Questa sera alle ore 20:30 appuntamento a “Casa Zaccheo”: Ho ancora CURA di te organizzato da Beth-Shalom.
Abitare in un luogo significa entrare in intimità con le strutture articolate e naturali, affinché possano essere finalità formative per favorire l’attualità della vita sociale e dei cambiamenti futuri, e allo stesso tempo diventare responsabili verso sé stessi e verso l’habitat di comune di appartenenza.
Solo tramite l’esplorazione e la diretta cognizione dei propri ambienti, apprendiamo elementi poco gradevoli per il senso comune di civiltà e benessere di ogni residente.
Spesso diventa difficile intervenire presso realtà sconcertanti e pensare che vi siano persone senza cibo, senza dimora o peggio ancora, in una condizione di solitudine privi degli affetti o comunque lontani dalle loro famiglie. Quanti di noi sono calati in opere di volontariato? E quanti altri sognano un mondo migliore senza discriminazioni? Quante volte camminando per strada durante l’inverno, avremmo voluto condurre a casa nostra un senza tetto per regalargli un pasto caldo e un letto dove dormire? Ma non sempre è possibile, e in cuor nostro auspichiamo che l’aiuto possa concretizzarsi per l’essenzialità non solo di quel bisognoso ma per gli indigenti universali.
Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto? O nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto ammalato o in prigione e siamo venuti a trovarti?” E il re risponderà loro: “In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me”. Matteo 25: 35 -40
Quale “cura”, quali attenzioni e premure siamo chiamati ad attivare per il futuro dell’umanità? E per il nostro pianeta? E per le nuove generazioni?
LA CURA – Cura per la salute, all’ambiente, alle relazioni, alle comunità, alle città.
L’occhiello in grassetto è lo stimolo iniziale di un’iniziativa del CVS di Pavia, cui si sono associate le province di Cremona, Lodi e Mantova, il cui obiettivo è di sensibilizzare la cittadinanza alla solidarietà tramite l’annuale “Festival dei Diritti”.
Il Festival dei Diritti, giunto alla quattordicesima edizione, si svolgerà dal 3 dicembre al 10 dicembre 2020.
Il tema dell’edizione è: “LA CURA”; ossia il processo organizzativo per lo sviluppo di maggiori interventi inseriti in uno scenario di emergenze sociali, al fine di tentare l’eliminazione o ridurne l’incidenza. Diverse le associazioni impegnate sullo stesso terreno di lavoro sociale ed equipaggiate da una dote particolarmente preziosa: la consapevolezza di trasferirsi psicologicamente nella sofferenza dei propri simili.
Al variegato palinsesto si potrà accedere tramite supporti digitali rimanendo nelle proprie abitazioni, affinché ognuno possa seguire gli eventi prescelti.
Ma un Samaritano, che era in viaggio, giunse presso di lui e, vedendolo, ne ebbe pietà; avvicinatosi, fasciò le sue piaghe versandovi sopra olio e vino, poi lo mise sulla propria cavalcatura, lo condusse a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno dopo, presi due denari, li diede all’oste e gli disse: “Prenditi cura di lui; e tutto ciò che spenderai di più, te lo rimborserò al mio ritorno”. Luca 10: 33-35
IN ATTESA DEL FESTIVAL, “ RICORDANDO BETH CAMPO ”
“Ricordando Beth Campo” è l’antologica vernissage, dove la salvezza ricevuta per grazia, ha permesso ai volontari di Beth Shalom di ampliare la molecola vitale conservando la memoria di quello che furono e di ciò che continueranno a essere. Una realtà di grandi e divini talenti in favore delle persone senza fissa dimora durante la fase dell’emergenza sanitaria Covid 19. Già sabato 21 novembre, attraverso la video conferenza online, 3515 visualizzatori hanno assistito alla “kermesse” del Festival dei diritti 2020.
Testimonianze, citazioni bibliche e preghiere sono state i contenuti della serata dedicata al progetto raccontato dalla forza propulsiva dei volontari, i cui stati d’animo, nella scorsa emergenza, furono per gli ospiti frammenti di un collage nel riscoprire di poter guardare al futuro con maggiore serenità e ottimismo, ricevendo una speranza creduta smarrita.
L’intesa unitaria tra organi comunali e di altre associazioni con Beth Shalom APS, espressa attraverso l’oggetto evocativo, divenne la risposta positiva nel luogo entrato stabilmente in una condizione di necessità nella vita delle persone con le quali continuano, anche a distanza, ad avere un legame che non disperde la bellezza della nostalgia, restando nel confine dell’individuo, dell’intimità che accompagnò uomini e donne nelle diverse curve della vita senza sconfinare nel campo della vita pubblica, dove la nostalgia dell’amore può trasformarsi in scelta verso Colui che insegnò in modo vero e prezioso a rallegrarsi nella gioia nel rivedere gli effetti della mano tesa.
“LA CASA DI ZACCHEO” – Dall’insegnamento della sofferenza alla testimonianza per gli altri.
Nello scorso 17 luglio, “Notizie Cristiane” riservò uno spazio a “La Casa di Zaccheo”, il progetto di Beth Shalom rivolto a persone in dimissione o di pregressa esperienza detentiva che necessitino di sostegno nei percorsi di reinserimento sociale e professionale finalizzato all’autogestione personale, morale e spirituale in un clima di accogliente e piacevole atmosfera d’amore cristiano.
L’amor fraterno rimanga tra di voi. Non dimenticate l’ospitalità; perché alcuni praticandola, senza saperlo, hanno ospitato angeli. Ricordatevi dei carcerati, come se foste in carcere con loro; e di quelli che sono maltrattati, come se anche voi lo foste! Ebrei 13 :1- 3
Da Beth-Campo a Casa Zaccheo, la risposta ad un’emergenza si trasforma in continuità con una proposta di residenzialità sociale temporanea. Scene di vita quotidiana tra ospiti e operatori.
Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto perché chiunque chiede riceve; chi cerca trova, e sarà aperto a chi bussa .Matteo 7:7-8
Noi non possiamo aiutare tutti, ma tutti possono aiutare qualcuno
A me, dico, che sono il minimo fra tutti i santi, è stata data questa grazia di annunciare agli stranieri le insondabili ricchezze di Cristo e di manifestare a tutti quale sia il piano seguito da Dio riguardo al mistero che è stato fin dalle più remote età nascosto in Dio, il Creatore di tutte le coese; affinché i principati e le potenze nei luoghi celesti conoscano oggi, per mezzo della chiesa, la infinitamente varia sapienza di Dio, secondo il disegno eterno che egli ha attuato mediante il nostro Signore, Cristo Gesù. Efesini 3:8- 11
Lella Francese
Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook