Molti anni fa ho fatto un viaggio in Nuova Zelanda; ho viaggiato quasi per mezzo mondo per raggiungere quel posto e predicare in un unico servizio domenicale. Ero in una delle chiese delle Assemblee di Dio in Nuova Zelanda e a conclusione del mio servizio feci un appello a venire avanti, a chi avesse desiderato ricevere Gesù come Signore e Salvatore. Soltanto una persona si presentò e io pregai per questa persona, che accettò Gesù Cristo nella sua vita. Me ne rallegrai per quest’uomo. Ma mentre stavo tornando negli Stati Uniti, ero un po’ rattristato perché dicevo tra me e me: “Ho viaggiato così tanto per tanti chilometri e soltanto una persona ha accettato il Signore”. Mentre viaggiavo in aereo pregavo il Signore, e dicevo: “Signore ho viaggiato così tanto e soltanto una persona si è fatta avanti, forse avrebbe accettato Gesù in un altro culto”. Non dimentico mai quel sentimento che avevo dentro di me. Due anni dopo ritornai in Nuova Zelanda a predicare e andai questa volta in un altra città, a centinaia e centinaia di chilometri da quella precedente dove ero stato a predicare. Alla fine del culto venne una sorella a salutarmi e mi disse: “Fratello volevo conoscerti e ringraziarti e dirti che due anni fa sei stato di benedizione per me”. Io gli risposi: “Non sono mai stato in questa chiesa mai prima d’ora e neanche in questa città”. Lei continuò dicendo: “Oh no, ma io sto parlando di un’altra città, in Auckland. Io mi trovavo là, ero una nuova credente quando tu venisti a predicare, e stavo lì con degli amici al quale testimoniai di Gesù, ma non trovavo le parole adatte. Quella mattina io, mio marito e un amico stavamo andando a fare colazione insieme e quando stavamo per entrare nel parcheggio del ristorante ad un tratto quest’amico proseguì dritto e si mise sulla super strada per venire in chiesa e mi disse: “Stamattina prima di andare a fare colazione andiamo in chiesa.” e rivoltandosi verso di me, disse: “Così poi mi lascerai in pace e non mi parlerai della chiesa di Dio e del resto”. Così arrivammo in chiesa e tu eri ospite per predicare la Parola. Ascoltammo il tuo messaggio e tu, caro fratello, avevi tutte le risposte che io non ero capace di dare a questo nostro amico. Ti ricordi quando venne avanti quell’uomo per accettare il Signore?”. Io sorridendo risposi “Certamente c’era solo lui” e lei rispose “Lui era il mio amico non credente”. Gli dissi: “Grazie sorella mi hai rallegrato il cuore quest’oggi”. Lei continuò e mi disse: “No, no aspetta non ho finito. Alla fine della riunione andammo a pranzare al ristorante e lui era molto felice e riconoscente verso di me che avevo così tanto insistito a parlargli di Gesù; ma la mattina dopo mentre stava andando al lavoro fu coinvolto in un spaventoso incidente automobilistico dove perse la vita e se ne andò con il Signore”… E io che nell’aereo pregavo: “Oh Signore soltanto un uomo a risposto all’appello, e forse avrebbe risposto in un altro culto e un altro giorno…”. Mi sentii mortificato e chiesi perdono al Signore per i pensieri egoistici che ebbi due anni prima, che mi aveva fatto fare tanti chilometri, per salvare una sola anima. Spesso ci troviamo nei posti che a noi non sono molto graditi ma il Signore sa perché. Il Signore dice nella Sua Parola: “I passi dell’uomo giusto sono ordinati dall’Eterno”. Perché Dio ha uno scopo per ognuno di noi, egli ci ha scelti, noi non abbiamo scelto il Signore, ma nella Sua Grazia Egli ha raggiunto ognuno di noi per toccarci.
[notiziecristiane.com – Trascritta da dvd La Manna Francesco]
Predicatore R. Hurst
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