Il pastore cinese ha convertito più di 1.000 persone prima di essere giustiziato…

Il Reverendo Han Chung-Ryeol, era un pastore che ha prestato servizio al confine tra Cina e Corea del Nord, è stato dichiarato colpevole per aver fatto un lavoro di beneficenza aiutando gli ultimi, basato sulla fede cristiana.

La pena di morte è stata il verdetto dato a quest’uomo il cui unico crimine è stato quello di nutrire e proteggere migliaia di nordcoreani nel corso degli anni.

Dal 2003, il pastore era nella lista dei più ricercati di Pyongyang per la condivisione del Vangelo. Ha condiviso la sua fede cristiana con oltre 1.000 nordcoreani prima di essere assassinato nel 2016.

Intorno a lui predicava con la sua grande personalità e passione per l’opera di Dio. Ha aiutato ogni persona che poteva dando loro vestiti, cibo e parole di speranza prima di rimandarli in Corea del Nord affinché aiutassero e predicassero il Vangelo anche alle loro famiglie.

Dopo aver fondato una chiesa vicino al confine con la Corea del Nord, continuava ad aiutare persone, senzatetto, soldati, prostitute e persone affamate e molti altri.

Una testimonianza del fratello della Corea del Nord Sang-chul, ha testimoniato che ha ricevuto l’aiuto del pastore Han, ha condiviso la sua storia in un breve documentario de La voce dei martiri.

Il nordcoreano ha dichiarato che non aveva lavoro o cibo nel suo villaggio, quindi era sgattaiolato attraverso il confine montano in Cina, raccogliendo funghi lungo la strada, nella speranza di venderli in un mercato; poi incontrò Han, che si offrì di venderli e di dargli i soldi.

Sang-chul sapeva che qualcosa stava accadendo, il pastore non lo ingannava anzi lo aiutava, ma si chiedeva perché un cittadino cinese lo stava aiutando, andando incontro al pericolo.

“Il pastore Han ha sacrificato la sua vita, ma ha dato speranza a me e a molti altri nordcoreani”, ha detto Sang-chul. “E nonostante il pericolo sempre presente, molti di noi continueranno a condividere il messaggio che Dio è vivente”.

Il cristiano nordcoreano conclude dicendo: “Speriamo che il nostro sacrificio non sia vano, quando verrà il giorno, varrà la pena, proprio com’è stato per il pastore Han!”.

Notiziecristiane.com

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