di Agostino Masdea – “Or queste cose avvennero per servire da esempio a noi…” 1 Corinzi 10:11 – Quando andavo a scuola amavo i libri di storia. La storia è una cosa interessante. Se l’uomo imparasse dalla storia non ripeterebbe sempre gli stessi errori. Qualcuno però ha affermato che “la storia ci insegna che l’uomo non impara mai nulla dalla storia”.
L’Antico Testamento narra le vicissitudini del popolo di Dio attraverso molti secoli. La Bibbia, comunque, non è un libro di storia. Tuttavia, se questi libri sono stati scritti, e Dio ha voluto che arrivassero fino a noi, è perché noi non seguissimo l’esempio di quel popolo. Affinché non commettessimo gli stessi errori.
Il riferimento è in particolare a quando Israele uscì dall’Egitto e poi, a causa della loro ribellione ed incredulità, una intera generazione morì nel deserto. È terribile, ma cosa era andato storto?
Nei versi sei e sette Paolo ci mostra le due cose più eclatanti che segnarono la loro rovina: “affinché non siamo bramosi di cose cattive, come lo furono costoro, e perché non diventiate idolatri come alcuni di loro…”
Gli israeliti avevano perso di vista Dio. Cominciarono a bramare altre cose alle quali diedero priorità, mettendo Dio da parte. Non succede anche oggi? Il lavoro, la carriera, i soldi, la casa, il successo… Queste cose non sono sbagliate. Lo diventano quando cominciano ad escludere Dio nelle nostre vite, a rimpiazzarlo; allora diventano idoli.
Un altro triste errore di Israele fu quello di ostinarsi a rimanere nelle loro vie malvage e ignorare i richiami da parte di Dio. Dio li invitò ripetutamente a lasciare il peccato e l’idolatria per mezzo dei profeti, ma ogni appello cadde nell’indifferenza. Non volevano affatto cambiare. Dio desidera che tu ed io impariamo dal passato impedendo che la storia si ripeta nella nostra vita!
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