I ritardi di Dio non sono rifiuti

silenzio-di-DioTuttavia il SIGNORE desidera farvi grazia, per questo sorgerà per concedervi misericordia; poiché il SIGNORE è un Dio di giustizia. Beati quelli che sperano in lui! (Isaia 30:18)
Nella Scrittura ci sono molte illustrazioni che mettono in luce i metodi divini. L’Angelo presso il guado di Iabbok non era più in grado di lottare, essendo completamente esausto. Quando il Suo antagonista, ormai allo stremo delle forze, si appoggiò a Lui per sostenersi, gli sussurrò all’orecchio il Suo nome mistico e lo benedisse.

Il nostro Signore aspettò che la donna sirofenicia cadesse ai Suoi piedi, gridando: “Signore, aiutami!”, per poterle concedere la grazia che desiderava tanto per suo figlio. Dal trono aspettò che la in Cielo, Gesù applicò il medesimo metodo nei confronti dei discepoli, aspettando di largire la Sua benedizioni celeste fino a quando tutti i presenti nell’alto solaio non raggiungessero una condizione di debolezza tale da indurLo a concedere loro la Pentecoste. Per liberare Pietro dalla prigione Egli aspettò che il piccolo gruppo di discepoli esaurisse ogni altra risorsa. Attese fino a quando Paolo rinunciò a tutta la sua energia creativa, per poterlo rendere forte nella Sua Onnipotenza, mentre gli sussurrava: “La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza”.

Troppo spesso abbiamo frainteso il modo in cui Dio ci ha trattato. Quanto Egli indugiò oltre il Giordano, anziché rispondere al nostro richiamo di affrettarsi per salvare Lazzaro, abbiamo pensato che Egli si stesse rivelando veramente poco sensibile. In realtà Egli stava aspettando, non senza dolore nel Suo cuore, che giungessimo al culmine delle nostre forze, e che la strada fosse sgombra per permetterGli di operare un miracolo ben più straordinario di quello che avremmo osato sperare. I ritardi di Dio non equivalgono a rifiuti; non sono disattenzioni né dimostrazioni di mancanza di sensibilità. Egli aspetta con occhio vigile, è attento al momento preciso in cui poter agire, e concedere così una benedizione che sarà completa. Dopo questa vita Egli continuerà con benedizioni così regali, abbondanti e divine che l’eternità apparirà troppo breve per tributarGli tutta la lode che Gli spetta.

F.B.Meyer

Ferrentino Francesco La Manna | notiziecristiane.com
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