di Agostino Masdea – “Il Signore è il mio pastore; nulla mi mancherà». Salmo 23:1
Oggi viviamo nel mondo delle immagini. La tecnologia ci permette di scattare foto in numero illimitato e ormai i vecchi rullini e le macchine fotografiche analogiche sono solo un ricordo. È un nuovo modo di interagire quello delle immagini e una di esse può comunicare più di tante parole.
Comunque risfogliamo anche i vecchi album di foto che rievocano momenti ed emozioni di un tempo passato. Anche la Bibbia è un libro ricco di immagini. Prendiamo uno dei salmi più conosciuti, il 23, e scopriamo come Davide scatta delle foto che comunicano verità spirituali e ci mostrano il carattere di Dio.
La prima immagine è quella di un pastore. È strano che questa figura sia usata per mostrare un aspetto di Dio. I pastori erano persone povere, e nessuno li considerava a livello degli altri esseri umani. Erano sempre insieme al gregge, del quale si prendevano cura, sia nei giorni di calura che di pioggia, sia di inverno che di estate, tutto l’anno insomma.
Davide da ragazzo era stato un pastore e sapeva bene che le sue pecore non potevano sopravvivere senza la sua guida e le sue cure. Conoscendo Dio poteva affermare: “Egli, il mio pastore, non mi fa mancare nulla!”
Anche Gesù, che conosceva questo salmo, in Giovanni 10 mette in risalto il rapporto speciale tra il pastore e le sue pecore: “Io sono il buon pastore, e conosco le mie pecore e le mie conoscono me…, e io depongo la mia vita per le pecore” (vs 14). Gesù, il nostro Sommo Pastore ha dato la Sua vita per le Sue pecore.
È anche il tuo Pastore? Riconosci la Sua voce in questi tempi tribolati? Lo stai seguendo? Egli vuole guidarti, proteggerti e provvedere per ogni tuo bisogno fisico, morale e spirituale!
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