Quando stiamo male, una delle primissime domande che ci viene rivolta è: Cos’hai mangiato?
Anche perché, mangiare bene, al giorno d’oggi (e fare una spesa “sana”), è diventato davvero difficile; ci viene
pubblicizzato di tutto, cose “aventi l’apparenza della salubrità” (parafrasando la lettera a Timoteo 3:5), che invece sono
buone solo a ingrassare le tasche dei produttori.
Ma veniamo al titolo: quanti utilizzano questa formula di ringraziamento prima di mangiare?
Di certo molti cristiani: anche Gesù lo faceva (Luca 22:17,19).
Siamo grati perché capiamo che il nutrimento è fondamentale per la nostra sopravvivenza (quantità minima) e per la
qualità della nostra vita (che cibi mangio?).
Noi cerchiamo il cibo giorno per giorno; anche i pagani lo fanno! Anche i “non credenti” e i malvagi capiscono il valore del
cibo, e a loro modo ringraziano (non si sa chi) di avere cibo a disposizione. Lo vediamo anche, ad esempio, nei Vangeli:
Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di
quei pani e vi siete saziati. Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio
dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». (Giovanni 6:26-27)
Qual è l’uomo tra di voi, il quale, se il figlio gli chiede un pane, gli dia una pietra? Oppure se gli chiede un pesce, gli dia
un serpente? Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro, che è nei
cieli, darà cose buone a quelli che gliele domandano! (Matteo 7:9-11)
Da questi due passi vediamo che, come il cibo materiale determina la nostra sopravvivenza fisica, così la qualità e la
quantità del cibo spirituale determinerà la qualità della vita del credente!
Certo, anche la fame ha un ruolo molto importante; il Creatore ce l’ha data affinché cercassimo il cibo prima del
deperimento.
Allora doppiamente grazie, Signore, di questo cibo che ci dài, e della fame che ci fai venire:
Beati quelli che sono affamati e assetati di giustizia, perché saranno saziati. (Matteo 5:6)
Questa fame e questa sete sono anch’esse per la vita, ma per la Vita Eterna!!!
Una Buona Notizia da un paese lontano è come acqua fresca a una persona stanca e assetata. (Proverbi 25:25)
Poiché egli ha ristorato l’anima assetata e ha colmato di beni l’anima affamata. (Salmo 107:9)
Davi loro pane dal cielo quand’erano affamati, e facevi scaturire acqua dalla roccia quand’erano assetati, e hai detto loro
che andassero a prendere possesso del paese che avevi giurato di dar loro. (Neemia 9:15)
«O voi tutti che siete assetati, venite alle acque; voi che non avete denaro venite, comprate e mangiate! Venite,
comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte! Perché spendete denaro per ciò che non è pane e il frutto delle
vostre fatiche per ciò che non sazia? Ascoltatemi attentamente e mangerete ciò che è buono, gusterete cibi succulenti!
(Isaia 55:1-2)
Ecco perché Gesù dichiara:
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è
vero cibo e il mio sangue è vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, e io in lui. Come il
Padre vivente mi ha mandato e io vivo a motivo del Padre, così chi mi mangia vivrà anch’egli a motivo di me. Questo è il
pane che è disceso dal cielo; non come quello che i padri mangiarono e morirono; chi mangia di questo pane vivrà in
eterno». (Giovanni 6:54-58).
A nostra volta, siamo chiamati a nutrire persone non con i nostri pensieri, che vengono dalla carne, e sarebbero cibo che
perisce, ma con la Parola, che è Gesù!
Questo è il vero nutrimento che ricerchiamo!
se tu supplisci ai bisogni dell’affamato, e sazi l’afflitto, la tua luce spunterà nelle tenebre, e la tua notte oscura sarà come
il mezzogiorno; (Isaia 58:10)
Solo la Parola sazia e disseta a vita eterna: grazie, Signore, per questo cibo!
Nicola Pisu
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