IL MONDO FU FATTO PER MEZZO DI LUI: IL VERBO

Genesi 1:1,26 

Creazione dei cieli, terra, acqua e luce

Nel principio DIO creò i cieli e la terra. La terra era informe e vuota e le tenebre coprivano la faccia dell’abisso; e lo Spirito di DIO aleggiava sulla superficie delle acque. Poi DIO disse: «Sia la luce!». E la luce fu. E DIO vide che la luce era buona; e DIO separò la luce dalle tenebre. E DIO chiamò la luce “giorno” e chiamò le tenebre “notte”. Così fu sera, poi fu mattina: il primo giorno”.

Formazione dell’atmosfera e della idrosfera sopra e sotto il firmamento

“Poi DIO disse: «Vi sia un firmamento tra le acque, che separi le acque dalle acque». E DIO fece il firmamento e separò le acque che erano sotto il firmamento dalle acque che erano sopra il firmamento. E così fu. 8 E DIO chiamò il firmamento “cielo”. Così fu sera, poi fu mattina: il secondo giorno”.

Formazione della litosfera e della idrosfera sotto il firmamento

“Poi Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo siano raccolte in un unico luogo, e appaia l’asciutto». E così fu. E DIO chiamò l’asciutto “terra”, e chiamò la raccolta delle acque “mari”. E DIO vide che questo era buono”.

Creazione della vita vegetale per la litosfera

“Poi DIO disse: «Faccia la terra germogliare la verdura, le erbe che facciano seme e gli alberi da frutto che portino sulla terra un frutto contenente il proprio seme, ciascuno secondo la propria specie». E così fu. 12 E la terra produsse verdura, erbe che facevano seme secondo la loro specie e alberi che portavano frutto contenente il proprio seme, ciascuno secondo la propria specie. E DIO vide che questo era buono. Così fu sera, poi fu mattina: il terzo giorno”.

Creazione degli astri nell’atmosfera

“Poi DIO disse: «Vi siano dei luminari nel firmamento dei cieli per separare il giorno dalla notte; e siano per segni e per stagioni e per giorni e per anni; e servano da luminari nel firmamento dei cieli per far luce sulla terra». E così fu. DIO fece quindi i due grandi luminari: il luminare maggiore per il governo del giorno e il luminare minore per il governo della notte; e fece pure le stelle. E DIO li mise nel firmamento dei cieli per far luce sulla terra, per governare il giorno e la notte, e separare la luce dalle tenebre. E DIO vide che questo era buono. Così fu sera, e fu mattina: il quarto giorno”.

Creazione della vita animale nell’atmosfera e nella idrosfera

“Poi DIO disse: «Brulichino le acque di moltitudini di esseri viventi, e volino gli uccelli sopra la terra per l’ampio firmamento del cielo». Così DIO creò i grandi animali acquatici e tutti gli esseri viventi che si muovono, di cui brulicano le acque, ciascuno secondo la propria specie, ed ogni volatile secondo la sua specie. E DIO vide che questo era buono. E Dio li benedisse dicendo: «Siate fruttiferi, moltiplicate e riempite le acque dei mari, e gli uccelli si moltiplichino sulla terra». Così fu sera, poi fu mattina: il quinto giorno”.

Creazione della vita animale per la litosfera

“Poi DIO disse: «Produca la terra esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e fiere della terra, secondo la loro specie». E così fu. E DIO fece le fiere della terra secondo la loro specie, il bestiame secondo la propria specie, e tutti i rettili della terra secondo la loro specie. E DIO vide che questo era buono”.

Creazione dell’uomo

“Poi DIO disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza, ed abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame e su tutta la terra, e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». Così DIO creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di DIO; li creò maschio e femmina. E DIO li benedisse; e DIO disse loro: «Siate fruttiferi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, e dominate sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo e sopra ogni essere vivente che si muove sulla terra». E DIO disse: «Ecco io vi do ogni erba che fa seme sulla superficie di tutta la terra e ogni albero che abbia frutti portatori di seme; questo vi servirà di nutrimento. E a ogni animale della terra, a ogni uccello dei cieli e a tutto ciò che si muove sulla terra ed ha in sé un soffio di vita, io do ogni erba verde per nutrimento». E così fu. Allora DIO vide tutto ciò che aveva fatto, ed ecco, era molto buono. Così fu sera, poi fu mattina: il sesto giorno“.

