Sono nato a Spalato, all’epoca parte della Jugoslavia. Mio padre veniva dalla Macedonia, anche questa parte dell’ex Jugoslavia, mia madre era di origini italiane. Sono vissuto da sempre con i miei genitori separati in casa. Si sono separati, pur rimanendo a vivere nello stesso appartamento, pochi mesi prima della mia nascita. Mio padre, benché musicista, lavorava come militare, suonando nell’orchestra della marina militare jugoslava. Mia madre lavorava come impiegata delle poste.
Nonostante la separazione in casa e nonostante un modo abbastanza violento di espressione di mio padre, soprattutto nei confronti delle persone che non la pensavano come lui, ho passato un’infanzia molto felice e spensierata. Frequentavo metà giornata la scuola statale, e l’altra metà quella di musica, studiando il violino. Il mio sogno era quello di diventare un musicista. A quei tempi, anche a causa del tipo di lavoro di mio padre (militare in uno stato comunista ai tempi di Tito) eravamo tutti – i miei genitori, e noi tre figli – atei abbastanza convinti.
La situazione in famiglia, a causa di varie questioni, divenne sempre più ingarbugliata… Tanto che ad un certo punto decisi di lasciare la casa dei miei genitori, e, ancora adolescente, trasferirmi in Italia dai cugini di mia madre. Dopo pochi mesi lasciai anche loro e arrivai a Roma. Cercando un posto economico per dormire, trovai un albergo a poco prezzo: non sapevo che questo avrebbe cambiato totalmente la mia vita. L’albergo era infatti di proprietà dell’Esercito della Salvezza. Pian piano conobbi i vari responsabili dell’Esercito, tant’è che mi chiesero, ad un certo punto, se volevo aiutare in mensa come volontario, mentre il responsabile era in ferie. Così entrai a far parte di questa famiglia.
L’estate del 1991 andai in un campeggio dove, la sera del 14 agosto, accettai Gesù come mio Personale Salvatore. Da quel momento espressi il mio desiderio di servire il Signore a tempo pieno, e dopo un periodo di preparazione iniziai, prima come assistente dell’Ufficiale Comandante/Pastore della chiesa di Roma. Di seguito fui trasferito in vari posti: in provincia di Foggia, di Salerno e di Potenza.
Infine sono arrivato a Catania, nel 2010, per prendere la responsabilità della chiesa che curo tuttora. Qui ho conosciuto Debora Ramirez, mia moglie, con la quale ci siamo uniti in matrimonio nell’agosto del 2012. Ma, prima di sposarci ho attraversato un momento particolare della mia vita. Nel settembre 2011 ho scoperto di avere un tumore e sono stato operato d’urgenza. Dopo l’operazione e due cicli di chemioterapia, tutto si è sistemato in modo da poterci sposare. Inoltre, facendo varie visite mediche, ho scoperto che il tipo di chemioterapia che avevo fatto era del tutto sbagliato.
Grazie al Signore, sono arrivato a questo punto, felicemente sposato e servendo il Signore a tempo pieno come Pastore della Chiesa dell’Esercito della Salvezza di Catania. Il mio sogno è quello di vedere il Regno di Dio avanzare sempre di più e poter essere io stesso, con tutte le mie imperfezioni, utile alla Sua causa.
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