“Ricordatevi de’ carcerati, come se foste in carcere con loro…” (Ebrei 13:3)
Continua il meraviglioso cammino del pastore evangelico Cesare Turco… i suoi occhi possono di certo raccontare le storie, all’interno del carcere, di vita trasformate da Cristo Gesù…questa è la forza del nostro Signore! Questa è la forza del purò evangelo quando opera con l’unzione di Cristo! Questa settimana il pastore ha battezzato diversi carcerati, che hanno accettato Cristo Gesù come loro personale salvatore e distribuito, inoltre diversi opuscoli e messaggi di speranza all’interno del carcere di S. Maria Capua Vetere. In ogni Paese ci sono Evangelisti che, animati dalla Parola di Gesù, che dice: “…ero prigioniero e mi avete visitato…”, si impegnano nella “pastorale carceraria”. “Ricordatevi dei carcerati come se foste in prigione con loro!” (Eb. 13,3).
Cos’è la “pastorale carceraria”? È l’azione pastorale della Chiesa, che ha l’obiettivo di promuovere, in modo semplice e coraggioso, la dignità umana dei detenuti, secondo il Vangelo e la “dottrina sociale” della Chiesa, in parole ed opere, in difesa dei diritti personali e sociali dei carcerati. Questa azione è parte integrante dell’attività missionaria della Chiesa, che costituisce un dovere pastorale per tutti i cristiani. Le “linee di azione” dell’evangelizzazione nelle carceri, si basano solo ed esclusivamente sulla predicazione della totalità dell’Evangelo, cioè evangelizzare la persona carcerata, considerandola nella sua totalità, senza escludere la dignità del soggetto.
In tutta la storia della salvezza, è Dio che vede la miseria della Sua creatura, ascolta il suo grido, conosce la sua sofferenza e scende per liberare (Es 3,7-10). Nello stesso modo, la Chiesa è chiamata a mettersi al servizio con i criteri di Gesù: amore, perdono e misericordia. Ciò che ci anima in questo cammino è una spiritualità fondata sull’azione liberatrice di Gesù, in cui l’amore per il prossimo è l’essenziale e dove l’importante è l’attenzione ai fratelli e sorelle carcerati. Gesù definisce il suo progetto di vita a favore degli esclusi, quando legge la Scrittura nella Sinagoga e assume ciò che il Profeta aveva annunziato: “Lo Spirito del Signore è sopra di me… mi ha mandato a proclamare la libertà ai prigionieri…” (Luc 4,18-19). Sono ormai molti anni che l’Evangelo viene predicato nelle carceri della Campania. Da qualche mese, l’opera evangelistica è iniziata anche nel carcere militare di S.M.C.V. Bisogna credere in questo lavoro! Infatti, in questi ultimi anni, tanti sono usciti dalle ragnatele della delinquenza, tornado miracolosamente ai principi della sana moralità. In vista di questi buoni risultati ottenuti, solo per mezzo della potenza della predicazione dell’Evangelo, in quest’ultimo mese, alcuni fratelli, hanno dato vita ad una associazione onlus, la GMC (gruppo missionario carcerario), per favorire il reinserimento nella società dei reclusi. Attualmente la GMC onlus, opera nell’ambito delle famiglie dei reclusi, sopperendo, secondo i propri mezzi, alle esigenze primarie di queste. I pastori che lavorano in questo campo nella nostra zona sono: Mottola Renato, Tassa Stefano, Lugubre Francesco, Di Iorio Daniele, Guarnieri Giuliano, Paglia Raffele, Pirrera Salvarore, Fiscelli Carmelo, Frezza Raffaele, Turco Cesare. La nostra preghiera è che il Signore continui la Sua opera nel cuore di quanti ascoltano la Sua Parola. Possiamo ringraziare il Signore che, per mezzo della predicazione dell’Evangelo, anche nelle carceri Egli Salva e forma il Suo popolo. In questa seconda edizione di questo giornalino, sono riportate solo alcune delle molte testimonianze di detenuti, che stanno sperimentando Cristo Gesù nel loro Cuore come personale Salvatore. Voglia, perciò, il nostro cuore impegnarsi sempre più ad aggiungere alle nostre preghiere l’opera evangelistica nelle carceri, affinché il Signore possa sostenere ed edificare sia i detenuti, che ascoltano, sia i Suoi servi, che annunciano la Parola. Pastore Evangelico CESARE TURCO “Ricordatevi de’ carcerati, come se foste in carcere con loro…” (Ebrei 13:3) In ogni Paese ci sono Evangelisti che, animati dalla Parola di Gesù, che dice: “…ero prigioniero e mi avete visitato…”, si impegnano nella “pastorale carceraria”. “Ricordatevi dei carcerati come se foste in prigione con loro!” (Eb 13,3). Cos’è la “pastorale carceraria”? È l’azione pastorale della Chiesa, che ha l’obiettivo di promuovere, in modo semplice e coraggioso, la dignità umana dei detenuti, secondo il Vangelo e la “dottrina sociale” della Chiesa, in parole ed opere, in difesa dei diritti personali e sociali dei carcerati. Questa azione è parte integrante dell’attività missionaria della Chiesa, che costituisce un dovere pastorale per tutti i cristiani. Le “linee di azione” dell’evangelizzazione nelle carceri, si basano solo ed esclusivamente sulla predicazione della totalità dell’Evangelo, cioè evangelizzare la persona carcerata, considerandola nella sua totalità, senza escludere la dignità del soggetto. In tutta la storia della salvezza, è Dio che vede la miseria della Sua creatura, ascolta il suo grido, conosce la sua sofferenza e scende per liberare (Es 3,7-10). Nello stesso modo, la Chiesa è chiamata a mettersi al servizio con i criteri di Gesù: amore, perdono e misericordia. Ciò che ci anima in questo cammino è una spiritualità fondata sull’azione liberatrice di Gesù, in cui l’amore per il prossimo è l’essenziale e dove l’importante è l’attenzione ai fratelli e sorelle carcerati. Gesù definisce il suo progetto di vita a favore degli esclusi, quando legge la Scrittura nella Sinagoga e assume ciò che il Profeta aveva annunziato: “Lo Spirito del Signore è sopra di me… mi ha mandato a proclamare la libertà ai prigionieri…” (Luc 4,18-19). Sono ormai molti anni che l’Evangelo viene predicato nelle carceri della Campania. Da qualche mese, l’opera evangelistica è iniziata anche nel carcere militare di S.M.C.V. Bisogna credere in questo lavoro! Infatti, in questi ultimi anni, tanti sono usciti dalle ragnatele della delinquenza, tornado miracolosamente ai principi della sana moralità. In vista di questi buoni risultati ottenuti, solo per mezzo della potenza della predicazione dell’Evangelo, in quest’ultimo mese, alcuni fratelli, hanno dato vita ad una associazione onlus, la GMC (gruppo missionario carcerario), per favorire il reinserimento nella società dei reclusi. Attualmente la GMC onlus, opera nell’ambito delle famiglie dei reclusi, sopperendo, secondo i propri mezzi, alle esigenze primarie di queste. I pastori che lavorano in questo campo nella nostra zona sono: Mottola Renato, Tassa Stefano, Lugubre Francesco, Di Iorio Daniele, Guarnieri Giuliano, Paglia Raffele, Pirrera Salvarore, Fiscelli Carmelo, Frezza Raffaele, Turco Cesare. La nostra preghiera è che il Signore continui la Sua opera nel cuore di quanti ascoltano la Sua Parola. Possiamo ringraziare il Signore che, per mezzo della predicazione dell’Evangelo, anche nelle carceri Egli Salva e forma il Suo popolo. In questa seconda edizione di questo giornalino, sono riportate solo alcune delle molte testimonianze di detenuti, che stanno sperimentando Cristo Gesù nel loro Cuore come personale Salvatore. Voglia, perciò, il nostro cuore impegnarsi sempre più ad aggiungere alle nostre preghiere l’opera evangelistica nelle carceri, affinché il Signore possa sostenere ed edificare sia i detenuti, che ascoltano, sia i Suoi servi, che annunciano la Parola. Pastore Evangelico CESARE TURCO di promuovere, in modo semplice e coraggioso, la dignità umana dei detenuti, secondo il Vangelo e la “dottrina sociale” della Chiesa, in parole ed opere, in difesa dei diritti personali e sociali dei carcerati. Questa azione è parte integrante dell’attività missionaria della Chiesa, che costituisce un dovere pastorale per tutti i cristiani. Le “linee di azione” dell’evangelizzazione nelle carceri, si basano solo ed esclusivamente sulla predicazione della totalità dell’Evangelo, cioè evangelizzare la persona carcerata, considerandola nella sua totalità, senza escludere la dignità del soggetto. In tutta la storia della salvezza, è Dio che vede la miseria della Sua creatura, ascolta il suo grido, conosce la sua sofferenza e scende per liberare (Es 3,7-10). Nello stesso modo, la Chiesa è chiamata a mettersi al servizio con i criteri di Gesù: amore, perdono e misericordia. Ciò che ci anima in questo cammino è una spiritualità fondata sull’azione liberatrice di Gesù, in cui l’amore per il prossimo è l’essenziale e dove l’importante è l’attenzione ai fratelli e sorelle carcerati. Gesù definisce il suo progetto di vita a favore degli esclusi, quando legge la Scrittura nella Sinagoga e assume ciò che il Profeta aveva annunziato: “Lo Spirito del Signore è sopra di me… mi ha mandato a proclamare la libertà ai prigionieri…” (Luc 4,18-19). Sono ormai molti anni che l’Evangelo viene predicato nelle carceri della Campania. Da qualche mese, l’opera evangelistica è iniziata anche nel carcere militare di S.M.C.V. Bisogna credere in questo lavoro! Infatti, in questi ultimi anni, tanti sono usciti dalle ragnatele della delinquenza, tornado miracolosamente ai principi della sana moralità. In vista di questi buoni risultati ottenuti, solo per mezzo della potenza della predicazione dell’Evangelo, in quest’ultimo mese, alcuni fratelli, hanno dato vita ad una associazione onlus, la GMC (gruppo missionario carcerario), per favorire il reinserimento nella società dei reclusi. Attualmente la GMC onlus, opera nell’ambito delle famiglie dei reclusi, sopperendo, secondo i propri mezzi, alle esigenze primarie di queste. I pastori che lavorano in questo campo nella nostra zona sono: Mottola Renato, Tassa Stefano, Lugubre Francesco, Di Iorio Daniele, Guarnieri Giuliano, Paglia Raffele, Pirrera Salvarore, Fiscelli Carmelo, Frezza Raffaele, Turco Cesare. La nostra preghiera è che il Signore continui la Sua opera nel cuore di quanti ascoltano la Sua Parola. Possiamo ringraziare il Signore che, per mezzo della predicazione dell’Evangelo, anche nelle carceri Egli Salva e forma il Suo popolo. In questa seconda edizione di questo giornalino, sono riportate solo alcune delle molte testimonianze di detenuti, che stanno sperimentando Cristo Gesù nel loro Cuore come personale Salvatore. Voglia, perciò, il nostro cuore impegnarsi sempre più ad aggiungere alle nostre preghiere l’opera evangelistica nelle carceri, affinché il Signore possa sostenere ed edificare sia i detenuti, che ascoltano, sia i Suoi servi, che annunciano la Parola. Pastore Evangelico CESARE TURCO
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