Il ritorno di Adolf Hitler

10553495_390571437782842_1500605073486004500_nGermania a lezione di Gender: bimbi svengono a scuola. E chi protesta va in carcere.La Germania si spacca sui corsi di educazione sessuale e diversità di genere Bimbi che si sentono male in classe, vanno in iperventilazione, svengono. Genitori in carcere per non aver obbligato i figli a partecipare ai corsi sul Gender.
Succede nella Germania del 2014, dove chi osa anche solo dissentire dall’ideologia imperante del Gender viene perseguito con determinazione, e a norma di legge. Al punto da rischiare di ritrovarsi la polizia sul pianerottolo di casa.
A Borken, vicino a Munster, sei bimbi sono dovuti rimanere a casa da scuola per essersi sentiti male dopo che in classe erano state mostrate loro immagini esplicite a sfondo sessuale, nell’ambito di un progetto di educazione alla “diversità di genere”. Dopo che un primo bambino ha dato segni di avere problemi di circolazione, si è scatenata una reazione a catena, con altri piccoli studenti che sono andati in iperventilazione e un alunno che è quasi svenuto, rendendo necessario l’intervento dell’ambulanza. La polizia ha minimizzato l’episodio sostenendo che “non fosse successo niente” e che si trattasse di immagini e disegni “assolutamente normali”. Le autorità mediche hanno comunque disposto le analisi del sangue per uno dei bimbi che si sono sentiti male.
Negli stessi giorni a Eslohe, 170 chilometri a sudest di Borken, è scoppiato un caso analogo che sta letteralmente spaccando in due l’opinione pubblica in tutto il Paese: due coniugi di 37 anni, Eugen e Luise Martens, sono stati incarcerati per quaranta giorni perché la figlia, iscritta alle scuole elementari, si era rifiutata di partecipare ai corsi di educazione sessuale previsti dall’istituto. Eugen, che con sua moglie ha altri otto figli, era già stato arrestato l’anno scorso con la medesima accusa: in quell’occasione a Luise era stata risparmiato il carcere solo perché incinta.
In tutta la Germania si stanno formando movimenti e comitati di solidarietà in appoggio ai coniugi Martens, per esprimere il dissenso contro una scuola che obbliga i bambini di sei anni a frequentare regolarmente lezioni di ideologia gender. In Germania i genitori dei bimbi che saltano la scuola possono essere denunciati dall’istituto e processati dal tribunale, anche se lo studente abbandona la lezione di propria iniziativa, come è stato nel caso della figlia dei Martens.
“Il contenuto delle lezioni è perverso – spiega a Tempi Mathias Ebert, fondatore dell’associazione “Besorgte Eltern” (“Genitori preoccupati”) – Non solo si mostra ai bimbi come funziona il sesso dei maschi e delle femmine, ma li si mette davanti alle varie pratiche sessuali: sesso orale, sesso anale molto altro. Si dice anche ai bambini, sin dalle elementari, che il loro genere non è determinato e che non possono sapere se sono maschietti o femminucce, che devono pensarci su.”
Ebert racconta anche che in Germania c’è molta paura a denunciare episodi come questo, perché “in questo Paese non appena si viene puniti si viene considerati dei criminali”: “Chiediamo solo che non vengano turbati i sentimenti dei bambini. Non è giusto. È una violenza nei loro confronti.”
(Il Genere (Gender) rappresenta una costruzione culturale, la rappresentazione, definizione e incentivazione di comportamenti che rivestono il corredo biologico e danno vita allo status di uomo / donna.)

SVIZZERA

Sesso insegnato ai bimbi dell’asilo: polemica e referendum in Svizzera
In diverse scuole del Cantone di Basilea i bambini ricevono un’educazione sessuale che a molti appare troppo precoce. Tra poco sul tema si terrà un referendum.
Insegnare il piacere sessuale ai bambini di quattro anni non sarà un po’ troppo presto? Eppure avviene dal 2011, in decine di scuole elementari del Cantone di Basilea, in Svizzera.
Nelle “sex-box” distribuite ai bimbi dai 4 ai 6 anni c’è tutto il necessario per spiegare l’anatomia del corpo umano e, soprattutto, come nascono i bambini. Con tanto di video esplicativi, pupazzi, peni e vagine finte. Crescendo, ma di poco (tra i 6 e i 10 anni) ai bimbi vengono spiegati temi come la masturbazione, l’orientamento sessuale, i preservativi, le mestruazioni e l’eiaculazione. Salendo fino ai 13 e i 15 anni si affrontano, invece, altre tametiche sessuali. Si tratta di un percorso sperimentale di educazione sessuale, che dovrebbe diventare obbligatorio dal prossimo anno scolastico estendersi alla Svizzera tedesca, a quella francofona e al Canton Ticino. Con questo scopo: “Fonire ai giovani le conoscenze essenziali, le capacità, le competenze e i valori di cui hanno bisogno per conoscere la loro sessualità, provando piacere fisico, psichico ed emozionale”.
L’iniziativa ha fatto arrabbiare alcuni genitori, che si sono mobilitati promuovendo un referendum (che si terrà nei prossimi mesi) contro l’insegnamento troppo precoce del sesso, a partire dagli asili. Il referendum (che in tre anni ha raccolto 100mila firme) chiede di abolire l’educazione sessuale nelle scuole a bambini fino ai 9 anni di età, di renderla opzionale fino a 12 anni e obbligatoria per i più grandi, ma a una condizione: che sia tenuta da insegnanti di biologia che si concentrino sulla riproduzione senza andare a toccare gli “aspetti sociali della sessualità”.

Allo stesso modo Sodoma e Gomorra e le città vicine, che si abbandonarono, come loro, alla fornicazione e ai vizi contro natura, sono date come esempio, portando la pena di un fuoco eterno ( Giuda 7).

Si mangiava, si beveva, si prendeva moglie, si andava a marito, fino al giorno che Noè entrò nell’arca, e venne il diluvio che li fece perire tutti (Luca 17:27).

I due angeli giunsero a Sodoma verso sera. Lot stava seduto alla porta di Sodoma; come li vide, si alzò per andare loro incontro, si prostrò con la faccia a terra, e disse: «Signori miei, vi prego, venite in casa del vostro servo, fermatevi questa notte, e lavatevi i piedi; poi domattina vi alzerete per tempo e continuerete il vostro cammino». Essi risposero: «No, passeremo la notte sulla piazza». Ma egli fece loro tanta premura, che andarono da lui ed entrarono in casa sua. Egli preparò per loro un rinfresco, fece cuocere dei pani senza lievito ed essi mangiarono.
Ma prima che si fossero coricati, gli uomini della città, i Sodomiti, circondarono la casa: giovani e vecchi, la popolazione intera venuta da ogni lato. Chiamarono Lot e gli dissero: «Dove sono quegli uomini che sono venuti da te questa notte? Falli uscire, perché vogliamo abusare di loro». …Ma quegli uomini stesero la mano, tirarono Lot in casa con loro e chiusero la porta. Colpirono di cecità la gente che era alla porta della casa, dal più piccolo al più grande, così che si stancarono di cercare la porta ( Genesi 1-5 e 10-11)

La Manna Francesco – notiziecristiane.com

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