I credenti sono meno intelligenti degli atei: lo rivela uno studio condotto dall’università di NY

imagesLe persone religiose sono mediamente meno intelligenti dei “non credenti”: è quanto rivela uno studio (in calce all’articolo) condotto dai ricercatori dell’Università di Rochester, New York. A renderlo noto è stato il quotidiano The Independent. Il team di studiosi, guidato dal professor Miron Zuckerman, ha iniziato ad approfondire i risultati di 63 studi condotti negli Stati Uniti a partire dal 1921, dai quali emerge che c’è un rapporto “negativo” tra intelligenza e religiosità. Tuttavia alcuni critici hanno fatto notare come la definizione data di “intelligenza” trascuri aspetti come la creatività e l’emotività, soffermandosi solo sull’intelligenza “analitica”.Lo studio non afferma che la fede rende stupidi, ma spiega che le persone più brillanti sono più propense ad allontanarsi dalla religione. Tre psicologi che hanno collaborato con i ricercatori hanno definito l’intelligenza come “la capacità di ragionare, anticipare, risolvere i problemi, pensare in maniera astratta, comprendere idee complesse, imparare in fretta e apprendere dall’esperienza”. Lo studio ha spiegato infine che le persone più intelligenti e meno propense ad accettare un credo religioso sono anche le migliori sul lavoro, hanno stipendi più elevati ed una autostima molto accentuata.

Anch’io quando non ero nella fede cadevo in queste banali, considerazioni, anch’io, come questi giovani ricercatori universitari, quando ero all’università ho studiato tanto l’evoluzione e l’idea che mi ero fatta era e che i credenti erano poco intelligenti per capire che la teoria del Big Bang, che era l’unica cosa che aveva permesso la creazione della vita sulla terra e tante altre cose riguardo all’evoluzione della specie… Poi, un giorno, conobbi il Signore Cristo Gesù, lo accettai come mio personale salvatore, Lui entrò nella mia vita e da lì in poi cominciai a comprendere il vero senso della vita e dell’intelligenza umana.

Forse questi ricercatori universitari non sanno che chi ha fede in Dio, ha fede in Chi ha avuto, ha ed avrà sempre l’intelligenza suprema.
L’ «Intelligenza» descrive la capacità di leggere tra le righe, di percezione, di comprendere le correlazioni tra una cosa e un’altra, tutte facoltà che si manifestano in un essere umano intelligente. Dio però non deve decifrare ciò che esiste perché è stato Lui stesso a creare ogni cosa.

Chi è Dio?

Nessun uomo può inventare o immaginarsi il vero Dio; neanche la nostra ragione sarà mai in grado di penetrarlo.
Dio non è soggetto alla capacità dei sensi e della nostra intelligenza.
Un Dio che fosse condizionato per la Sua esistenza o inesistenza dall’uomo e dal suo assenso, non sarebbe dio ma uomo.

La nostra scienza è soggetta alla temporalità e ai parametri di questa terra. Dio però è superiore e dunque non condizionato dallo spazio e dal tempo. Paolo, l’apostolo di Gesù, scrisse nella prima lettera a Timoteo, capitolo 6, verso 16, che Dio «abita una luce inaccessibile».

1. Dio si è rivelato nella Sua creazione perché in essa si scoprono le Sue  opere. Nella creazione Dio manifesta la Sua grandezza. Se consideriamo il macrocosmo e il microcosmo, il sistema solare e gli atomi, possiamo riconoscere la grandezza divina e un ordine stupefacente. Di fronte a tal evidenza non si può parlare di caso o della forza di una natura anonima.

  • Prendiamo un esempio dal macrocosmo:

Ci sono circa 10 miliardi di vie lattee o galassie. La nostra Via Lattea ha un diametro di circa 110,000 anni luce e consiste di circa 200 miliardi di stelle. 30,000 anni luce dal centro della Via Lattea si trova una piccola stella, il nostro sole che costituisce 99,9% della massa appartenente al nostro sistema solare. Gli altri nove pianeti con le loro lune formano dunque solo lo 0,1% della massa totale! E tra questi nove pianeti si trova la nostra terra. La luce del sole impiega soltanto otto minuti per raggiungerci. Il sole più vicino, l’Alfa Centauri, orbita a una distanza da noi di quattro anni luce. Un missile come l’Apollo avrebbe impiegato 1,220,000 anni per raggiungerlo. Se Dio eliminasse certe stelle, non lo noteremo neanche perché la loro luce sarebbe ancora in viaggio verso di noi. Il nostro sistema solare orbita intorno ad un’asse media della Via Lattea ad una velocità di 260 km il secondo…

Al centro di questa velocità impressionante si trova l’uomo minuscolo di cui parla il Salmo 8, versi 3 e 4: «Quand’io considero i Tuoi cieli, opera delle Tue dita, la luna e le stelle che Tu hai disposto, che cos’è l’uomo che Tu n’abbia memoria? E il figlio dell’uomo che Tu ne prenda cura?»
In Isaia, capitolo 40, verso 26 leggiamo: «Levate gli occhi in alto, e guardate:
Chi ha creato queste cose? Colui che fa uscir fuori, e conta il loro esercito, che le chiama tutte per nome; e per la grandezza del Suo potere e per la potenza della Sua forza, non una manca».
La grandezza della creazione di Dio è insondabile, e nonostante ciò l’uomo minuscolo ha il suo posto nei pensieri e nel cuore di Dio.

