Qualche mese fa stavo in America, ero ritornato da una campagna evangelistica in Nord-Europa da un raduno giovanile. Ero con mio figlio in macchina, su di una strada a sei corsie, tre di andata e tre di ritorno. Le macchine davanti a noi camminavano lentamente, si era formato un ingorgo. Le auto suonavano a più non posso, qualcosa era successo più avanti.
Quando arrivammo al punto dell’intralcio vidi una macchina ferma con il cofano aperto e un uomo di colore con la moglie che cercavano di vedere cosa era successo al motore, mentre il traffico sembrava letteralmente impazzito: “Poverino, mamma mia proprio li doveva fermarsi?” – dissi a mio figlio. Stavo andando via quando senti un impulso nel mio cuore. “Tommaso ferma la macchina e aiutali”. Io lo so chi era, era lo Spirito di Dio che mi ordinava di aiutarli. Così più avanti fermai la macchina e andai da loro. “Che cosa è successo?”- gli chiesi. “Non lo so” – rispose l’uomo tutto agitato – “La macchina all’improvviso si è spenta e io non so che fare”. – “Va bene” – gli dissi – “Però togliamo la macchina da qui e poi andiamo a cercare aiuto”. – “Ma lei mi vuole aiutare” – mi disse l’uomo – “Ma certo che vi voglio aiutare”. Così io, mio figlio, la moglie e quest’uomo spingemmo la macchina dove dava meno fastidio. Poi gli dissi: “Salite sulla mia auto che andiamo a cercare un carro attrezzi per togliere via la macchina da qui e poi trovi un meccanico per vedere il guasto.” – “Ma questo lo fa per me! Ma lei è troppo gentile!”. Ci siamo fermati ad una stazione di servizio per vedere se avevano un carro attrezzi, e non ne avevano. Siamo andati ad una seconda stazione di servizio e niente. Una terza stazione di servizio e neanche questa aveva un carro attrezzi. L’uomo sempre più impacciato e imbarazzato che mai – “Guardi lei è stato troppo gentile e io non so come ringraziarla ma oramai basta, non c’è più nulla da fare, non si preoccupi più di tanto”- “Ma lei non deve ringraziare me, ma il Suo miglior amico” – gli dissi. L’uomo con gli occhi spalancati non riusciva a capire… – “Ma noi conosciamo qualcuno… il mio miglior amico mio?!” – disse l’uomo. “Si” – gli dissi – “il Suo miglior amico mi ha detto di fermarmi e di aiutarla, quindi non deve ringraziare me ma Lui”. – “Ma io non ci capisco…” – rispose il buon uomo – “Ma lei intende… forse… Gesù?” – “Si, proprio Lui mi ha detto fermarmi e di aiutarla”. Mi disse quasi con le lacrime agli occhi: “Guardi, domenica scorsa per la prima volta sono andato avanti all’appello della salvezza per accettare Gesù nella mia vita. Per anni mia moglie stava pregando per me, e così domenica mi sono arreso alla volontà di Dio, stavamo celebrando stasera il nostro anniversario matrimoniale, il primo da convertiti, da salvati, e il diavolo ha messo lo zampino e tutto questo ci sta capitando proprio oggi!”. Ascoltando le parole dell’uomo, del fratello… ah, in quel momento non ero più seduto nella mia macchina, io ero fra le nuvole, oh, che gioia del Signore! Non era ancora successo nessun miracolo. La macchina era ancora fermata lì. Cosa ho pensato, io cercherò in qualche maniera di accostare la mia macchina alla sua, naso a naso come si dice, per vedere se è la batteria. Però come posso andare nella corsia opposta? Questo è contrario alla regola stradale, però io ero fra le nuvole e non vedevo legge. Così girai la mia auto e mi stavo immettendo in quello che non è ammesso dal codice stradale, ma immediatamente sentii il suono della sirena della polizia, subito un agente di polizia scese dalla macchina e mi disse: “Cosa sta facendo lei, è fuori di sé o cosa? Lei è un irresponsabile a fare quel che aveva pensato di fare!”- “Guardi” – gli dissi – “Sono due ore che giriamo per un soccorso e non abbiamo trovato niente, io sono un pastore evangelico, e questa persona è un mio fratello in Cristo e io sto cercando di aiutarlo”. Il poliziotto mi fissa, e dice:” Beh, anch’io sono un fratello in Cristo e anch’io voglio aiutarlo”. Fermò tutte le sei corsie e mi fece passare senza alcun pericolo, poi aspettò con noi fino a quanto non mettemmo in moto l’auto e andammo via. La moglie dietro la mia auto che si sfregava le mani dicendo: “Gloria a Dio, Alleluia”. Anche il poliziotto era un credente evangelico pentecostale.
Il fratello di colore era con gli occhi spalancati, come se tutto il mondo si fosse fermato per lui. Come se Iddio avesse chiamato tutti i Suoi angeli per venirlo a soccorrerlo. Un Dio non è soltanto in Chiesa la domenica mattina, ma anche sulle strade quotidiane della nostra vita, si manifesta, si presenta a chi mette la fiducia il Lui.
Tommaso Grazioso
Qualcuno penserà, ma sarà vero tutto questo? Certo, se hai il tuo spirito in comunione con lo Spirito Santo avverti la Sua presenza e le sue direzioni. L’evangelista Tommaso Grazioso ha queste particolarità. Amen
Ferrentino Francesco La Manna | Notiziecristiane.com
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