Imita il Maestro….senza condizionamenti e lontano dalla critica!

vivi-come-crediC’era una volta una coppia con un figlio di 12 anni e un asino. Decisero insieme di viaggiare, di lavorare e di conoscere il mondo.
Così partirono tutti e tre con il loro asino. Arrivati nel primo paese, la gente commentava: “Guardate quel ragazzo quanto è maleducato… lui sull’asino e i poveri genitori, già anziani, che lo tirano”.Allora la moglie disse a suo marito: “Non permettiamo che la gente parli male di nostro figlio.” Il marito lo fece scendere e salì sull’asino.
Arrivati al secondo paese, la gente mormorava: “Guardate che svergognato quel tipo… lascia che il ragazzo e la povera moglie tirino l’asino, mentre lui vi sta comodamente in groppa.”
Allora, presero la decisione di far salire la moglie, mentre padre e figlio tenevano le redini per tirare l’asino.
Arrivati al terzo paese, la gente commentava: “Povero uomo! Dopo aver lavorato tutto il giorno, lascia che la moglie salga sull’asino; e povero figlio, chissà cosa gli spetta, con una madre del genere!”
Allora si misero d’accordo e decisero di sedersi tutti e tre sull’asino per cominciare nuovamente il pellegrinaggio.
Arrivati al paese successivo, ascoltarono cosa diceva la gente del paese: “Sono delle bestie, più bestie dell’asino che li porta: gli spaccheranno la schiena!”.
Alla fine, decisero di scendere tutti e camminare insieme all’asino.
Ma, passando per il paese seguente, non potevano credere a ciò che le voci dicevano ridendo: “Guarda quei tre idioti; camminano, anche se hanno un asino che potrebbe portarli!

Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei.
Quindi, vivi come ti ha insegnato la parola di Dio. Non guardare ne a destra ne a sinistra ma vai avanti! Diranno che sei all’antica, retrogrado, bigotto, che non vuoi accettare le aperture mentali che offre il mondo…ma tu lasciali parlare…lascia che le loro parole ti scivolino addosso, perchè quello che più importa è l’amore che Gesù Cristo ha per te!

L’accusatore dei fratelli e le sue critiche hanno distrutto più chiese di quanto lo abbiano fatto l’immoralità e gli scandali finanziari messi assieme. Nella nostra società l’influenza della critica è talmente estesa da venire persino innalzata al rango di virtù. Ma il Signore ha promesso che nella Sua casa le accuse reciproche saranno sostituite da preghiere, e la critica dall’amore che copre una moltitudine di peccati.

Al fine di intralciare, o addirittura arrestare, la prossima mossa di Dio, Satana ha mandato un esercito di spiriti di critica contro la chiesa. Lo scopo di quest’offensiva è di allontanare il “corpo” di Cristo dalle perfezioni diGesù per attirare i nostri sguardi sulle imperfezioni degli uni e degli altri.

La missione dello spirito di critica è di attaccare le relazioni a tutti i livelli. Aggredisce famiglie, chiese e associazioni di persone, etc, e cerca di causare scissioni irreparabili nella nostra unità. Mascherato a volte, da spirito di discernimento, questo spirito si intrufola nelle opinioni che abbiamo degli altri, e ci rende critici e pronti a giudicare.

È dunque vitale valutare i nostri atteggiamenti verso gli altri. Se i nostri pensieri non sono secondo la fede che opera attraverso l’amore, dobbiamo renderci conto che forse siamo sotto un attacco spirituale.

Lo spirito di critica può incitare le persone a passare settimane intere a dissotterrare vecchie colpe o peccati…

Le persone prigioniere di questo spirito menzognero partono in “crociate” e diventano nemici inconciliabili per i fratelli e i conoscentiche hanno lasciato. Nella maggior parte dei casi, le cose che essi stimano cattive o deboli, sono proprio quelle per le quali il Signore cerca di chiamarli come intercessori. Quelle che per loro sarebbe state occasioni di crescita spirituale, e di colmare i bisogni altrui, diventano pietre d’inciampo e motivi per tirarsi indietro. In effetti le loro critiche servono a mascherare un cuore chiuso alla preghiera e un rifiuto di servire.

Il fatto di rivelare le imperfezioni di un fratello di una chiesa non è mai stato considerato una prova di spiritualità. In questo eravamo già esperti prima di diventare cristiani. Possiamo invece valutare la misura della nostra maturità spirituale dalle nostre reazioni di fronte a ciò che vediamo.

Ricordiamoci che quando Gesù vide lo stato dell’umanità “svuotò Se stesso, prendendo la forma di servo… abbassò Se stesso, divenendo ubbidiente fino alla morte e alla morte di croce” (Filippesi 2:7-8). È morto per portar via i nostri peccati – non li ha semplicemente giudicati.

Vi è una certa consolazione nel sapere che persino Gesù non è riuscito a soddisfare i criteri di questo spirito quando esso parlava per bocca dei farisei. Qualunque cosa Egli facesse, i farisei avevano da ridire. Se tu non hai personalmente incontrato o ascoltato la persona che stai criticando, come puoi sapere che non stai facendo il gioco dell’accusatore dei fratelli? Perfino la legge non giudica un uomo prima di averlo ascoltato (Giovanni 7:51).

In questo attacco, lo scopo del nemico è di screditarti al fine di gettare discredito sul tuo messaggio. Si potrebbe ad esempio realizzare una semplice statistica per  dimostrarlo, raccogliendo le testimonianze di numerosi pastori provenienti da diverse denominazioni, e scoprendo che questi attacchi spirituali sulle comunità accadono quasi sempre alla vigilia o all’indomani di un’importante azione dalla parte di Dio. Le offensive non contrastate di questo demonio hanno sempre impedito il progresso della chiesa.

Quando questo spirito si infiltra nella mente di una persona, le sue accuse si impongono con un tale veleno e una tale intimidazione, che anche i più sobri rimangono sconcertati e poi sedotti dalla sua influenza. Quasi tutti quelli che sono coinvolti tolgono il loro sguardo da Gesù e lo concentrano sui “problemi”, dimenticando nella disputa che in realtà Gesù sta pregando per l’unità del Suo corpo.

Abbindolati da questo spirito, permettiamo ad accuse e contraccuse di marcare noi stessi e a volte l’anima della comunità, promuovendo diffidenza e paura fra i suoi membri. La devastazione distrugge allora, oltre noi, la chiesa bersagliata, mentre lo scoraggiamento si abbatte sul pastore e la sua famiglia, o su altri servi di Dio, cercando di distruggerli. Quasi tutti i pastori che leggono queste righe hanno già dovuto affrontare l’assalto dello spirito di critica nella loro vita.

Questo nemico non limita i suoi assalti ai figli di Dio e alle chiese, ma attacca anche città e nazioni intere. Le grandi case editrici guadagnano milioni di dollari vendendo libri diffamatori, difficilmente più credibili dei pettegolezzi riportati dai giornali scandalistici.

Dove sta lo “spirito di mansuetudine” di cui parla Paolo in Galati 6 e l’umiltà del “bada bene a te stesso, affinché non sii tentato anche tu”? Dov’è la motivazione d’amore di “rialzare” il fratello?

Fratelli, lo spirito che si nasconde dietro queste accuse deve essere portato allo scoperto e smascherato, perché il suo scopo non è di restaurare e guarire, ma di distruggere!

 

 

 

 

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