In ogni cosa noi rendiamo grazie a Dio poiché in questo tempo viviamo

Cari amici lettori Dio ci benedica! E’ proprio vero la distanza ci avvicina… e sì, ci ritroviamo nuovamente insieme e se riflettiamo, è una grazia che Dio ci concede, Se stiamo leggendo significa siamo in vita, sembra niente ma per me è motivo di ringraziamento a Dio. Si è vero, stiamo vivendo un periodo in cui tutto ci sembra una privazione dove l’insicurezza sembra farla da padrone, ma in ogni cosa noi rendiamo grazie a Dio poiché in questo tempo ci viene offerta la possibilità di riflettere, di osservare e pensare al nostro prossimo e ciò e conforme alla volontà di Dio.

Se riflettiamo noi, abbiamo mangiato, abbiamo un vestito che copre le nostre nudità, un tetto che ci ripara dal caldo e dal freddo, sembra poco? Vorremmo allora metterci  in moto per soccorrere quanti hanno un bisogno, quanti vivono una privazione, e in questo tempo abbiamo visto nascere tante belle attività e iniziative in favore dei bisognosi e di quanti sono in difficoltà.

Eppure, abbiamo mai considerato che questo è un effetto che si deve manifestare negli ultimi tempi? In effetti, abbiamo sempre considerato “gli ultimi tempi” come un periodo cupo di sole tragedie e catastrofi, ma non è soltanto caratterizzato da questi eventi, quello che ci attende è ben altro, sì, perché il nostro sguardo si posa e ci porta soltanto a considerare quel che ci circonda e quel che sentiamo senza più considerare ciò che la Bibbia ci insegna ovvero che gli ultimi tempi sono un tempo di preparazione, un tempo in cui dobbiamo sperimentare sempre più la carità che è la forma d’amore più estremo, perché come chiesa, che è il corpo di Cristo (1Cor.12:27), siamo preoccupati per l’incontro col Signore Gesù Cristo e sappiamo che la carità non cesserà mai (1Cor.13:8).

Già ciò che abbiamo letto deve per forza di cose farci rallegrare, Gesù ritorna per donarci tutto quello che egli ci ha promesso, non ci ha lasciato non ci ha abbandonato ma è andato a prepararci un luogo dove noi staremo per sempre con Lui. Gesù ci aveva avvertito che i poveri li avremmo avuto sempre con noi (Mt 26:11) e il creato aspetta la manifestazione dei figli di Dio (M 8:19) e questo è uno dei motivi che ci spinge a operare in favore del prossimo, or noi sappiamo che Dio è amore (1Giov 4:8) e noi essendo in lui amiamo e siamo portati ad avere questo sentimento sempre più crescente in noi, più il ritorno di Cristo è vicino più si manifesta in noi il suo amore che come luce viene a essere irradiato agli altri, nostro prossimo, e non finisce qua.

Se ci immergiamo nelle Sacre Scritture con un occhio spirituale e aperto, noteremo subito che oltre ad essere un tempo di preparazione e di manifestazione, per conseguenza, è un tempo di raccolta… sì un tempo in cui Dio chiama, salva e battezza col suo Spirito (Gioele 2:28); un tempo in cui le visioni e i sogni non mancheranno e dove i doni di Dio saranno sparsi senza indugio, poiché Egli è un largo donatore; un tempo in cui ancora la fede porterà salvezza (1Pietro1:5) e siccome la fede viene dall’udire la Parola di Dio è normale dedurre che Dio parlerà ancora a noi attraverso la sua Parola; un tempo in cui Dio trarrà dalla “cattività“ popoli (Geremia 48-47: 49-39); un tempo in cui il Signore stabilendo le sue leggi e la sua Parola farà affluire a lui tutti coloro i quali lo accettano e farà camminare i popoli nelle sue vie e nei suoi sentieri(Isaia 2:2); un tempo in cui ancora il Signore ci ammaestrerà (Michea4:1); un tempo meraviglioso in cui Dio manifesterà ancora la sua grandezza attraverso la sua Grazia.

E allora cosa vogliamo fare, manifestare la sua Luce o rimanere nella paura? Si è vero i tempi sono difficili e malvagi e si andrà di male in peggio, ma sappiamo che questo è un tempo di preparazione e raccolta.

Allora rallegriamoci e prendiamo forza nel Signore riconoscendo che Egli è Dio e che tutto si manifesta come Lui ci ha preannunciato per questo Egli ci chiama Amici poiché ci ha fatto sapere tutto quel che Egli ha fatto, fa’ e farà.

Allora facciamo una bella cosa per prendere forza, salutiamoci come si salutavano i santi antichi “Maranatha” (Gesù ritorna). La pace di Gesù sia con tutti noi.

Paolo Marasà

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