Il tempo che passa

La-voce-scomoda-della-Clessidra1_largeI giorni dei nostri anni arrivano a settant’anni; o, per i più forti, a ottant’anni; e quel che ne fa l’orgoglio, non è che travaglio e vanità; perché passa presto, e noi ce ne voliam via… Insegnaci dunque a contar bene i nostri giorni, per acquistare un cuore saggio. (Salmo 90:10-12)

L’uomo infatti non conosce la sua ora; come i pesci che sono presi nella rete fatale e come gli uccelli che sono colti nel laccio, così i figli degli uomini sono presi nel laccio al tempo dell’avversità, quando essa piomba su di loro improvvisa. (Ecclesiaste 9:12).

Quando ero più giovane non credevo a quello che mi dicevano le persone più anziane affermando che più invecchiavano e più avevano l’impressione che il tempo passasse in fretta.

In effetti negli ultimi anni mi capita sempre più spesso di pensare al tempo che passa. Mi sembra proprio che gli anni passino in fretta e mi ritrovo ad iniziare un nuovo anno avendo l’impressione che sia appena cominciato quello vecchio…

Leggendo il brano dell’Ecclesiaste riflettevo proprio sul fatto che prima o poi ci sarà un anno che comincerà come gli altri ma non giungerà alla fine, l’uomo infatti non conosce la sua ora, ma sa che prima o poi arriverà.

Diventano quindi importanti le parole del salmo 90 in cui l’autore si rende conto del fatto che le cose di cui tanto ci vantiamo non sono altro che vanità, cose che passano e volano via insieme a noi. Quante cose a volte sembrano così importanti e assorbono tutti i nostri pensieri, magari siamo anche disposti a litigare e a lottare per averle, e poi, alla luce dell’eternità, sono davvero poca cosa…

Quanto siamo fragili e provvisori su questa terra!

Penso a quante cose ho sperato, ho aspettato e poi ho visto passare e diventare ricordo. Penso al tempo che ho dedicato per ottenerle, tempo che mi sembrava ben speso e che invece ora mi sembra solo tempo sprecato.

Vedo i miei figli crescere, vedo i miei capelli (quei pochi rimasti) diventare sempre più bianchi, vedo invecchiare le persone intorno a me. I giorni passano con il solito ritmo, 24 ore, poi altre 24, poi altre 24 e così via e vedo il mio futuro diventare presente e poi passato.

Non posso sapere se vivrò ancora molto oppure poco ma so che ho del tempo ancora da spendere e voglio farlo nel migliore dei modi. Non posso fare a meno di riflettere sul senso che sto dando al tempo che Dio mi ha dato su questa terra e penso alle parole del salmo unendomi alla richiesta del salmista: “Insegnaci dunque a contar bene i nostri giorni, per acquistare un cuore saggio”.

Quanto sono preziosi i giorni che Dio mi ha donato qui. Non posso permettermi di sprecarli nella futilità. Voglio acquistare un cuore saggio, un cuore che sa distinguere che ci sono cose che hanno un valore eterno, cose a cui vale la pena dedicare il proprio tempo, le proprie forze, le proprie energie. Ho bisogno che Dio mi guidi e mi insegni a contare bene i miei giorni, ovvero a spenderli nel modo migliore possibile, assaporando ogni istante e cercando di onorare il Signore in ogni cosa che faccio.

Penso alle persone che mi stanno vicino e mi chiedo se mi sto donando a loro nel tempo che Dio mi ha dato o se lo sto spendendo solo per me stesso. Che ricordo avranno di me quando io non ci sarò più? Ricorderanno una persona egoista, insensibile, superficiale o conserveranno un buon ricordo dei momenti passati insieme?

Signore io ti ho conosciuto e voglio seguirti. Non so se sarò tra i più forti che arrivano a ottant’anni e più o se me ne andrò molto prima, ma ti chiedo di aiutarmi a non sprecare il tempo che mi hai dato di trascorrere su questa terra, poco o tanto che sia. Non voglio mettere il mio tempo in una borsa bucata nella quale alla fine non rimarrà nulla, ma voglio che sia un investimento per l’eternità.

Fonte: http://oggi.incristo.net/

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