“Signore, abbi pietà di noi! Noi speriamo in te! Sii tu il braccio del tuo popolo ogni mattina e la nostra salvezza in tempo di angoscia.” Isaia 33:2
Una preghiera che esprime il grido di chi crede nel Signore con tutto il cuore e ha quella fede che Dio stesso agirà per amore del Suo nome.
Esaminiamo questo verso perché ogni parola ci porta ad esaminare la nostra condizione spirituale, la nostra relazione con Dio.
La preghiera si apre con “Signore” e ci dobbiamo domandare se invochiamo Dio quale nostro Signore e capo della nostra vita, perché altro è avere sulle labbra il nome del Signore ma non avere nel cuore la Sua parola e non avere a cuore l’opera Sua, e altro è invocare Dio quali uditori e facitori della Sua parola avendo a cuore di fare la Sua volontà.
Ricordate quel passo della parola di Dio dove non tutti coloro che diranno Signore, Signore entreranno nel regno dei cieli perché il Signore stesso gli dirà io non vi conosco? (rif Matteo 7) Stiamo attenti a non rivestire la forma di cristiani e nella sostanza essere operatori d’iniquità, il SIGNORE non si ferma alle apparenze ma guarda al cuore.
Con quale sentimento ci adoperiamo per il Signore? Il sentimento di colui che cerca la sua gloria cercando di piacere agli uomini scendendo a compromesso con il mondo rinnegando in tutto o in parte la parola di Dio ovvero il sentimento di chi cerca di piacere a Dio facendo la Sua volontà per glorificare il nome di Cristo?
Dobbiamo essere come quel pubblicano che non osando alzare gli occhi al cielo e battendosi le mani nel petto invocava il Signore dicendo abbi pietà di me peccatore!
Il Signore ama chi si accosta a Lui con uno spirito afflitto e contrito perché benedice tutti coloro che si riconoscono peccatori salvati per la Sua grazia e le Sue benedizioni per loro sono eterne.
La croce su cui Cristo morì espiando le nostre colpe e cancellando i nostri peccati sia sempre davanti ai nostri occhi. Il Suo sangue ci purifica e ci rende degni di innalzare preghiere all’Iddio del cielo nel nome di Gesù!
Quando avremo riconosciuto Cristo come salvatore e redentore delle nostre vite e lo faremo quotidianamente il centro della nostra vita allora Lui sarà il nostro braccio che opera liberazione e guarigione delle anime nostre.
Ogni mattina alziamoci con quella fiducia che Cristo si prenderà cura di noi giorno dopo giorno quali “strumenti” nelle Sue mani per l’avanzamento del Suo regno di luce in questo mondo di tenebre.
Voi che vivete un tempo di angoscia tenete ferma la vostra fede in Colui che può ogni cosa e che rappresenta la vostra salvezza, il vostro aiuto e soccorso in ogni tempo.
Il Signore Dio nostro apre davanti a noi vie impossibili.
Alessandro Landolina | Notiziecristiane.com
Dio ci benedica
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