IL SOCCORSO DI DIO

di Agostino Masdea –  “Quando grido, rispondimi, o DIO della mia giustizia; quand’ ero nell’avversità, tu mi hai soccorso; abbi pietà di me ed esaudisci la mia preghiera”. Salmo 4:1

Il salmo 4 è uno dei miei preferiti. È una testimonianza della fedeltà di Dio e nello stesso tempo una preziosa preghiera. E a proposito di questa, il verso 3 dice: “l’Eterno mi esaudirà quando griderò a Lui”.

Questo non significa che non avremo prove e difficoltà, o che non dovremo affrontare lotte in questa vita. Anzi, se il salmista “grida” al Signore, vuol dire che sta passando un periodo difficile.

Il percorso della nostra fede non consiste nel camminare sul velluto, ma è un combattimento continuo, e la vita non è priva di avversità. Ma mentre le attraversiamo, possiamo mantenere la gioia del Signore e la Sua pace: “Tu mi hai messo più gioia nel cuore di quanto ne provano essi, quando il loro grano ed il loro mosto abbondano. In pace mi coricherò e in pace dormirò, poiché tu solo, o Eterno, mi fai dimorare al sicuro”. (versi 7-8)

È importante sapere che non è Dio che manda le avversità sul nostro cammino, ma come dice il verso uno, Egli è Colui che ci libera da esse. E le prove che passiamo non sono inutili, perché Dio da esse ne trae sempre qualcosa di buono. Ciò che il nemico trama per il nostro male, Dio trasforma quel male in qualcosa di utile, perché ci fortifica, ci migliora nel carattere, e fa crescere la nostra fede. È questo che intende Paolo quando dice: noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio”. Romani 8:28

Diventa quindi importante il modo come affrontiamo le circostanze negative e le difficoltà della nostra vita. Non abbattiamoci e non arrendiamoci, ma consapevoli che Dio ci ama, andiamo avanti determinati, restando fermi nella fede.

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