Questo primo capitolo della Bibbia narra dell’opera della creazione, del suo processo e delle motivazioni che hanno spinto Dio a “creare“. Narra che anche se il Verbo non era fisicamente nel mondo Egli vi era come “l’artefice che regge quando ha fatto“.

In questo contesto di creazione a differenza degli artigiani e falegnami che quando costruiscono occupano uno spazio Dio occupa un altro tipo di spazio completamente esterno alla Sua opera, uno spazio invisibile nei cieli ma la Sua presenza è dovunque e questo gli permette di operare attraverso la “presenza della Sua maestà“, è tramite questa stessa presenza che governa ciò che ha creato.

Il Verbo è dunque nel mondo come Colui per mezzo del quale il mondo è stato fatto.

Approfondiamo più dettagliatamente che cosa vogliono dire le Scritture con la frase: “Il mondo fu fatto per mezzo di Lui“.

Il mondo include: il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che vi sono in essi.

I cieli narrano la potenza e la maestà di Dio; la terra testimonia la Sua perfezione; il mare testimonia che Egli è sovrano e governa in quanto persino le acque gli ubbidiscono quando Dio gli comanda: qui avrai inizio e qui ti fermerai; tutte le creature umane, animali e vegetali testimoniano del Suo immenso e infinito amore che lo ha spinto all’opera della creazione.

Le Scritture raccontano, però, che malgrado il mondo fu fatto per mezzo di Lui, il mondo non lo conobbe (Giovanni 1:10 “Egli (la Parola) era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non lo ha conosciuto“). Analizzando questo versetto biblico possiamo affermare che ogni cosa testimonia di Lui: la creazione, la miriade di angeli, le stelle, persino i demoni confessano la potenza del Creatore.

Chi sono dunque coloro che non lo conobbero?

Sono quelli che “appartengono al mondo” perché “amano il mondo” ed è in ciò che si ama che il nostro cuore dimora; dunque chi ama il mondo merita di essere chiamato “mondo” perché questo è il nome della dimora che ha scelto volontariamente e deliberatamente di abitare. Quindi si usa la parola “mondo” per indicare coloro i quali “cuori si sono stabiliti nel mondo“.

Al contrario di questa categoria di persone del mondo, vi sono coloro che stanno nel mondo solo con la “carne” ma con il loro “cuore” abitano in cielo: Quanto a noi la nostra dimora è nei cieli (2Corinzi 5:8,9 “Siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo e abitare presso il Signore. Perciò, sia abitando nel corpo sia andando in esilio, ci sforziamo di essere a lui graditi“; Filippesi 3:20,21 “La nostra cittadinanza infatti è nei cieli, da dove aspettiamo pure il Salvatore, il Signor Gesù Cristo, il quale trasformerà il nostro umile corpo, affinché sia reso conforme al suo corpo glorioso, secondo la sua potenza che lo mette in grado di sottoporre a sé tutte le cose“).

Poi ci sono i giudei che sono coloro che pur essendo stati creati da Dio non lo vogliono riconoscere (Giovanni 1:11, “Egli è venuto in casa sua, e i suoi non lo hanno ricevuto“), misericordia Signore.

Dunque Dio nel Suo immenso e infinito amore ci ha lasciati il libero arbitrio, la libertà individuale di scegliere e di decidere da quale parte vogliamo stare, chi vogliamo servire, di chi vogliamo essere eredi.

Essere un figlia di Dio è uno stile di vita quotidiano, la “fede” è alla base senza di essa non è possibile credere.

A ciascuno di noi spetta la scelta, Dio ci ha creati TUTTI con lo stesso amore e gli stessi propositi e a Lui farebbe piacere che ogni Suo figlio e figlia gli donerebbe il proprio cuore.

Sì Gesù vuole solo il nostro cuore perché è dalla sua abbondanza che scaturisce la “sorgente della vita“.

Come abbiamo detto prima dove sta il nostro cuore è lì la nostra dimora.

Luisa Lanzarotta | Notiziecristiane.com

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