa mia, appoggiai il Libro Sacro sul tavolo e in un attimo le tolsi dalle pareti e le bruciai nel fuoco! Mi sentii indescrivibilmente libera in quel momento e dissi “Signore parlami io voglio fare la tua volontà” e da quella sera capii tante cose! Il Signore si è rivelato a me davvero incredibilmente, la mia ricerca durò un anno. Tutta la potenza Sua invasero la mia anima, tanto che facevo fatica a contenerLa. Il Re dei re e il Signore dei signori venne ha vivere dentro il mio piccolo cuore. Volevo esplodere dalla gioia. Vennero i testimoni di Geova e mi volevano convincere ma non mi ritrovavo con le loro parole, finché un giorno mi confidai con mia cognata di quello che mi era accaduto e lei mi disse: “perché non chiedi al pastore evangelico?” – io risposi: “chi sono gli evangelici? non ne ho mai sentito parlare”.- E lei mi disse che ci andava la figlia e se io avevo intenzione di conoscerli avrebbe chiesto un appuntamento. Accettai subito la sua proposta. A quel tempo il pastore Renato Mottola subito mi volle vedere insieme alla moglie Lidia. Rispose a tutti i miei dubbi e alle mie domande che gli ponevo. È un grande uomo di fede e mi disse: “continua a leggere, il Signore ti farà capire tante cose e la via da seguire.” Gli domandai: “Qual è il giorno che vi riunite?” “Stasera rispose, adesso sto andando in chiesa” – “Vengo anche io”… e dopo tre mesi chiesi il battesimo e mi sono battezzata, è stato il giorno più bello della mia vita dopo il giorno che incontrai “Gesù faccia a faccia!”. Ci sono stati momenti belli e momenti tristi nella mia vita ma posso dire che Dio non mi ha mai abbandonato Lui è la mia forza in tutto! Amen!
Ferrentino Francesco La Manna

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