La neo mamma Eliete Pereira e il neo papa’ Vinicius Lima Da Silva (entrambi credenti), residente nella città di Palotina (Paranà) in Brasile, chiedono che venga divulgata il più possibile la triste esperienza che li vede coinvolti dopo la nascita del loro piccolino per richiamare l’attenzione pubblica a livello mondiale affinché situazioni come la loro non vengono più’ a verificarsi.
Cinque mesi fa, il Signore ha benedetto il loro matrimonio con la nascita del loro secondogenito il piccolo Heitor. La loro grande felicità, purtroppo, si è tramutata subito in un incubo, perchè li vede coinvolti in una grande afflizione.
Il bambino è nato con un’imperforazione in foratura anale ad alto livello.
All’interno dell’ospedale dove Heitor è nato nessuno se ne è accorto nelle prime visite di controllo successive alla nascita cosi’ hanno fatto procedere la mamma alla normale fase di allattamento, come è ben evidente questo è andato a complicare la situazione del piccolino di per sé già molto grave.
Il pediatra si è accorto della malformazione solo 24 ore dopo la nascita… domanda che sorge spontanea : si tratta di un caso di mala sanità ?
Se il pediatra che lo ha visitato subito dopo la nascita si sarebbe accorto della sua imperfezione la procedura corretta sarebbe stata di trasferirlo immediatamente al reparto neonatale di terapia intensiva a “digiuno” per procedere ad un intervento immediato.
La “negligenza” del pediatra nei confronti del piccolino lo ha reso vittima di una dinamica completamente diversa che lo ha visto coinvolto in una situazione del tutto opposta e questo sbaglio medico addolora molto i suoi genitori , motivo per la quale vogliono che la notizia sia diffusa il più possibile affinché tutti ne veniamo a conoscenza.
Dopo l’errore medico, al terzo giorno di vita, a Heitor gli è stata fatta una colostomia per poter cosi’ farlo defecare tramite una parte di intestino che gli è stato estratto fuori dall’addome. Attraverso questa procedura il piccolino ha avute tante complicazioni che i medici non hanno saputo spiegare se sono state causate dall’intervento fatto in ritardo o a motivo dell’allattamento, fatto sta che a pagarne le conseguenze è Heitor ed i suoi genitori.
Se il bambino è ancora vivo è solo per “grazia” di Dio in quando ha rischiato di morire in seguito ad un’infezione generale. Per quindici giorni è stato collegato al respiratore automatico, trascorsi questi giorni lo hanno dovuto rioperare per un episodio di necrosi con successivi trentuno giorni di terapia intensiva, anche in questa situazione la mano potente di Dio si è alzata a favore di Heitor.
La sua battaglia per la vita non è ancora finita, infatti deve ancora affrontare altri tre interventi, di cui due all’età di dieci mesi e di un anno, il terzo ed ultimo all’età di diciotto mesi. Nei primi due interventi l’ano sara’ perforato, il retto ricostruito e ci sara’ la chiusura di una fistola all’uretra, nell’ultimo intervento gli chiuderanno la colostomia.
La situazione sanitaria del luogo non gli riconosce lo stato di emergenza SUS, cosi’ il piccolino è in lista di attesa secondo i tempi del sistema sanitario locale, inoltre molti chirurghi del posto si rifiutano di procedere con questo tipo di intervento perché lo ritengono complesso. L’assicurazione sanitaria di Heitor è stata fatta solo dopo la sua nascita quindi non va a coprire gli interventi. I genitori sono angosciati per la situazione nella quale versano, perché è loro desiderio che il loro bambino possa effettuare gli interventi secondo i tempi medici previsti per evitargli future sofferenze e danni fisici per questo motivo chiedono appoggio alle diverse Chiese di intercedere in preghiera affinché il Signore possa provvedere ai fondi necessari per gli interventi.
Il sogno di Eliete e Vinicius è quello di poter garantire un futuro al loro bambino e affidano questo progetto nelle potenti e gloriose mani dell’Iddio Onnipotente con la fede che ogni cosa succederà’ nel tempo perfetto di Dio.
Luisa Lanzarotta – notiziecristiane.com
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