Ci eravamo già occupati del fatto che i miliziani dell’Isis cominciassero a scarseggiare di fondi, al punto da doversi adattare anche a far gli spacciatori, pur di campare: i SOLDI di razzie, petrolio, sequestri ed estorsioni, infatti, non bastano più (per saperne di più, cliccare qui ->, qui -> e qui ->).
La situazione, però, dev’essere ormai diventata davvero critica per loro, al punto da costringerli a fare anche i ladri di polli ovvero a rubare per la jihad.
Se n’è accorta a proprie spese la Francia, Besançon in particolare, Comune francese con poco più di 150 mila abitanti. Qui i centri commerciali sono finiti nel mirino dei terroristi islamici. Prima Leader Price, poi Conforama,… L’elenco rischia tristemente di allungarsi.
Chrysopolis è stato l’ultimo bersaglio in ordine di tempo: si tratta di una sorta di grande magazzino di fiori, piante, mobili da giardino, animali domestici e casa, sorto su una superficie di circa 3 mila metri quadri in via Blaise Pascal, a Besançon, nei locali che furono di Delbard. Viene gestito da oltre due anni da quattro soci orticoltori di Saône-et-Loire e della Côte-d’Or. Secondo quanto riportato dal quotidiano L’Est républicain, qui tre uomini col volto coperto da passamontagna – uno dei quali armato di fucile da caccia – hanno fatto irruzione, sbriciolando una vetrina laterale ed esplodendo tre colpi – fortunatamente rimbalzati contro vetrate e vasi -.
Uno dei dipendenti, impegnato a sistemare le piante, si è trovato faccia a faccia con i banditi, che gli hanno ordinato di dar loro tutto il denaro presente in cassa, urlando: «Allah akbar, siamo venuti a racimolare denaro da inviare ai nostri fratelli musulmani partiti per la jihad!».
Sotto la minaccia dell’arma, l’uomo li ha accompagnati dal direttore, un 47enne, a sua volta costretto ad aprire la cassaforte, in cui si trovava una somma tra i 12 ed i 15 mila EURO in denaro ed assegni, l’equivalente di tre giorni d’incasso. I banditi sono poi fuggiti col bottino a bordo di una vettura.
Tanto lo spavento, a fronte di questo ennesimo blitz. Gli agenti hanno sentito in commissariato le due vittime, ancora sotto choc ed anche un poco demoralizzate: già due anni fa subirono un furto, che provocò loro una perdita di 30 mila EURO. Ora questo nuovo episodio.
Non è difficile prevedere una recrudescenza del fenomeno, anche in altri Paesi europei. Il “fund raising” dei terroristi è probabile che possa farsi sempre più aggressivo e violento, avendo sempre meno entrate e sempre meno sbocchi sui mercati. Determinando un nuovo, inquietante picco nella criminalità, più o meno organizzata: una questione, di cui tenere sicuramente conto.
Tratto da: http://www.nocristianofobia.org/
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