Imparare a vivere

Sono Debora un medico che lavora in un settore oncologico e che ha fatto del proprio lavoro la missione di vita.
A distanza di tempo dal mio ingresso in tale struttura, e grazie anche al mio percorso  esistenziale, mi sono resa conto che non solo tale figura professionale permette  la missione umana: ne è certamente una grande opportunità e di ciò mi sento onorata nella possibilità di far convergere la mia scelta lavorativa con quella umana in passi a favore della vita e per la vita.
Ognuno di noi nell’ingresso nell’apertura verso una nuova giornata ha la possibilità di far sentire la propria voce, il proprio rumore dell’essenza, per far muovere quelli che sono i destini umani. 
Siamo dei granelli di una grande spiaggia, ognuno si muove spinto da un disegno Superiore e ogni disegno si incastra perfettamente con quello circostante per il dipinto della vita. Basterebbe così poco per rendere questo viaggio più lieve, più armonioso, sarebbe così facile riempire i polmoni dell’anima con i respiri della gioia, sentirsi leggiadri nell’espansione che la gioia stessa conferisce donandosi. 
Ogni poesia che avrò il piacere di farvi leggere da qui in avanti, sarà il frutto di deserti attraversati, di orizzonti raggiunti, di gioie improvvise raccolte nel giardino della mia vita.

È porsi al centro della propria strada e non nascosti dietro l’ombra di qualcosa, ma quell’ombra, amica del nostro passato sarà un’immagine sempre più grande, espressione di un lungo cammino.

È accettarsi nei propri limiti sapendo di poterne eliminare alcuni.

Sapersi rialzare dignitosamente dopo ogni caduta.

Saper stendere la mano a chi nella strada adiacente è in difficoltà, così come sapere accettare un sorriso di aiuto.

Andare, sempre andare, con il proprio fardello cercando di alleggerirlo lasciando a quell’ombra qualcosa da trascinare.

Lasciare che il balsamo della speranza, del coraggio, e della lealtà, apra sempre nuovi cancelli per l’evoluzione animica.

E che la stessa abbia una sola direzione: l’ascesa verso nuovi orizzonti.

Sapere riconoscere il sole che vive in noi, capace di illuminare a nuova vita chi ne volesse dare un senso nuovo.

Sollevare sempre lo sguardo innanzi.

Trasformare quelle gocce  allo sbatter di ciglia, in acqua che disseta animi inariditi…

Ma prima di ogni cosa, prima di ogni passo verso qualunque strada, Imparare a volersi bene.

D. C. – notiziecristiane.com

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