Giornata difficile, lavoro stressante, famiglia sopra le spalle. Arriva la sera e se è vero che si deve cucinare, manca il tempo. I biscotti escono bruciati dal forno e la madre preoccupata apparecchia sulla tavola davanti al marito e al figlioletto incredulo…
La mamma non sapeva quasi cosa dire. I biscotti si erano bruciati, le uova fritte non erano venute granchè, ma intanto non c’era altro nel frigo. Fra le tasse e le spese eccessive di mantenimento di una casa, non restava molto per potere permettersi il lusso di riempie il frigorifero. Non aveva neanche avuto il tempo di spogliarsi dal lavoro, aveva cercato di fare del suo meglio, ma il risultato era lì, davanti agli occhi del marito e del figlio. Quest’ultimo, in particolare, continuava ad arricciare il naso per la puzza di bruciato dei biscotti. Il padre cominciò ad allungare la mano prendendo un pò di uovo nel cucchiaio e mettendosi in mano uno dei biscotti bruciati che dovevano sostituire il pane che mancava.
Allungò la mano verso la bocca e diede un morso con una espressione tra l’estasiato e il compiaciuto. “mmm, buonissimo, adoro i biscotti bruciati!”…Il bambino osservò incredulo il gesto del padre. Cercò di imitarlo, ma il sapore era orribile e le uova non gli erano mai piaciute. In quel momento, però non volle manifestare il suo dissenso ma si limitò a fare i complimenti alla mamma come aveva fatto il padre. Finirono quella magra cena, il volto della mamma era soddisfatto: era orgogliosa della sua famiglia. Poteva anche non avere tante cose o vestiti belli, ma aveva davvero un marito e un figlio adorabili. Quando fu il momento di andare a letto, il bimbo, furtivamente, approfittando che la mamma era nella toilet per lavarsi, andò dal padre e bisbigliò: “Ma davvero ti piacciono i biscotti bruciati? Io li detesto”. Il padre emise un sorriso sommesso… e rispose al figlio: “ascolta, innanzitutto un biscotto bruciato non ha mai ucciso nessuno, quindi non vale la pena fare questioni; inoltre, la mamma era talmente stanca che ha fatto il suo meglio. Anche se il risultato non è soddisfacente, pure ha fatto il suo meglio, e merita tutta la nostra approvazione. Non importa quanto tu sia ricco, povero, bello o brutto, capace o incapace, importa che tu dia il massimo. Dio stesso chiede da te non la perfezione ma il tuo massimo per il Suo Regno. Al resto, ci penserà Lui”.
Gabriele Paolini – notiziecristiane.com / Accademia Jeshua Europa
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