E’ possibile provare e sperimentare un senso di conflitto e contrasto pur essendo un membro di qualche gruppo religioso? Un senso di conflitto verso altri membri di altri gruppi religiosi? Poiché molti sono già passati e tanti ancora passeranno da una tale esperienza, tanto da poter dire che la risposta alla domanda posta all’inizio è “Si”!
Ma perché esistono ed avvengono tali contrasti? Ed essi sono inevitabili o si può fare qualcosa per capirli ed affrontarli in un modo più consapevole?
La religione (qualsiasi religione può esserlo) spesso non è costituita che da un insieme di regole, di precetti, di cerimonie, di doveri e dottrine fatte da uomini che dicono di condurre le persone a Dio, quando il più delle volte, invece, portano le persone nient’altro che a pensieri umani, apparentemente provenienti da Dio, ma “infondo” mediati sempre da esseri umani.
Così, accade spesso che la ‘religione’ (che significa ‘legare’, ‘collegare’) anziché legare realmente le persone a Dio non fa altro che legarle a pensieri, usi e riti nient’altro che umani, nient’altro che escogitati da menti umane che non hanno a loro volta mai avuto un contatto con Dio.
Una prova sensata di ciò (ovvero del fatto che sia più facile che il “Dio” presentato da molte religioni sia in realtà un’idea umana anziché il vero Dio) è data dal fatto stesso che vi sono molte religioni e che ognuna di esse dice di derivare da una rivelazione proveniente “da Dio”! Ma, se così fosse, questo “Dio” sembrerebbe essere un pò confuso o schizofrenico, [1] rivelando agli uni certe cose e ad altri altre cose ancora. Alcuni suoi “adoratori” (che in realtà chissà cosa adorano!) dicono che Egli vuole punire gli uomini che non lo seguono e che – sempre secondo “lDio” – sarebbe giusto attaccare coloro che non vogliono seguire il “loro Dio”. Altri adoratori dicono, invece, che Dio è amore e che non è giusto attaccare coloro che non voglio seguire Dio o non vogliono saperne nulla di Lui. Insomma per questi altri adoratori Dio rispetta la libertà dell’uomo, anche dell’uomo che non vuole credere in Lui.
Altri ancora dicono che “Dio” non si può conoscere, perché “Dio” è talmente alto rispetto all’uomo che questi non potrà mai raggiungerlo. Altri, invece, dicono che Dio si può sentire e che cercandoLo si può arrivare ad avere un contatto con Lui, perché Dio ha creato l’uomo per farsi conoscere da lui.
Alcuni, poi, dicono che Dio non si può vedere ma che, però, si può sentire quando Lui vuole e decide di manifestarsi a qualcuno. Altri, invece, dicono che, siccome Dio non si può né vedere né sentire, sarebbe giustificato farsi delle immagini di Lui (statue o immagini, per es.).
Chi ha ragione tra tutti costoro, che dicono “di avere ciascuno la ‘giusta rivelazione di Dio”?
Tali diversi adoratori (evidentemente di tanti diversi “Dii” che parlano secondo idee e pensieri diversi) dicono tutti di ascoltare la voce di Dio!
Se fosse così, allora, ciò vorrebbe dire che:
- Ci sono molti “Dii” ed ognuno parla in un certo modo (diverso dal modo in cui parlano gli altri “Dii”) a certi uomini e non ad altri. In tal caso le divergenze tra gli uomini ‘religiosi’ deriverebbero dall’esistenza di diversi “Dii” che sembrano divertirsi a rivelare cose diverse ora agli uni ora agli altri;
- Dio è uno solo, ma ci sono molti diversi uomini di cui alcuni hanno in realtà ricevuto la Sua Rivelazione, mentre molti altri che non hanno ricevuto alcuna vera Rivelazione da parte di Dio dicono comunque di avere ricevuto una “Rivelazione” da “Lui”!
Nel primo caso gli uomini non potrebbero fare nulla, perché gli “Dei” si divertono a parlare in modi diversi agli uomini e questi non possono che divenire ‘testimoni’ delle diverse voci che sentono, ognuno testimoniando di “avere udito la voce di Dio”.
Nel secondo caso gli uomini non sono sotto il potere di tanti “Dei”, ma semplicemente sotto il dominio di alcuni falsi profeti, i quali pur non avendo avuto nessun vero contatto con Dio, dicono comunque di avere ricevuto un messaggio da Lui!
La storia dell’antico Egitto, in cui il faraone si credeva “Dio” (pur essendo soltanto un uomo) è utile a capire che delle due situazioni sopra prospettate la prima in realtà è falsa, perché la presenza di molti dei in Egitto era una scusa del faraone e dei suoi accoliti (i sacerdoti) per far credere al popolo che vi fossero tanti dei quando in realtà loro non ne sentivano alcuno e, quindi, dicevano che anche il faraone era un “Dio”. Se ci fosse stato in Egitto la rivelazione di un vero Dio nessuno –né il faraone né i sacerdoti – si sarebbero permessi di pensare una simile cosa!
