VERONA – Ogni anno l’agenzia missionaria Porte Aperte/Open Doors International pubblica la World Watch List, l’elenco dei cinquanta Paesi dove più si perseguitano i cristiani al mondo. L’8 gennaio sarà la data in cui sarà resa pubblica la nuova WWList 2014, un progetto dietro al quale lavora nel corso dell’anno un team di ricercatori di Porte Aperte impegnato a monitorare la situazione dei cristiani nel mondo.
Nel corso del 2013, oltre al consueto enorme lavoro di ricerca, la lista è stata sottoposta a una minuziosa analisi da parte di un organo internazionale indipendente, cioè l’International Institute for Religious Freedom (IRF), in uno sforzo di rendere trasparente e verificabile il processo utilizzato da Porte Aperte per raccogliere le informazioni e calcolare le posizioni.
Il rapporto finale dell’IRF, redatto dai ricercatori Thomas Schirrmacher e Christof Sauer, valuta nel dettaglio la metodologia, i processi di analisi, il design e i questionari di ricerca usati per stilare la WWL. In esso si enfatizza l’accurata presentazione della metodologia fornita da Porte Aperte, la trasparenza delle decisioni sulle nazioni analizzate e la preparazione degli esperti che esaminano i questionari usati per raccogliere i dati nelle zone dove esiste la persecuzione. Inoltre un plauso è indirizzato all’idea della lista e della visibilità data ai differenti risultati statistici in ogni area presa in esame, oltre che al fatto di tenere gli “atti di violenza” come un’area di studio a sé. Nel complesso l’IRF offre un giudizio eccellente alla WWList. Questo rapporto, dunque, certifica come la WWList sia ormai ritenuta globalmente uno strumento affidabile e veritiero. Sempre più media, organizzazioni non governative, stati ed enti nazionali e internazionali la utilizzano nelle loro ricerche e analisi.
Porte Aperte anticipa che sono molti i cambiamenti che si noteranno nella WWList 2014 rispetto all’anno precedente. Prendendo in esame il periodo che va dal 1 novembre 2012 al 31 ottobre 2013, nella lista in uscita si noteranno notevoli cambiamenti in classifica per Stati come Siria, Mali e Colombia, per citarne alcuni, mentre inevitabile sarà l’entrata in lista della Repubblica Centrafricana, visto quanto sta succedendo in quel Paese.
Il giorno del debutto della WWList uscirà un comunicato stampa, mentre nel sito di Porte Aperte, (http://www.porteaperteitalia.org) si troverà il ranking sin dalle prime ore del mattino dell’8 gennaio. Naturalmente – anticipa ancora Porte Aperte – saranno aggiornati tutti i Country profile relativi a ogni nazione facente parte della WWList, sempre consultabili dal sito.
La World Watch List elenca cinquanta paesi secondo l’intensità della persecuzione che i cristiani affrontano per il fatto di confessare e praticare attivamente la loro fede. È compilata da analisti di Porte Aperte “specialisti” della persecuzione, ricercatori ed esperti sul campo operativo e indipendenti all’interno dei vari paesi. I livelli assegnati sono basati su vari aspetti della libertà religiosa, nella fattispecie identificano principalmente il grado di libertà dei cristiani nel vivere apertamente la loro fede in cinque aree della vita quotidiana: nel privato, in famiglia, nella comunità in cui risiedono, nella chiesa che frequentano e nella vita pubblica del paese in cui vivono, cui si aggiunge una sesta area che serve a misurare l’eventuale grado di violenze che subiscono.
Fonte notizia: Porte Aperte Italia
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