Giovanni 1:1,5 | “Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio. Egli (la Parola) era nel principio con Dio. Tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui (la Parola), e senza di lui nessuna delle cose fatte è stata fatta. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini. E la luce risplende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno compresa”.
Soltanto accostandoci al Signore Gesù Cristo e comprendendo la Sua divinità ineffabile possiamo cogliere la sapienza divina che ci aiuta a giungere a quella nostra “immutabilità” che ci fa vedere con gli occhi della fede, dunque, riusciamo a vedere dove stiamo andando e riusciamo a comprendere lo scopo della nostra vita. Siamo solo di passaggio in questa vita, in questo mondo dove stiamo viaggiando per conseguire la nostra vera meta. È per questo motivo, cioè per “avere un posto dove andare” che è venuto il Figlio dell’uomo (Esodo 3:14 “Dio disse a Mose: “IO SONO COLUI CHE SONO”. Poi disse: “Dirai così ai figli d’Israele “L’IO SONO mi ha mandato da voi”; Giovanni 14:2,4 “Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via”). Gesù è venuto come uomo per poterci riconciliare al Padre e aprirci la via che ci condurrà alla Sua presenza nei luoghi altissimi e santi, per questo motivo è stato necessario il sacrificio dell’Agnello di Dio, il sacrificio della croce. Senza l’adempimento del sacrificio della croce questo non ci sarebbe stato possibile a motivo della caduta dell’uomo per mezzo del peccato di Adamo che ci ha separati da Dio. Così come per mezzo di un solo uomo eravamo perduti, similmente per mezzo di un solo uomo siamo stati riscattati (Efesini 1:4,14 “Allorché in lui ci ha eletti prima della fondazione del mondo, affinché fossimo santi e irreprensibili davanti a lui nell’amore, avendoci predestinati ad essere adottati come suoi figli per mezzo di Gesù Cristo secondo il beneplacito della sua volontà, a lode della gloria della sua grazia, mediante la quale egli ci ha grandemente favoriti nell’amato suo Figlio, in cui abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, che egli ha fatto abbondare verso di noi con ogni sapienza e intelligenza, facendoci conoscere il mistero della sua volontà secondo il suo beneplacito, che egli aveva determinato in se stesso, per raccogliere nella dispensazione del compimento dei tempi sotto un sol capo, in Cristo, tutte le cose, tanto quelle che sono nei cieli come quelle che sono sulla terra. In lui siamo anche stati scelti per un’eredità, essendo predestinati secondo il proponimento di colui che opera tutte le cose secondo il consiglio della sua volontà, affinché fossimo a lode della sua gloria, noi che prima abbiamo sperato in Cristo. In lui anche voi, dopo aver udita la parola della verità, l’evangelo della vostra salvezza, e aver creduto, siete stati sigillati con lo Spirito Santo della promessa; il quale è la garanzia della nostra eredità, in vista della piena redenzione dell’acquistata proprietà a lode della sua gloria”).
Chi non riesce a vedere la meta del suo viaggio non si separi mai dalla “croce” perché sarà la croce stessa a condurvi alla meta.
Solo unendoci a Cristo e in ciò che ha fatto per noi possiamo vivere da veri cristiani, dobbiamo quindi giungere a LUI in ciò che è e che è sempre stato: il Verbo, la Parola, il Principio, l’Alfa e l’Omega, il Redentore, il Messia, il Salvatore, l’Agnello di Dio, la Resurrezione, il Re, il Cristo. È per questo che è venuto (Romani 1:20,22 “Infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, essendo evidenti per mezzo delle sue opere fin dalla creazione del mondo, si vedono chiaramente, affinché siano inescusabili. Poiché, pur avendo conosciuto Dio, non l’hanno però glorificato né l’hanno ringraziato come Dio, anzi sono divenuti insensati nei loro ragionamenti e il loro cuore senza intendimento si è ottenebrato. Dichiarandosi di essere savi, sono diventati stolti”).
Dobbiamo vedere con gli occhi spirituali, con gli occhi della fede per riuscire a vedere dove si deve andare e insieme tenersi alla croce che ci porta, cioè Gesù Cristo è sempre con noi e il Suo Spirito Santo ci fa da guida. Ovviamente dobbiamo prendere la decisione di lasciarci guidare secondo la Sua volontà, non dobbiamo mai indietreggiare dalla croce di Cristo, ne disprezzare la Sua umiltà.
Conclusioni:
Gesù è venuto per rendere testimonianza del Padre e affinché per mezzo Suo tutti credessimo. Egli è la vera e unica “luce” se i nostri occhi non la vedono o non la riconoscono, inutilmente essi sono aperti perché brancoliamo nelle tenebre (Efesini 5:8 “Un tempo infatti eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate dunque come figli di luce”).
Luisa Lanzarotta | Notiziecristiane.com
Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook