Rispondendo a più di mille domande avanzate dai musulmani di Lucknow (Uttar Pradesh), un leader religioso ha condannato i danni creati da Facebook and Twitter. Comunque, una cosa è mettere in guardia e una cosa è vitare; sono due cose distinte e separate!
Lucknow – Pubblicare le proprie foto sui social network è contro la shari’a, soprattutto se a farlo sono le donne. È quanto affermato da Saif Abbas, un imam di Lucknow (Uttar Pradesh), rispondendo ad alcune domande giunte a una help line locale, allestita per il periodo del Ramadan.
Insieme ad altri leader islamici, il religioso ha discusso sull’utilità di piattaforme come Facebook e Twitter. Delle tante telefonate ricevute, più di mille vertevano proprio sull’uso dei social network, definiti dagli imam “una perdita di tempo”, le cui “interazioni sono irreali e potrebbero nel tempo portate a problemi”.
Ma il punto su cui Saif Abbas e i suoi “colleghi” sono tornati più volti è stato il comportamento delle donne. “Va bene postare foto di qualcuno per ragioni d’affari o per una buona causa – ha specificato – ma le donne possono mostrare i loro volti solo al padre, ai fratelli e al marito. I social network violano la purdah”.
La purdah è il principio che vieta agli uomini – che non sono della famiglia – di vedere le donne.
Da Asianews.it
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