di Agostino Masdea – Gesù per far comprendere la grandezza del Regno dei cieli ha raccontato ai discepoli diverse parabole. Una di queste è la parabola del granello di senape. Questa parabola mostra come il Regno di Dio si espande e cresce.
“Il regno dei cieli è simile a un granello di senape che un uomo prende e semina nel suo campo. Esso è certamente il più piccolo di tutti i semi, ma una volta cresciuto è il più grande di tutte le erbe e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a ripararsi tra i suoi rami”. Matteo 13:31-32.
Ancora oggi il mondo vede il Regno di Dio come un piccolo e insignificante seme. Ma da quando il Signore propose questa parabola sono passati duemila anni e il regno di Dio, da un piccolo seme è diventato un grandissimo albero.
Pensate come cominciò tutto: il Figlio di Dio nacque in una mangiatoria, crebbe in un piccolo villaggio dove svolse un umile mestiere, morì su una croce al fianco di due ladri, e alla fine del Suo ministero sulla terra aveva poco più di un centinaio di seguaci. I Suoi discepoli erano pescatori, persone poco istruite e senza risorse di alcun genere. Predicavano un messaggio che per la cultura giudaica era scandalo e per quella greca pazzia: la croce.
Eppure il Vangelo di Cristo arrivò fino agli estremi confini della terra e da allora fino ad oggi, attraverso i secoli, ha cambiato la vita di milioni e milioni di persone, compresa la mia. E il Regno di Dio continua a crescere. Quando Gesù ritornerà vedremo tutti i risultati che quel piccolo seme ha portato.
Non è importante come le cose appaiono per il mondo, ma se sei nato di nuovo sei entrato nel Regno di Dio e ne fai parte. Ciò significa che erediterai insieme al popolo di Dio questo Regno, e riceverai da Dio una ricompensa eterna.
https://www.chiesadiroma.it/piccolo-eppure-grande/
Sostieni la redazione di Notizie Cristiane con una donazione, clicca qui