Ha perso la mamma in mare, neonato affidato alla “sua” rianimatrice: “Vivrà a Palermo come un principino”

Ismail, il bimbo subsahariano di sei mesi che nei giorni scorsi è sopravvissuto nel naufragio del barchino su cui viaggiava con la madre verso Lampedusa, è stato accolto in casa da una dottoressa palermitana, Alessandra Teresi, 51 anni, anestesista del 118

Ismail, il bimbo subsahariano di sei mesi che nei giorni scorsi ha perso la mamma nel naufragio del barchino su cui viaggiavano verso Lampedusa, è stato temporaneamente affidato al medico rianimatore, una dottoressa palermitana, Alessandra Teresi, 51 anni, anestesista del 118 sempre in volo per l’elisoccorso in Sicilia

La rianimatrice, si prenderà cura – esattamente per come ha fatto fin dall’arrivo nella struttura sanitaria di contrada Grecale – del piccolo orfano, un bambino bellissimo che fin dalla notte dei soccorsi ha emozionato e suscitato un grandissimo affetto in poliziotti, medici e lampedusani.

La decisione è stata presa, dopo la mirata richiesta del questore di Agrigento Emanuele Ricifari, dai Servizi sociali e dal tribunale per i minorenni di Palermo. Ed è proprio nel capoluogo siciliano, dove abita l’affidataria, che Ismail è stato portato nelle scorse ore.

Per il piccolo si era innescata una gara di solidarietà per tentare di ottenere l’affido temporaneo: coinvolti la dottoressa in servizio al pronto soccorso del Poliambulatorio dell’isola appunto, ma anche una famiglia di lampedusani che ha già 4 bambine, ma anche un poliziotto e diversi residenti al Nord. A prendersi cura del piccolo, che inizialmente ha pianto e si è lamentato per tutto il giorno, sono stati i poliziotti in servizio al centro di primissima accoglienza. Poi, la conferma: all’hotspot di contrada Imbriacola non c’è – fra i superstiti del naufragio – il padre che potrebbe essere rimasto in Tunisia.

In primissima battuta, l’idea era quella di collocare il bambino in una struttura idonea. Ma dopo che la storia di Ismaele ha fatto il giro del mondo e dopo che sono arrivate tante disponibilità per un affido temporaneo è proprio su quest’ultima ipotesi che è stato deciso di puntare. “Ismail è stato e sarà un bene, un volano potentissimo di bene – ha detto il questore Ricifari dopo l’affidamento del bimbo – . Ho visto poliziotti di 50 anni e più, che ne hanno viste di tutti i colori, con le lacrime per ciò che di importante abbiamo portato a casa: il futuro di Ismail sarà diverso”.

Il medico: “Vivrà a casa mia a Palermo come un principino”

Alessandra Teresi è stata intervistata dal Corriere della Sera. Chiama Ismail “il principino”. Ha subito capito che il piccolo non poteva finire da solo nell’inferno di un centro accoglienza. “Ce lo chiedevamo tutti. Ma che fine fa questo bambino? E mi sono offerta. Chiamando da lì mio marito Liborio e mio figlio di 14 anni”. “Da psicomotricista che si occupa di bimbi disabili  ha rivelato al Corsera – mio marito è stato immediato: ‘Portalo subito a casa’. E mio di figlio, di 14 anni, ha detto: ‘Mamma, può dormire con me, nella mia cameretta’. Ed eccoci a Palermo. Mio figlio Antonio era emozionatissimo quando mi ha vista con Ismaele incappucciato e con i suoi riccioli neri. Il nostro bimbo è stupendo, mangia, dorme, ci rende felici. Comincia una nuova vita per lui e per noi. Anche per i miei genitori, di nuovo nonni. Per i nostri amici che portano culla, giochi, abitini”. La dottoressa poi ha aggiunto: “Abbiamo parlato attraverso i mediatori e abbiamo capito che vogliamo entrambi una sola cosa, il bene del bambino. Ecco perché per noi qui a Palermo è il principino. Sperando di essere noi tutti all’altezza. Come dovremmo potere fare con tutti i bimbi, come si capisce davanti alle tragedie del Mediterraneo”.

https://www.palermotoday.it/cronaca/mamma-morta-naufragio-lampedusa-neonato-affidato-medico.html


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