La testimonianza di Alessandro
Ciao a tutti, sono Alessandro, un ragazzo di 23 anni, studente, lavoratore, e con Dio nel cuore. Voglio condividere con voi l’opera grandiosa che Dio ha compiuto in me, e che continua a compiere tutt’ora.
Brevemente vi racconto i miei primi 22 anni di vita, lontano dal Signore. Sono cresciuto in una famiglia in cui gli insegnamenti religiosi erano sì presenti, ma non Gesù. Così feci quelli che sono i sacramenti che in genere si fanno, ossia battesimo, prima confessione, comunione e cresima, senza avere la minima idea del motivo e del perché andavano fatti. Un po’ come le feste comandate, così feci questi passi religiosi, che però non contavano niente e di certo non mi avvicinavano a Dio, semplicemente perché mi veniva presentato un dio in continuo mutamento, contraddittorio nei secoli, e così “raffinato” da non voler contatto con le sue creature, e da mandare uomini a rappresentarlo.
Così, all’età di 14 anni, per me Dio era una bella immagine creata dall’uomo per giustificare la sua limitatezza di pensiero e l’inspiegabilità di fenomeni che magari si sarebbero spiegati dopo qualche decennio o secolo. Iniziai così a vivere nel mondo, sempre nel rispetto del prossimo, ma non di me stesso. Infatti la mia vita era articolata e basata sui vizi, perché pensavo che la vita è una e breve, e allora perché non godersela finché si può? Esplorai in ampiezza e in profondità tutti i “piaceri” e le “passioni” che questo mondo può offrire, convinto che quello fosse l’unico modo per presentarmi davanti alla morte e dire “almeno ho vissuto tutto”. Intanto, anche se non lo sapevo, il Signore mi accompagnava e ora lo ringrazio per la forza che mi ha dato per non immischiarmi in certi pericoli e di uscire sempre dalle difficoltà.
Poi, all’età di 20 anni, arrivò la morte di un mio amico d’infanzia, lì tutto fu messo sottosopra. La morte che vedevo tanto lontana, ora la sentii vicina. Ripreso da questo trauma, tolsi ogni minimo freno ai vizi, ma in tutto questo c’era un vuoto enorme! In tutte le esperienze potevo cogliere qualcosa di positivo, forse anche di bello, ma non era quello che cercavo, non era quello che serviva a me! Terminata un’esperienza mi rimaneva cosa? Niente! Sicuramente avevo imparato qualcosa, ma il mio cuore era vuoto. Ammetto anche che se prima ero indifferente nei confronti di Dio, dopo la morte del mio amico ne ero intollerante! Ammetto che se prima avevo qualche freno all’imprecazione, dopo non ne avevo alcuno. Ma cresceva la mia insoddisfazione, perché c’era un vuoto, e un’accennata forma di felicità che potevo vivere durava troppo poco, scadeva dopo un breve tempo e il dolore, l’amaro passato per ottenerla era molto maggiore.
Nell’ottobre 2009 qualcosa cambiò, entrò nella mia vita una Bibbia. La Bibbia l’ho sempre avuta in casa, ma non mi interessava leggerla. In un discorso che feci con un mio caro amico, criticavo la religione, quel dio così malvagio e schivo da voler vedere la sofferenza nel volto del suo popolo per poterlo salvare dopo aver fatto soffrire per bene la persona. Ma in quell’occasione mi fu detto che quel dio non è il Dio vivente, e che non è schivo o lontano, ma che se vogliamo ognuno di noi può conoscerlo; che , il Dio che vive, è un Dio d’amore, che ama ognuno di noi, uno per uno. Così iniziai a frequentare una chiesa evangelica ma, soprattutto, a leggere la Bibbia. All’inizio rimasi semplicemente affascinato dal personaggio di Gesù, come un qualsiasi personaggio di un libro, però le Sue parole rimanevano nel mio cuore e non potevo fare a meno di meditarle: parole di amore e di vita eterna! Gesù esprime chiaramente il Suo ruolo: “Io son venuto come luce nel mondo, affinchè chiunque crede in me, non rimanga nelle tenebre”. (Giovanni 12:46)
Ero convinto che le mie idee erano valide, che Dio non esisteva, ma in fondo cosa mi costava leggere questo libro? Per rimettere in discussione le mie idee doveva avvenire qualcosa di importante. Con la convinzione che nessuno mi ascoltava, ma con la voglia di provare e vedere cosa accadeva, chiesi a Dio di farsi conoscere se esisteva, e così fu! Dio non si fece di certo attendere, come vide che il mio cuore si stava voltando alla sua ricerca, Lui era lì presente, e non potevo di certo più negare la Sua esistenza, è come negare l’esistenza dei nostri genitori: possiamo allontanarci da essi, non averli mai conosciuti, ma sicuramente esistono dato che ci hanno generato.
Qualche mese dopo, con grandi battaglie affrontate al fianco di Gesù, il 20 Aprile 2010 arrivai finalmente a riconoscere il Signore Gesù come mio personale salvatore, perché così è, e in un istante tolse da me ogni peccato che avevo, purificò il mio cuore, mi diede un nuovo cuore, e quindi una nuova vita iniziò da quel momento, con nuovi piaceri a Lui rivolti, che non hanno il minimo paragone con i piaceri del mondo! Non c’è oggi alcuna passione o piacere che metterei davanti a Lui, perché l’amore che Lui dà non ha misura!Inoltre posso testimoniare che Egli è la mia forza, è il mio rifugio, la mia guida, è un Padre d’amore, che corregge e riprende, ma dandomi la forza e gli strumenti per andare oltre e non ripetere più quell’errore. Tutto ciò è stato pubblicamente testimoniato il 23 Gennaio 2011 stringendo un patto con il Signore attraverso il battesimo in acqua, così come Egli stesso ci ha insegnato nella Sua Parola, così che tutti sappiano che Gesù è il mio personale Salvatore e voglio seguire e servire solo Lui per tutta la vita.
Oggi ho la certezza che sto vivendo, sono vivente nell’anima, e che non si esaurirà il tutto in questa vita, ma che il dolce arriverà con una vita eterna con Dio. E questa non è una mia convinzione che viene da me o da altri, ma viene direttamente da Dio, perché conosco personalmente, come molti altri, Colui che creò il cielo, la terra, e tutte le cose che sono in esse.
Voglio dirti questo: Dio si vuole fare conoscere da te, come ha voluto con me. La Sua Parola ci indica la Via per arrivare a Lui, una Via che è Cristo: “Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.” (Giovanni 14:6)
Apriamo i nostri cuori a Cristo, e sicuramente non ne saremmo delusi.
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