Allora veniamo alla vera realtà che ci è vicina, ovvero al fatto che le discordie fra i religiosi derivano dal fatto che pur essendoci un solo Dio, vi sono molti falsi profeti, ossia molti uomini che dicono di avere avuto dei messaggi da parte di Dio, quando, invece, costoro non hanno ricevuto nulla da Lui. Allora, i conflitti tra i seguaci di “Dio” non derivano dal fatto che Dio sia confuso o disorientato, ma dal fatto che molti ‘credenti’ sono più propensi a credere ciò che i tanti falsi profeti dicono e dichiarano, anziché cercare per conto proprio il vero Dio, al fine di sentire direttamente la Sua voce!
Se la gente sentisse davvero la voce di Dio non ci sarebbero scontri tra i popoli. Ma siccome alcuni popoli sono andati dietro alla voce di un uomo che diceva di aver sentito la voce di “Dio” anziché aver cercato una diretta rivelazione di Dio ecco che ciò ha prodotto (e produce) contrasti. Ma se la gente cercasse direttamente Dio, senza per forza andare dietro ai pensieri di coloro che dicono di averlo sentito (chè magari potrebbero essere dei falsi religiosi – ed è sicuro che in giro per il mondo ve ne sono molti -), non sarebbe meglio? Io non mi sento e non mi sentirei di dar credito secondo una fede cieca ed assoluta ad un uomo. Voglio essere accertato io della presenza di Dio. E l’unico modo per esserne accertato è cercarLo direttamente.
Ma a causa dell’errore di tanti che si limitano a seguire ciecamente un uomo, persino un profeta (?), senza poi cercare personalmente Dio (fino a sentirLo) ecco che molti litigano per il contrasto tra le dichiarazioni di tale profeta e coloro che, invece, affermano di aver ricevuto altro da Dio rispetto a quanto avrebbe ricevuto il “profeta”.
Probabilmente un esempio può rendere più concreti questi pensieri.
Mosè è stato un profeta di Dio in e per Israele. Ma forse Dio si è rivelato e manifestato solo a Mosè, in modo che il popolo dovesse dipendere e pendere solo da Mosè? No! Dio si è più volte manifestato a tutto il popolo, chè pertanto seguiva Mosè non per fede cieca, ma a causa del fatto che anch’esso aveva sperimentato quanto Mosè diceva di avere ricevuto. Mosè ricevette la Legge di Dio sul monte e mentre Mosè era sul monte il popolo vide il monte tremare e sentì la presenza di Dio. Per questo il popolo sapeva, per esperienza personale e diretta, che la legge “data da Mosè” proveniva da Dio.
Ma se il popolo di Israele non avesse mai sperimentato direttamente i segni tangibili della presenza di Dio, come avrebbe potuto prestare fede a Mosè. Non si sarebbe trattato di una fede cieca? E non sarebbe stato Mosè stesso un presuntuoso a richiedere fede in lui stesso?
Eppure (cosa per me incomprensibile, assurda, ingiusta e miserevole) molti seguono certi “profeti” (che dicono da se stessi di avere avuto rivelazioni, senza la prova o la conferma da parte di altri che possano affermare la stessa cosa) in modo cieco, dando loro una fiducia senza se e senza ma.
Ma come si fanno ad eliminare certi giusti se e certi necessari ma?
Ricordiamoci quello che si diceva all’inizio: la religione (che significa ‘legare’) potrebbe legarci a Dio o agli uomini. E di fronte a queste possibilità io penso che sia giusto mettere dei se e dei ma, per distinguere con consapevolezza se le cose che riguardano la religione che diciamo di seguire provengano da Dio o dagli uomini.
La vera fede passa anche da certe domande e da certi dubbi, altrimenti non è vera fede, ma semplicioneria!
La storia dell’umanità (dentro cui vi sono sia le azioni degli uomini sia quelle di Dio) è ricca di fatti che parlano dell’esistenza di veri come di falsi profeti, di veri come di falsi interventi di Dio.
Dinanzi a Mosè, usato dalla potenza di Dio davanti al faraone (che si credeva “Dio”), il faraone fu svergognato e sbugiardato e fu rivelato a tutti che egli era … solamente un uomo, che di “divino” aveva solo la presunzione e l’orgoglio ed l’ambizione di soggiogare gli uomini e renderli suoi schiavi. Ovviamente qui il “divino” va messo tra le virgolette, perché queste caratteristiche in realtà sono solo umane. Infatti è l’uomo che vuole dominare sugli uomini, è l’uomo che è roso dall’ambizione di primeggiare, dominare e schiacciare gli altri suoi simili; mentre Dio (il vero Dio) non ha bisogno di primeggiare sugli uomini o di schiacciarli, perché Egli è il primo!
Il falso “Dio” del faraone, e dunque per molto tempo dell’intero Egitto, non era altri che una proiezione del faraone stesso: un’entità animata dalle stesse cupidigie ed arroganze umane del faraone; che incarnava tale “divinità” malvagia.
Oh se la gente cercasse Dio anziché ascoltare i proclami del ‘faraone’, ossia di quelle personalità che nel corso della storia hanno preteso di essere chissà chi non essendo, in realtà, nulla. Perché dare credito e fiducia a tali personalità.
Seppure Dio (il vero Dio, l’unico che ha creato il mondo e tutti i suoi abitanti e che ha già manifestato i suoi programmi e il suo carattere di Salvatore – come ci direbbe il profeta Isaia se leggessimo il suo libro -) si è servito di profeti ciò non l’ha fatto per indurci a credere ciecamente nel profeta, ma per darci un modo di arrivare a Lui. Alle volte, infatti (sempre nella storia di Israele) Dio ha mandato dei falsi profeti, per vedere se il popolo avesse prestato fede a tali impostori. Ed ovviamente Dio non volle che il popolo credesse in tali falsi profeti, ma che si attenesse (col cuore) a Lui, riconoscendo le menzogne e le devianze di tali profeti, i quali – appunto – con false profezie cercavano di deviare il popolo dai sentieri di Dio. E’ col cuore che il popolo dovrebbe percepire la differenza tra i messaggi di certi falsi profeti e quelli di Dio. E questo mi riporta a quanto detto prima sul fatto che vi sono molti che dicono alcune cose ed altri che ne dicono altre. E, dicevamo prima, chi ha ragione? E’ la stessa situazione di quando anticamente Dio mandava dei fasi profeti al suo popolo, per vedere se questo conosceva (nel proprio cuore la vera voce di Dio).
Chi ha ragione, tra chi dice che “Dio” è odio, che “Dio” vuole eliminare chi trasgredisce le sue leggi e che “Dio” vuole soggiogare e schiacciare gli uomini rispetto a chi, invece, dice che Dio è amore, che Dio vuole perdonare ed attirare a Sé chi trasgredisce le sue leggi e che Dio non vuole schiacciare gli uomini ma aiutarli a sollevarsi dalle loro cadute?
Dio non si contraddice, ma il fatto è che alcuni non hanno conosciuto Dio eppure parlano in Suo Nome!
Ma tu oh popolo, perché continui a seguire i profeti ciecamente? Cerca di conoscere il vero Dio. Non ti limitare e non ti chiudere a sentire quello che certi profeti ti hanno detto continuamente? La verità potrebbe essere diversa da quella che alcuni fino ad oggi ti hanno proclamato. Non seppellire la tua coscienza, perché potrebbe aiutarti a discernere e a distinguere tra coloro che dicono che “Dio” è odio, rispetto a chi dice che Dio è amore!
Ovviamente se “Dio” è odio i conflitti non possono che continuare. Solo un Dio d’amore può e vuole risolvere i conflitti.
Un’ultima cosa: Amore non significa assenza di Giustizia. L’amore di Dio è rivelazione suprema della Sua Giustizia.
Un “Dio giusto” che applicasse la giustizia senza pietà mancherebbe di amore. Ad es., se fosse vero che la volontà di Dio è quella di condannare spietatamente i trasgressori della Sua Legge, chi tra gli uomini potrebbe essere salvato, dal momento che tutti gli uomini prima o poi, in un modo o in un altro, trasgrediscono la sua Legge? E in cosa consisterebbe la Redenzione e la Salvezza per gli uomini da parte di un tale “Dio”?!
Di cosa ha bisogno l’uomo da parte di Dio: di essere condannato e schiacciato o di essere redento (ossia guidato, ma soprattutto perdonato)?
Caro lettore rifletti su quanto ci siamo detti in questo dialogo: non è vero che vi sono molti “Dii”. Dio è uno solo. E se qualcuno ti dice che Dio è un ‘Giustiziere’ volenteroso di distruggere e sterminare gli uomini che trasgrediscono la “Sua Voce” metti tale voce a confronto con la Voce che ti dirà (nel cuore) che Dio è Amore e vuole salvare gli uomini dalle proprie trasgressioni, non parlando loro di vendetta e sterminio, ma incoraggiandoli a venire a Lui per essere perdonati.
Del resto come farebbero gli uomini ad amare un “Dio” che si mostri spietato e vendicativo nei loro confronti? Chi potrebbe amare un tale “Dio”?! Non è forse quello dell’amore il comandamento più alto che Dio ha dato all’uomo nella Sua Legge (“Ama il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutte le tue forze, ed il prossimo tuo come te stesso” (cioè qualsiasi altro tuo simile – un uomo come te (ossia pieno, come te, di difetti e limito e, perciò, bisognoso di essere amato e redento))?
Ama…e conoscerai il vero Dio. Ama…e cesserai di avere conflitti con gli altri uomini, scoprendo che, “se” vengono anche loro da Dio, “infondo” sono… tuoi fratelli!
[1] Non credo di mancare di rispetto a Dio dicendo questo, ma sicuramente mancherò di rispetto a quel “Dio” che molte religioni dicono di essere il vero “Dio”, mentre non è altro che una finzione inventata da certi esaltati visionari che dicono di avere avuto rivelazioni da “Dio” quando in realtà tali “Rivelazioni” sono in netto contrasto con altre Rivelazioni e persino col buon senso umano (dimostrando di non essere neanche “Dii” all’altezza del pensiero, della coscienza e della ragionevolezza uana)!
Enzo Maniaci | notiziecristiane.com
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