GRIDA AL SIGNORE

‘Israele dunque fu ridotto in grande miseria a causa di Madian; e i figli d’Israele gridarono al Signore.’ (Giudici 6:6)

Come pensi debba essere la preghiera? Alcune persone credono che mentre si prega si debba essere composti, avere un tono di voce monocorde e soprattutto non si possa alzare la voce per non dare fastidio né a Dio, né a chi ci sta accanto. Altri credono che si debbano usare parole ricercate, parole che raramente utilizziamo nel nostro linguaggio comune, e tu? Come pensi debba essere la preghiera?

Personalmente amo il versetto che abbiamo citato, perché dice proprio il contrario di ciò che molti pensano: I figli d’Israele gridarono al Signore! In queste grida, possiamo sentire tutta la disperazione, ma anche tutta la speranza di un popolo ridotto in gran miseria. La condizione che stavano vivendo era una conseguenza delle loro azioni. Il libro dei Giudici ci racconta infatti come Israele abbia ripetutamente abbandonato il Signore, perdendo di conseguenza la benedizione di Dio fino al punto che viene ridotto in miseria. Solo a quel punto, ridotti in miseria, si ricordano che c’è una speranza, che c’è qualcuno che può aiutarli, e gridano al Signore! Ti invito a leggere il libro dei Giudici per sapere se il Signore risponde o meno alla loro preghiera …

Indovina 😉

Amico mio, non importa se la tua preghiera non è “degna e composta”. Puoi benissimo gridare a Dio: gridare la tua disperazione, il tuo bisogno, la tua rabbia. Il Signore non si offende, è già al corrente di quello che stai attraversando. Dio aspetta soltanto che tu gli ricordi le Sue promesse per poter intervenire. Lui è già pronto a risponderti.

Grazie di esistere,

Emmanuel Gau


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