Un testimone verace salva delle vite, ma un falso testimone proferisce menzogne. Nel timore dell’Eterno c’è una grande sicurezza, e i suoi figli avranno un luogo di rifugio. Il timore dell’Eterno è una fonte di vita che fa evitare i lacci della morte.
Cari nella grazia,
come sempre, vi invito a non trascurare la Parola di Dio poiché – come saprete – si tratta della stessa nostra vita e vi invito, altresì, ad essere uniti nello Spirito così come abbiamo visto riunito, come in un medesimo corpo e una sola mente, lo Stato di Israele. Una Nazione capace di potenti azioni militari contro potenti nemici che, nei secoli, hanno sempre avuto di mira la sua distruzione; ma – come il Signore stesso ha promesso:
Zaccaria 2: 8 “…infatti, così parla il Signore degli Eserciti: «È per rivendicare la sua Gloria che Egli mi ha mandato verso le nazioni che hanno fatto di voi la loro preda; perché chi tocca voi, tocca la pupilla dell’occhio suo..”.
In un mondo che ha perso, ormai, l’equilibrio morale e spirituale, la Parola di Dio rifulge come una potente Luce e traccia una Via santa per coloro che – avendo creduto in Lui – sono intenzionati a raggiungere il cielo.
Sono testimone del fatto che un uomo mandato dal Signore sia come un sorso d’acqua fresca in un momento di arsura; un uomo che reca il Timore di Dio, che annuncia la Salvezza e la Salute agli uomini.
Ho visto queste cose, le ho viste, ad esempio, fra il popolo “Zulù” in Sud Africa, come uomini e donne nella perdizione, meravigliosamente si sono convertiti a Dio. Ho visto la loro grande dignità, la loro gentilezza, la loro straordinaria pacatezza e moderazione, e la potente Unzione di Spirito Santo posarsi sul loro capo.
Che strano!! Da piccolo pensavo che gli “Zulù” fossero un popolo primitivo, ma avendo avuto modo di conoscerli di presenza, mi son dovuto ricredere e, in un certo senso, mi sono mortificato per quello che erroneamente avevo creduto per molti anni.
Come abbiamo letto poco sopra, Salomone scrisse: “Il timore dell’Eterno è una fonte di vita…”.
Questa “è” accentata rappresenta la certezza espressa dallo Spirito di Dio, come quell’accreditamento irrevocabile manifestato dal Signore quando creò la luce, vi ricordate?
Genesi 1:3 Dio disse: «Sia luce!» E luce fu.
Al Signore non interessano le beghe umane, né i nostri pensieri, né le nostre giustizie che dinanzi a Lui sono come un panno sporco, proprio no! Il Signore vuole semplicemente che i Suoi figli abbiano nel loro cuore il Timore dell’Eterno, e questo è testimoniato dalla Sacra Scrittura quando – nella Genesi – ci parla, per la prima volta, del timore di Dio.
Un giorno, Abrahamo – nel suo peregrinare in cerca della santa città – si spostò verso il Neghev, poi a Gherar ma, a causa della straordinaria bellezza di Sara, per tema di essere ucciso dagli uomini che l’avrebbero desiderata credendola sua moglie, egli andava dicendo che ella non era sua moglie ma sua sorella, e ciò era vero.
Sapendo, appunto, che Sara era sorella di Abrahamo, il re di Gherar – Abimelek – mandò a prenderla eppure Abrahamo non disse nulla e non fece resistenza.
Che meraviglioso è il Signore… pensate che Dio non permise a questo re di giacere con Sara, non solo… ma il Signore venne a lui in sogno e gli disse: “ecco, tu stai per morire, a motivo della donna che hai preso, perché ella è sposata”.
Non è meraviglioso il Signore?
Tutto mortificato, Abimelek, disse a Dio: «Signore, faresti tu perire una nazione, anche quando fosse giusta? Non mi ha egli detto: “È mia sorella”, e lei stessa ha detto: “È mio fratello”? Ho fatto questo nell’integrità del mio cuore e con mani innocenti».
Cari nella Grazia, l’integrità di cuore di questo re gli salvò la vita, infatti il Signore gli rispose: “Si, lo so che hai fatto questo nell’integrità del tuo cuore e ti ho quindi impedito dal peccare contro di me; per questo non ti ho permesso di toccarla”.
Vi rendete conto della bontà di Dio??
Il Signore vedendo il timore di Abimelek, gli impedì di peccare, in modo del tutto inconsapevole, contro di Lui.
Questo è meraviglioso, meraviglioso!! Dio ci protegge in ogni istante, amen.
Così Abimelek si alzò il mattino seguente, molto presto, chiamò tutti i suoi servi e raccontò loro tutte queste cose e quegli uomini furono presi da grande paura. Poi Abimelek chiamò Abrahamo e gli disse: «Che ci hai fatto? E che cosa ho io fatto contro di te, per aver fatto venire su di me e sul mio regno un peccato così grande? Tu mi hai fatto cose che non si dovevano fare». Poi Abimelek disse ad Abrahamo: «Che cosa pensavi di fare agendo in questo modo?». Abrahamo rispose: «L’ho fatto, perché dicevo fra me: “Certo, in questo luogo non c’è timore di DIO; e mi uccideranno a causa di mia moglie».
Care pecore del Signore, non volete che il Signore sia vostro amico?
Certamente direte di si, e anche io lo voglio per me, affinché abbiamo Vita, Pace, e Gioia.
E’ semplice essere amici di Dio: “TemiamoLo ed amiamoLo con tutto il cuore”.
Non è semplice questo?
Basta solo disporsi al Signore, donando tutto il nostro cuore e lasciando le cose che hanno radice nella mondanità di questa terra.
Come la Genesi, primo libro della Bibbia, anche l’Apocalisse, l’ultimo libro, parla del Timore del Signore.
Ricordo il potente angelo di Dio che gridò con forte voce: «Temete Dio e dateGli gloria, perché è giunta l’ora del Suo giudizio. Adorate Colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e le fonti delle acque».
E’ il momento di ubbidire al Signore, non agli uomini, è il momento di accettare la Vita che proviene dal cielo.
Questo dice lo Spirito Santo: “Il timore dell’Eterno è una fonte di vita”. Amen.
Pastore Antonino CHINNICI
[notiziecristiane.com]
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