  • Prendiamo ora un esempio dal mondo microscopico:

La sapienza accumulata nei libri nelle librerie mondiali può essere memorizzata in un chip che corrisponde a 1018 bit. Se si potesse accumulare questa quantità in molecole del D.N.A., basterebbe un centesimo del volume di un capo di spillo per accomodarla.
Se volessimo incorporare le informazioni di una molecola D.N.A. in forma di bit chip, allora la pila si eleverebbe dalla terra alla luna.
Quante informazioni sono memorizzate in un’unica cellula di D.N.A che corrisponde alle dimensioni di un capo di spillo!
In più, non possediamo che solo una frazione delle informazioni stenti.
Quanto è insensato affermare che la creazione sia stata determinata dal caso  o dall’evoluzione autonoma.

2. Dio si rivela nella Sua parola: Egli ci svela la Sua volontà nella Bibbia e nella Sua storia dell’umanità. L’uomo però mette in dubbio anche la Sua divina Parola paragonandola ai testi non cristiani e alle favole.

3. Dio si rivela in Cristo: in Gesù Egli manifesta il Suo carattere e il Suo amore per noi. Gesù è rivelazione incomparabile e unica di Dio. Gesù è la faccia di Dio rivolta agli uomini. Un discepolo di Gesù testimoniò (Giovanni 1:1, 14, 18): «Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la Sua gloria, gloria come d’Unigenito dal Padre. Nessuno ha mai visto Dio; l’Unigenito di Dio, che è nel seno del Padre, è quello che l’ha fatto conoscere».

4. Dio si rivela nello Spirito Santo: Dio si avvicina a noi per mezzo dello
Spirito Santo. Lo Spirito Santo è la presenza invisibile di Dio e la forza che fa nascere la vita e la trasforma.

Chi è Dio?

La Bibbia è la sorgente d’informazioni valide e vere sulla Persona divina. Dio dunque trasmette le seguenti rivelazioni su Se stesso.

  • Dio è eterno. Ciò vuol dire che non ha né inizio né fine, che Egli non è soggetto né allo spazio né al tempo: «Prima che i monti fossero nati e che Tu avessi formato la terra e l’universo, anzi, da eternità in eternità, Tu sei Dio» (Salmo 90:2).
  • Dio è spirito. Ciò significa che non fa parte della nostra materia. 
  • Dio rivela il Suo Nome. «Jahvé» significa «sono qui». In altre parole, ti sto appresso e ti sono più vicino della sofferenza e della morte. 
  • Dio è santo. Né impurità né tenebre possono esistere nella Sua presenza.
  • «Io sono il Signore, tuo Dio!» Così Dio si presenta nel primo comandamento. Si tratta di postulato divino, cioè una verità indiscussa. 
  • Dio stesso che è l’autorità suprema afferma: «Da che fu il giorno, Io sono»  (Isaia 43:13). 
  • «Io sono il primo e sono l’ultimo, e fuori di Me non c’è Dio» (Isaia 44: 6).

Non c’è concetto che potesse esprimere la natura di Dio nella Sua pienezza perché Egli è immensamente più grande di quello che Egli ha rivelato all’uomo!
L’identità di Dio resterà in fin dei conti sempre celata e un mistero per noi. Non siamo neanche in grado di immaginarci il tempo senza inizio e fine.
In più, Dio creò il tutto dal nulla (Ebrei 11:3) senza neanche aver bisogno della materia.

I cristiani saranno meravigliati quando nell’eternità vedranno Dio come Egli è (1 Giovanni 3:2).
Di Cristo sappiamo in ogni caso ciò che Egli ha affermato su Se stesso:
«Io e il Padre siamo uno. Io sono l’alfa e l’omega», dice il Signore Dio, «Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente» (Giovanni 10:30 e Apocalisse 1:8).
«Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di  Me» (Giovanni 14:6).
«Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in Me, anche se muore, vivrà»  (Giovanni 11:25).

Dio Stesso, l’autorità suprema, ci rivela anche chi Egli vuole essere nei nostri  confronti: «Ma ora così parla il SIGNORE, il tuo Creatore: perché tu sei prezioso ai Miei occhi, sei stimato e Io ti amo» (Isaia 43:1, 4).

Chi nega queste affermazioni di Dio, deve crearsi immagini alternative: per esempio, quella di un «buon Dio», un ideale che delude nel combattimento duro della vita, o del «Dio ostile», un concetto che accresce il terrore, o di un dio fatto all’immagine dell’uomo.

Nel medioevo c’era un movimento che cercava un Dio misericordioso; durante l’era dell’illuminismo invece, si cercava di scartare Dio proclamando l’autonomia dell’uomo, mentre oggi sperimentiamo un movimento che vuole sostituire Dio creando un dio adeguato ai propri bisogni!

La fede cristiana non vive d’immagini idolatre, di concetti religiosi, o in persone meno intelligenti ma dall’ascolto della Parola eterna di Dio.

 

Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook