Ho messo DIO alla prova

Ciao mi chiamo Cristina e ho 22 anni. Vorrei raccontarvi quello che Dio ha fatto nella mia vita.

Sono nata in una famiglia cristiana, non praticante, dove però non si parlava mai di Dio, ma mi era stato solo presentato un Dio lontano, che aveva cose molto più importanti da fare che interessarsi di me.

I miei genitori mi hanno dato buoni insegnamenti, mi hanno sempre insegnato a rispettare gli altri, ad essere educata e rispettosa verso tutti; dovevo andare a catechismo, fare la comunione e la cresima, perchè questa era la tradizione.

Io pensavo che tutto questo bastasse, che fosse sufficiente comportarsi bene e seguire le tradizioni per essere ‘a posto’ con Dio e una brava ragazza agli occhi di tutti.

Durante l’adolescenza incominciai a sentire dentro di me un vuoto che provai a riempire con i divertimenti, la discoteca, le serate con gli amici, ma appena tornavo a casa quel senso di insoddisfazione rimaneva.

Avevo molti amici, ma alcuni mi hanno delusa, altri si sono allontanati avendo intrapreso strade diverse; avevo anche un ragazzo ma non era abbastanza perchè nemmeno lui riusciva a colmare quel vuoto: non poteva darmi quello di cui avevo bisogno.

Nessuno riusciva a darmi sicurezze, non vedevo nessuno pienamente felice.

Un giorno all’università incontrai un ragazzo, diverso dagli altri: era sempre disponibile, gentile, sicuro di sé e soprattutto felice. Volevo conoscere il motivo per il quale era così solare e un pomeriggio parlandoci, mi disse che c’era una persona che lui amava più di qualsiasi altra cosa: Dio!

Io rimasi senza parole. Possibile che un ragazzo appena ventenne, nel 2012  dica di amare Dio?

Continuò dicendo che Dio lo aveva reso felice perché era morto per salvare lui, ma anche me e che Gesù è una Persona ed è vivo. Mi invitò a non limitarmi a credere alle cose che mi stava dicendo, ma di mettere alla prova Dio. Mi disse: “Vai nella tua camera questa sera, chiudi la porta e prega, come se Gesù fosse lì. Sono sicuro che qualcosa succederà!”.

Accettai la sfida: quella sera andai nella mia camera e parlai con Dio e gli chiesi di farsi conoscere nella mia vita come aveva fatto con quel ragazzo. Quella notte non accadde nulla, ma la mattina successiva, appena sveglia sentii come una “voce” dolce dentro di me che mi diceva di andare a chiedere scusa a persone con le quali avevo litigato tempo prima. Più cercavo di mettere a tacere questa voce più si faceva forte e così, quel giorno stesso, proprio io che ero una persona piena d’orgoglio, spinta da quella voce andai a scusarmi con quelle persone e quando lo feci mi sentii come se un peso scivolasse via e provai una pace e una felicità indescrivibili.

Leggendo poi la Bibbia scoprii che quella “voce” che avevo sentito era la voce di Dio. Avevo potuto perdonare gli altri perché Lui per primo mi aveva perdonata. Realizzai che Gesù era entrato nella mia vita e che la mia pace era la Sua pace e la gioia che sentivo me l’aveva donata Lui.

Allora non era vero che Dio non si interessava di me! Ho scoperto anche che Dio mi ha amata tanto da donare suo figlio Gesù per salvarmi e che solo questo Suo grande amore poteva colmare il mio vuoto, come è scritto nel Vangelo di Giovanni “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo Unico Figlio, affinchè chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia vita eterna!

Io ringrazio Dio ogni giorno per il grande regalo che mi ha fatto, lo ringrazio perché quel meraviglioso giorno mi ha perdonata e mi continua a perdonare; proprio a me, che non avevo mai considerato Dio nella mia vita ed ora invece non potrei vivere senza di Lui.

Caro amico/a se anche tu senti dentro di te un senso di insoddisfazione che non può essere riempito, se stai cercando una verità in questa società che sembra non averne nessuna, chiedi a Gesù di farsi conoscere anche nella tua vita, Lui si lascerà trovare!


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