Sono Pamela e ho 29 anni, sono nata in una famiglia di tradizione cattolica ma non praticante.
Come è solito per le famiglie di tale tradizione ho seguito il catechismo e ho adempiuto a tutti i sacramenti, come il cattolicesimo prevede. Dopo la cresima non ho più frequentato la chiesa, i miei non ci andavano e per me era diventato normale non frequentarla.
All’età di 15 anni mi innamorai di un ragazzo che era nato in una famiglia cristiana evangelica. La nostra storia era molto intensa, ma per mia madre questo ragazzo evangelico era un problema, così cercava in tutti i modi di metterlo in cattiva luce.
La storia che era nata come una splendida amicizia si trasformò presto in una storia d’amore e con la stessa velocità iniziarono a comparire delle sfumature di gelosia morbosa che iniziarono a logorare il nostro rapporto.
Dopo 2 anni di alti e bassi decisi di lasciarlo nonostante lo amassi con tutto il mio cuore.
Continuare la storia era impossibile e invivibile, speravo che un pò di lontananza lo avrebbe fatto crescere.
Dopo circa un anno provammo ancora, ci frequentammo nuovamente, il sentimento nel mio cuore era sempre lo stesso, ma come la volta precedente, dopo un bel periodo di tenero amore, ricompariva quella parte di lui che lo rendeva ossessivo e che mi incuteva timore.
Ancora una volta decisi di lasciarlo e quella volta, in una certa maniera, promisi a me stessa di non ritornarci più.
A quel punto iniziai a prendere tante decisioni che erano contrarie al mio sentire, ma cercavo in qualche modo di convincermi che così era meglio per me.
Intrapresi l’università e lo studio era il mio modo per evadere dai miei pensieri. Superavo brillantemente i miei esami e desideravo ardentemente evadere dalla realtà che vivevo, così vinsi una borsa di studio e passai un anno all’estero. Iniziai una relazione sentimentale con un ragazzo straniero, che in realtà non amavo, fin quando un giorno ci lasciammo.
Il pensiero che mai lasciava la mia mente era la speranza che il ragazzo che anni prima aveva conquistato il mio cuore, un giorno potesse cambiare e che avremmo potuto vivere una vita serena insieme, perchè io l’amavo, l’amavo più di ogni altra persona, anche se avevo cercato di dimenticarlo, senza riuscirci.
Qualche volta si era fatto risentire ma ancora non vedevo in lui nessun cambiamento.
Poi una mattina mi arrivò un SMS dal suo numero di cellulare, con una cattiva notizia: suo padre, che da qualche tempo soffriva di un brutto male li aveva lasciati. Non persi tempo e gli chiesi se potevo andare a dare le mie condoglianze a lui e alla sua famiglia.
Quel giorno, anche se per molti poteva essere un giorno di tristezza e di tenebra perchè qualcuno era andato via, per me fu l’alba di un nuovo giorno, l’inizio di un nuovo cammino.
Il Signore si usò di quella situazione per farci riallacciare i contatti, anche se non ricominciammo subito a frequentarci, anche perchè, di lì a pochi giorni, sarei nuovamente partita per uno stage all’estero.
Ma da quel giorno ricominciammo lentamente a ricostruire la nostra amicizia, che si era distrutta e iniziai a conoscere una persona nuova, quel ragazzo che credevo di conoscere era completamente cambiato, Gesù l’aveva cambiato!
Questo è stato il primo miracolo che il Signore mi ha fatto vedere.
Poi, dopo che avevamo deciso di ricominciare ad essere dei “fidanzati”, lui mi invitò ad andare nella sua chiesa e lì iniziai a conoscere il mio Dio, quel Dio che mai mi aveva abbandonata e che anche se io non avevo riposto fiducia in Lui, Lui era rimasto fedele con me.
Durante una riunione di culto, alcuni cantici toccarono il mio cuore; sapevo di essere in difetto verso il Signore, desideravo che mi perdonasse, desideravo che mettesse pace nel mio cuore e la certezza che Lui mi amava nonostante i miei errori.
Poi una sera ci fu un appello per chi desiderava essere perdonato dal Signore, andai avanti e mi gettai a terra chiedendo perdono al Signore con tutto il mio cuore per tutto quello che sino a quel momento avevo fatto di sbagliato. Il Signore mi perdonò e purificò il mio cuore in quello stesso giorno, mediante la fede che avevo riposto in Lui.
Quella sera ricevetti una bibbia, in formato tascabile e quella bibbia è tutt’ora il libro che porto sempre con me.
Ripartii ancora perchè avevo un contratto a tempo indeterminato, sempre all’estero, ma questa volta avevo la Parola di Dio con me.
Iniziai a leggere, leggevo e il Signore iniziò un’opera in me, allora gli chiesi, in preghiera, una chiesa dove potessi ascoltare la Sua Parola e potessi conoscerlo ancora meglio. Il Signore fu fedele anche questa volta e mi dette la possibilità di frequentare una chiesa evangelica pentecostale di italiani all’estero.
Lì decisi di battezzarmi e di rendere pubblica la mia fede in Gesù Cristo quale mio personale salvatore.
Ora, a due anni e mezzo di distanza sono sposata con la persona che amo e ringrazio il Signore perchè Egli “… ha fatto cose grandi per noi e noi siamo nella gioia”. Salmo126:3
Potrei continuare a scrivere i tanti miracoli che il Signore ha fatto nella mia vita fino ad oggi, ma l’unica cosa che potrei dire a chi legge questa testimonianza è:
“Provate e vedrete quanto il Signore è buono! Beato l’uomo che confida in lui.” Salmo 34:8.
Dio vi benedica.
Pamela | Radioevangelobari.it/
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